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Il cucciolo
film del 1946 diretto da Clarence Brown Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Il cucciolo (The Yearling) è un film del 1946 diretto da Clarence Brown e tratto dall'omonimo romanzo della scrittrice Marjorie Kinnan Rawlings.
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Trama
Alla fine del 1800, la famiglia Baxter, composta dal padre Penny, dalla madre Ory e dal piccolo Jody, vive la durissima vita dei pionieri ai margini della foresta, in Florida. La casa è stata più volte colpita dai lutti con la morte di tre figli piccoli, ma ciò non ha intaccato l'amore per la vita e la natura del capofamiglia (anche se deve discutere con la moglie, indurita dal dolore). Anche il giovane Jody ama la natura e vorrebbe tanto un cucciolo da allevare e amare. Un giorno vengono rubati i maiali alla fattoria e padre e figlio seguono le tracce nella speranza di riprendersi le bestie. Nel tragitto il padre viene morso da un serpente e dopo aver inciso la ferita e succhiato il sangue, uccide una cerva affinché il cuore e il fegato dell'animale, posto sopra la ferita, ne assorbano il veleno. Si scopre così che un piccolo cerbiatto è rimasto orfano e la famiglia Baxter decide di prendersene cura. Il cervo non è un animale adatto alla vita di fattoria e, man mano che cresce, provoca danni a ripetizione, danneggiando i campi, perciò Jody dovrà accettare l'uccisione dell'animale da parte dei genitori e divenire di colpo un uomo.
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Produzione
Le riprese, realizzate tra Florida, California e gli studi di Hollywood, iniziarono nel maggio 1945. Il budget è stato di ben 4 milioni di dollari.
Distribuzione
Il film uscì negli Stati Uniti nel dicembre 1946. In Italia venne distribuito nel 1949.
Edizione italiana
Il film fu ridoppiato nel 1975 dalla CVD con le voci di Giancarlo Maestri (Gregory Peck), Benita Martini (Jane Wyman) e Roberto Bertea (Clem Bevans). Ciononostante, per la prima trasmissione televisiva Rai si scelse il doppiaggio d'epoca.
Accoglienza
Critica
«È un film che ha ottenuto tutti i premi di cui un film può essere capace, e meritatamente, ché alla splendida veste unisce gentilezza e commozione di contenuto. La sua storia è di quelle che possono essere spicciate in una paginetta di libro di lettura ovvero modulate in un lungo racconto: secondo il flato del narratore. [...] Jody e il cervo sono la favola e la morale del film; ma questo è poi anche altro, è la storia delle opere e dei giorni d'una famiglia di contadini, soggetta a rare e caste gioie a molti dolori, a un perenne travaglio. Qui spicca l'abilità del cinema americano, di «svoltare» di episodio in episodio senza dare mai il senso del pretesto o della digressione. Il technicolor è a tratti eccellente; ottima sempre l'Interpretazione di Jane Wyman, la madre ruvida, di Gregory Peck, colono e padre esemplare, e del piccolo, femmineo Claude Jarman.»
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Riconoscimenti
- 1947 - Premio Oscar
- Miglior fotografia a Charles Rosher, Leonard Smith e Arthur E. Arling
- Miglior scenografia a Cedric Gibbons, Paul Groesse e Edwin B. Willis
- Candidatura al Miglior film alla MGM
- Candidatura al Miglior regista a Clarence Brown
- Candidatura al Miglior attore protagonista a Gregory Peck
- Candidatura alla Miglior attrice protagonista a Jane Wyman
- Candidatura al Miglior montaggio a Harold F. Kress
- 1947 - Golden Globe
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Note
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