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Gran Premio motociclistico d'Austria 1989
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Il Gran Premio motociclistico d'Austria fu il settimo appuntamento del motomondiale 1989, si trattò della diciottesima edizione del Gran Premio motociclistico d'Austria valido per il motomondiale.
Si svolse il 4 giugno 1989 a Salisburgo e ottennero la vittoria Kevin Schwantz in classe 500, Sito Pons in classe 250 e Hans Spaan in classe 125[1][2], mentre tra i sidecar si impose l'equipaggio Rolf Biland/Kurt Waltisperg.
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Classe 500
Riepilogo
Prospettiva
Nella gara della classe regina dominio del pilota statunitense Kevin Schwantz che ha ottenuto pole position, giro più veloce e vittoria della gara; sul podio con lui altri due piloti statunitensi, Eddie Lawson e Wayne Rainey. Nella classifica generale del campionato comanda Rainey davanti a Lawson[1].
Arrivati al traguardo
Ritirati
Non partito
Non qualificato
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Classe 250
Riepilogo
Prospettiva
Con il quarto successo su sette gare disputate, lo spagnolo Sito Pons consolida anche la sua prima posizione in classifica generale e ha, a questo punto della stagione, 41 punti di vantaggio sul francese Jean-Philippe Ruggia (ottavo al traguardo) e 55 su Carlos Cardús (qui sesto). Sul podio della gara lo svizzero Jacques Cornu e il tedesco Martin Wimmer[2].
Arrivati al traguardo
Ritirati
Non qualificati
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Classe 125
Riepilogo
Prospettiva
Caduto nelle ultime prove libere e impossibilitato a partire il titolare della pole position, lo spagnolo Jorge Martínez, la vittoria è andata all'olandese Hans Spaan davanti agli spagnoli Julián Miralles e Àlex Crivillé. Nella classifica provvisoria del campionato al primo posto c'è l'italiano Ezio Gianola che in questa occasione è stato costretto al ritiro[1][2].
Arrivati al traguardo
Ritirati
Non partito
Non qualificati
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Classe sidecar
Riepilogo
Prospettiva
Prima vittoria stagionale, dopo due ritiri, per l'equipaggio Rolf Biland-Kurt Waltisperg, che precede al traguardo Egbert Streuer-Geral de Haas. Ottengono solo un 15º posto i campioni in carica e leader della classifica Steve Webster-Tony Hewitt, costretti a una lunga sosta ai box per risolvere problemi tecnici[3][4].
Webster resta comunque al comando nel mondiale con 41 punti, davanti a Kumano a 39, Streuer a 34 e Michel a 32.
Arrivati al traguardo (posizioni a punti)[5]
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