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Giuseppe Lanza di Scalea
nobile e politico italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Giuseppe Lanza Branciforte Mastrogiovanni Tasca, nobile dei Principi Lanza di Scalea, meglio noto come Giuseppe Lanza di Scalea (Palermo, 18 gennaio 1870 – Palermo, 20 ottobre 1929), è stato un nobile e politico italiano.
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Biografia
Riepilogo
Prospettiva
Nacque a Palermo il 18 gennaio 1870 da Francesco, I principe Lanza di Scalea (1834-1919) e dalla di lui consorte Rosa Mastrogiovanni Tasca Lanza dei Conti d'Almerita (1843-1900), di cui era il terzo di cinque figli.[1]
Fratello minore di Pietro (1863-1938)[2], esercitò anch'egli attività politica. Molto giovane, nel 1912-14 fu assessore comunale ai Lavori Pubblici di Palermo sotto le sindacature di Girolamo Di Martino e Vincenzo Di Salvo.[3] Consigliere comunale, nel 1920 fu eletto sindaco di Palermo.[4]
Da primo cittadino del capoluogo siciliano, si ritrovò ad affrontare il problema della grave situazione finanziaria del Comune, e perciò adottò una serie di misure impopolari.[4] Il Lanza riorganizzò i servizi annonari, ridusse il disavanzo finanziario dell'ente, ottenne finanziamenti statali da destinare alle opere pubbliche, con l'obiettivo di risollevare l'economia cittadina ed attenuare la disoccupazione, soprattutto quella operaia.[4] Furono, pertanto, asfaltate numerose strade del centro e delle borgate. Ripresero i lavori per il completamento della via Roma e la sistemazione dell'arredo urbano.[4] Istituì l'Ente autonomo case popolari, e la strada rotabile di Monte Pellegrino, progettata da Damiani Almeyda, venne completata e, nel maggio del 1924, fu inaugurata, in pompa magna, dal sindaco e da Benito Mussolini in visita ufficiale a Palermo.[4]
A differenza del fratello maggiore Pietro non aderì mai al Partito Nazionale Fascista, e ciò nonostante, conclusa l'esperienza da sindaco di Palermo, nel 1924 fu nominato Senatore del Regno d'Italia.[4] Fece parte della Massoneria.[5]
Morì il 20 ottobre 1929, colpito da un improvviso malore mentre stava per recarsi ai funerali del cugino Pietro Lanza Branciforte Galeotti, XI principe di Trabia.[4]
Matrimoni e discendenza
Giuseppe Lanza Branciforte Mastrogiovanni Tasca, nobile dei Principi Lanza di Scalea, sposò nel 1906 la nobildonna francese Valentine Rousseau (1883-1943), figlia del barone Alfred, già console di Francia a Palermo, da cui ebbe due figli:
- Rosa (1909-1984), che fu moglie di Giuseppe Fiorentino;
- Francesco (1912-1988), ingegnere, che sposò in prime nozze la nobildonna toscana Maria Arabella Salviati, da cui ebbe i figli Giuseppe e Blasco, ed in seconde nozze Giovanna Di Lorenzo. Fu deputato all'ARS dal 1948 al 1951 per il Blocco Liberal Democratico Qualunquista.[1][4][6][7][8]
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Note
Voci correlate
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