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Il caso Spotlight

film del 2015 diretto da Tom McCarthy Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Il caso Spotlight
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Il caso Spotlight (Spotlight) è un film del 2015 diretto da Tom McCarthy.

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La pellicola, premiata come miglior film e miglior sceneggiatura originale ai premi Oscar 2016[1], narra le vicende reali venute a galla dopo l'indagine del quotidiano The Boston Globe sull'arcivescovo Bernard Francis Law, accusato di aver coperto molti casi di pedofilia avvenuti in diverse parrocchie dell'area di Boston.[2] L'indagine valse il premio Pulitzer di pubblico servizio al quotidiano nel 2003[3] e aprì a numerose indagini sui casi di pedofilia all'interno della Chiesa cattolica.

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Trama

Riepilogo
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Nel 1976, in una stazione di polizia di Boston, due poliziotti discutono dell'arresto di Padre John Geoghan per molestie su minori. Un alto funzionario religioso parla con la madre delle vittime, assicurandole che Geoghan non lavorerà più nella sua parrocchia e chiedendole di tacere per il bene della Chiesa. Un vice procuratore distrettuale si reca al distretto e intima ai poliziotti di mantenere segreto l'arresto alla stampa. La madre rifiuta di sporgere denuncia e Geoghan viene rilasciato in segreto.

Nel 2001, Marty Baron (Liev Schreiber), il nuovo caporedattore del Boston Globe, incontra Walter "Robby" Robinson (Michael Keaton), il direttore della squadra investigativa "Spotlight" del quotidiano. Baron non è né cattolico né bostoniano e cerca il modo di smuovere il giornale, anche se ciò significa inimicarsi la potente arcidiocesi di Boston. Dopo che Baron legge un articolo del Globe su un avvocato, Mitchell Garabedian (Stanley Tucci), che accusa il cardinale Bernard Law (Len Cariou), arcivescovo di Boston, di essere a conoscenza degli abusi sessuali sui minori commessi da Geoghan e di non aver fatto nulla per fermarli, Baron esorta la squadra di Spotlight a indagare. Il giornalista Michael Rezendes (Mark Ruffalo) contatta Garabedian, che inizialmente rifiuta di essere intervistato. Sebbene gli venga detto di non farlo, Rezendes rivela di far parte della squadra di Spotlight e convince Garabedian a parlare.

La squadra di Spotlight inizialmente crede di stare seguendo la storia di un sacerdote che è stato ripetutamente riassegnato a diverse parrocchie, ma deduce che molti altri sacerdoti in Massachusetts sono stati spostati in modo simile da una parrocchia all'altra, il che suggerisce un insabbiamento più ampio. Con il consiglio di Phil Saviano, a capo dell'organizzazione per i diritti delle vittime Survivors Network of those Abused by Priests (SNAP), la squadra amplia la ricerca a tredici sacerdoti. Richard Sipe, uno psicoterapeuta che in passato ha curato preti sessualmente abusanti indirizzati dalla Chiesa, stima che a Boston ci siano circa 90 preti abusanti (il 6% dei preti). Il team stila una lista di 87 nomi e intervista molte delle loro vittime.

Quando il team si rende conto dell'enorme portata dell'indagine, questa inizia a pesare sulle loro vite. Matt Carroll (Brian d'Arcy James) scopre che vicino a casa sua l'Arcidiocesi gestisce segretamente una struttura che ospita e cura psicologicamente preti abusanti, ma per evitare di rovinare la storia non può dirlo ai vicini; Sacha Pfeiffer (Rachel McAdams) si ritrova nell'impossibilità di andare in chiesa con la nonna; Rezendes insiste affinché la storia venga resa pubblica al più presto per impedire ai giornali rivali di pubblicare preventivamente lavori poco documentati che l'Arcidiocesi può giustificare; e la rete di ricchi amici cattolici di Robinson lo spinge a compromettere l'indagine per proteggere la Chiesa.

