Timeline
Chat
Prospettiva

Giuseppe Fanciulli (compositore)

compositore italiano (1915-1973) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Remove ads

Giuseppe Fanciulli, pseudonimo di Giuseppe Fucilli (Barletta, 24 giugno 1915Roma, 31 dicembre 1973), è stato un compositore italiano. Fanciulli è entrato nella storia della canzone italiana come autore dell'evergreen Guaglione che, dopo aver vinto il Festival di Napoli 1956 nell'interpretazione di Aurelio Fierro e Grazia Gresi, divenne un successo mondiale grazie a Dalida, che la incise con il titolo Bambino.

Remove ads

Biografia

Riepilogo
Prospettiva

Proveniente da una famiglia di musicisti (il fratello Pasquale Fucilli, nato nel 1908, fu maestro di pianoforte e compositore), cominciò la carriera come pianista nei locali, suonando in varie orchestre; scrisse la sua prima canzone, Nessuna come te, nel 1949, iniziando una lunga collaborazione con le Edizioni musicali Curci.

Partecipò per la prima volta al Festival di Sanremo con Arriva il direttore, con Mario Panzeri come autore del testo, interpretata da Carla Boni con Gino Latilla e il Duo Fasano e dal Quartetto Cetra, che non si qualificò per la vittoria.

Il 1956 è l'anno della vittoria al Festival di Napoli con Guaglione, con il testo in napoletano di Nisa: il paroliere Jacques Larue scrisse un testo in francese e la canzone, con il nuovo titolo Bambino, venne lanciata nello stesso anno da Dalida diventando un successo mondiale. Il 45 giri della cantante francese, Bambino/Aime-Moi, con gli arrangiamenti di Raymond Lefèvre, arrivò primo in Francia per 39 settimane nel 1957, tant'è che Dalida fu soprannominata Mademoiselle Bambino[1]; Bambino fu poi inserita nel 1956 nel terzo EP della cantante, intitolato Dalida Chante 3 e nel 1957 nell'album Son nom est Dalida. Dalla canzone venne tratto sempre nel 1956 anche il film Guaglione, con la regia di Giorgio Simonelli.

Nel 1959 partecipò al Festival di Sanremo con Io sono il vento, di cui è autore del testo Gian Carlo Testoni, interpretata da Arturo Testa e Gino Latilla, che si classificò al secondo posto, contendendo la vittoria a Domenico Modugno.

Ritornò a Sanremo l'anno successivo con Gridare di gioia, con il testo di Alberto Testa, interpretata da Germana Caroli e Arturo Testa, che non si qualificò per la finale; nello stesso anno entrò nell'attività editoriale fondando le edizioni musicali Cielo.

Partecipò a Un disco per l'estate 1966 con La cotta, interpretata da Tony Astarita e scritta con la collaborazione di Adriano Della Giustina con il testo di Pinchi; tornò alla stessa manifestazione l'anno successivo con Tanto, composta con Gianni Marchetti e interpretata da Gidiuli.

Morì a Roma a soli 58 anni, ed è sepolto a Cremona insieme alla moglie Giovanna Morandi (1924-2011) che, dopo la morte del consorte, proseguì l'attività editoriale del marito[2]

Remove ads

Canzoni scritte da Giuseppe Fanciulli

Ulteriori informazioni Anno, Titolo ...
Remove ads

Note

Bibliografia

Collegamenti esterni

Loading related searches...

Wikiwand - on

Seamless Wikipedia browsing. On steroids.

Remove ads