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Giuseppe Piemontese

vescovo cattolico italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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Giuseppe Piemontese (Monte Sant'Angelo, 24 aprile 1946) è un vescovo cattolico italiano, appartenente all'Ordine dei frati minori conventuali, dal 29 ottobre 2021 vescovo emerito di Terni-Narni-Amelia.

Dati rapidi Giuseppe Piemontese, O.F.M.Conv. vescovo della Chiesa cattolica, Titolo ...
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Biografia

Riepilogo
Prospettiva

Nasce a Monte Sant'Angelo, in provincia di Foggia ed arcidiocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, il 24 aprile 1946.[1]

Formazione e ministero sacerdotale

Frequenta gli studi nei seminari dell'Ordine francescano a Copertino, Osimo e Civitella del Tronto. Consegue la licenza in teologia presso la Pontificia facoltà teologica San Bonaventura a Roma e la laurea in diritto canonico.

Emette i voti temporanei l'8 settembre 1963 a Civitella del Tronto, quelli perpetui l'8 ottobre 1967 ad Altamura. È ordinato presbitero il 5 aprile 1971 a Monte Sant'Angelo dall'arcivescovo di Manfredonia ed amministratore apostolico di Vieste Valentino Vailati; appartiene alla provincia religiosa di Puglia dei santi Nicola ed Angelo dell'Ordine dei frati minori conventuali.

Dopo l'ordinazione è vice-parroco ed insegnante di religione a Monte Sant'Angelo dal 1971 al 1974, co-rettore del seminario minore dal 1971 al 1975 ed insegnante di religione a Bari dal 1974 al 1975. È vice-parroco ed insegnante di religione a Spinazzola fino al 1979, quando diviene padre guardiano e parroco della parrocchia di san Francesco a Bari dal 1979 al 1988.

Dal 1986 al 1989 è vicario foraneo del sesto vicariato dell'arcidiocesi di Bari-Bitonto; è padre guardiano ed animatore provinciale per la pastorale giovanile e vocazionale a Bari dal 1988 al 1991. Ritorna nella parrocchia di san Francesco come collaboratore ed è inoltre animatore della pastorale giovanile e vocazionale per la provincia religiosa dal 1991 al 1997. È nominato, nel 1996, moderatore del primo sinodo diocesano dell'arcidiocesi di Bari-Bitonto, incarico ricoperto fino al 2000. Presso il suo ordine è ministro provinciale della Puglia dei frati minori conventuali, dal 1997 al 2009. È membro del consiglio presbiterale dell'arcidiocesi di Bari-Bitonto dal 2002 al 2006, e membro della commissione presbiterale della regione ecclesiastica Puglia dal 2005 al 2009, quando diventa custode del Sacro Convento di Assisi, rettore della basilica di San Francesco e vicario episcopale per i santuari e le basiliche guidate dai frati minori conventuali in Assisi per la diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino.

Nell'ottobre 2010 l'associazione "Città e Siti Italiani Patrimonio Unesco" gli consegna il secondo premio, destinato agli uomini e le donne che meglio hanno saputo rappresentare i quattro pilastri su cui poggia l'architettura concettuale di questa dell'organizzazione, cioè educazione, scienza, cultura e comunicazione.

Nel 2013 diventa padre guardiano del convento e rettore del santuario di san Giuseppe da Copertino a Copertino.

Per l'ordine di appartenenza è membro del consiglio di presidenza della conferenza dei ministri provinciali, mentre per la provincia religiosa di appartenenza ricopre gli incarichi di assistente regionale della gioventù francescana e dell'ordine francescano secolare, membro, segretario e vicario del definitorio provinciale, definitore provinciale e custode capitolare.[1]

Ministero episcopale

Il 16 aprile 2014 papa Francesco lo nomina vescovo di Terni-Narni-Amelia[2]; riceve l'ordinazione episcopale il 21 giugno successivo, nella cattedrale di Terni, dal cardinale Gualtiero Bassetti, co-consacranti l'arcivescovo Vincenzo Paglia e il vescovo Ernesto Vecchi. Durante la stessa celebrazione prende possesso della diocesi.

Il 29 ottobre 2021 papa Francesco accoglie la sua rinuncia al governo pastorale della diocesi per raggiunti limiti d'età[3]; gli succede Francesco Antonio Soddu, del clero di Sassari, fino ad allora direttore della Caritas Italiana. Da quel momento assume il titolo di vescovo emerito di Terni-Narni-Amelia ma rimane amministratore apostolico della medesima sede fino al 5 gennaio 2022 quando il suo successore prende possesso canonico della diocesi.

È stato delegato per la liturgia della Conferenza episcopale umbra.

Dal 15 settembre 2022 al 4 febbraio 2023 ricopre l'ufficio di amministratore apostolico di Cosenza-Bisignano, sede vacante dopo la scomparsa dell'arcivescovo Francescantonio Nolè[4].

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Genealogia episcopale e successione apostolica

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

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Araldica

Ulteriori informazioni Stemma, Blasonatura ...

Note

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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