Quando si verificano gli attacchi dell'11 settembre, i membri del team vengono temporaneamente riassegnati alla copertura del terrorismo. L'indagine riprende quando Garabedian informa Rezendes che sono disponibili documenti giudiziari pubblici che collegano l'insabbiamento allo stesso Cardinale Law, tra cui una lettera del Vescovo D'Arcy che mette in guardia Law dalla reputazione di Geoghan. Robinson esorta il team a continuare le ricerche sul caso, sottolineando che Law può liquidare alcuni preti come mele marce e che i sistematici insabbiamenti della Chiesa devono essere denunciati. Dopo che un giudice (cattolico) accoglie la mozione del Globe per rendere pubblici ulteriori documenti legali a sostegno dell'esistenza di un insabbiamento, il team di Spotlight inizia finalmente a scrivere l'articolo, la cui pubblicazione è prevista per gennaio 2002.

Prima che l'articolo venga pubblicato, Robinson confessa che nel 1993, prima di unirsi al team di Spotlight, l'avvocato dei querelanti Eric MacLeish (Billy Crudup) gli aveva fornito una lista di 20 preti sessualmente abusanti, ma lui ha pubblicato solo un articolo di minore importanza e non ha mai dato seguito alla questione. Non ricordava l'elenco finché Spotlight non iniziò a indagare sull'Arcidiocesi. Baron riconosce che i giornalisti non sempre azzeccano le cose e loda Robinson e il suo team per aver denunciato i crimini ora. L'articolo è corredato da un link ai documenti che denunciano l'insabbiamento di Law e da un numero verde per le vittime di preti abusanti. La mattina dopo, il team viene inondato di chiamate da parte di vittime che si fanno avanti per raccontare le loro storie.

Un epilogo testuale nota che Law si dimise nel dicembre 2002 e fu infine promosso alla Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, e presenta un elenco di 105 comunità negli Stati Uniti e di altre 101 in tutto il mondo in cui si sono verificati gravi scandali di abusi da parte di preti. L'Italia non risulta presente in questo elenco di nazioni.

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Produzione

Sceneggiatura

Tom McCarthy e Josh Singer terminano la sceneggiatura nel giugno 2013,[4] e essa viene immediatamente inserita nella black list delle sceneggiature più apprezzate ma non ancora prodotte del 2013.[5]

Riprese

Le riprese del film cominciano il 24 settembre 2014 a Boston[6] e continuano in ottobre a Hamilton, in Canada. Altre riprese vengono effettuate al Fenway Park,[7] negli uffici del The Boston Globe a Dorchester,[8] alla Boston Public Library[9] e all'Università McMaster di Hamilton.[10]

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Promozione

Il primo trailer del film viene diffuso il 29 luglio 2015.[2]

Distribuzione

Il film è stato presentato in anteprima mondiale il 3 settembre 2015, fuori concorso, alla 72ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia[11] e successivamente al Toronto International Film Festival nella sezione delle presentazioni speciali.[12]

La pellicola è stata distribuita nelle sale cinematografiche statunitensi a partire dal 5 novembre 2015[2] e in quelle italiane dal 18 febbraio 2016.[13]

Divieto

Negli Stati Uniti il film è stato vietato ai minori di 17 anni non accompagnati da adulti, per la presenza di linguaggio e riferimenti sessuali.[14]

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Riconoscimenti

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Reazioni del mondo cattolico e dei media

In Italia si ebbero opinioni contrastanti; il settimanale cattolico Famiglia Cristiana promuove ed elogia il film insieme al lavoro investigativo fatto sia dal The Boston Globe che dalla produzione della pellicola,[45] così come fece anche Avvenire;[46] Giuliano Ferrara, direttore e fondatore del quotidiano Il Foglio, attacca il film per la descrizione che si fa della Chiesa cattolica come un'istituzione mafiosa.[47]

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Note

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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