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Isabella Villamarina

principessa consorte di Salerno Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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Isabella Villamarina, o Villamarino[1] (1503Madrid, 14 ottobre 1559), è stata una letterata e nobile italiana, ultima principessa di Salerno.

Fatti in breve Principessa di Salerno, In carica ...
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Biografia

Riepilogo
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Carlo V
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Chiesa del Gesù Nuovo, ex Palazzo Sanseverino a Napoli
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Monastero di Montserrat, Catalogna

Figlia di Isabella di Cardona e del catalano Bernardo Villamarino[2], grande ammiraglio del Regno di Napoli e conte di Capaccio, dopo la morte di lui, avvenuta nel 1512, ereditò il feudo di Capaccio e Altavilla.

Insieme a Ferrante Sanseverino, principe di Salerno, giovane orfano affidato da Ferdinando II alla famiglia Villamarino, fu educata dai migliori istitutori dell'epoca, fra cui l'umanista Pomponio Gaurico.

Di bell'aspetto ed elegante[3], si formò una solida cultura, sottolineata fra gli altri da Paolo Manuzio che si disse colpito della qualità di alcune sue composizioni in lingua latina[4], mentre Laura Terracina la nominò in vari sonetti:

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Laura Terracina

«A tal Villa Marina, e a tal scoglio/ Eolo nulla val con sua procella/ Hor in quest’una parte et hor in quella/ L’ignuda barca mia lego e discioglio…»[5]; anche Bernardo Tasso le dedicò alcune opere[6].

Nel 1516, con il consenso del re Ferdinando il Cattolico, sposò Ferrante Sanseverino. Il matrimonio unì due potenti dinastie: la loro corte, ospitata nel palazzo Sanseverino di Napoli e nella dimora di Salerno, divenne un punto di riferimento per artisti, musicisti, letterati e filosofi del tempo. Anche Carlo V fu ospite della coppia, alloggiato nel sontuoso palazzo dell'abate Ruggi a Salerno, per volere di Ferrante. La permanenza a Salerno dell'imperatore ci è descritta dai cronisti del tempo: il 18 novembre 1525 venne accolto con una parata imponente, fuochi artificiali, messe solenni e cene sontuose.[7] Carlo V rimase colpito dalla magnificenza regale della corte, ma soprattutto dal fascino vivace e colto di Isabella, tanto che l'amicizia fra i due rimase inalterata negli anni a venire, come testimoniano le lettere conservate all'Archivio di Stato di Simancas.

A quarantotto anni, a causa di un malore e un gonfiore al ventre, pensò di essere in attesa del tanto desiderato erede, ma il tutto si rivelò solo un problema di salute senza importanza: la coppia si trovava allora ad affrontare, fra l'altro, il problema della successione[8].

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Salerno al tempo del principe Ferrante Sanseverino
in una stampa rinascimentale

Dopo poco, nel 1552, la coppia dovette separarsi: Ferrante, caduto in disgrazia presso il Viceré Don Pedro de Toledo, accusato di eresia, di sodomia, di furto e di aver tramato contro la Spagna, fu condannato a morte: scappò e trovò appoggio presso la corte di Francia, mentre Isabella, spogliata di tutti i suoi beni, si rifugiò dapprima presso sua nipote, Maria de Cardona, al castello di Avellino, e poi a Castel Nuovo di Napoli. Conservate in parte presso la Biblioteca Nazionale di Napoli, sono giunte a noi lettere poetiche in cui Isabella canta il dolore per la separazione e la lontananza, in particolar modo in una fitta corrispondenza tenuta con l'arcivescovo di Salerno Girolamo Seripando.

Nel 1555 la principessa si recò in Spagna per volere dell'imperatore, probabilmente qui fece anche visita a una sorella monaca. Nel 1559 ottenne il permesso di tornare a Napoli ma fu colta dalla morte a Madrid, durante il viaggio di ritorno, probabilmente per un ictus.[9]

Nel monastero di Montserrat, in Catalogna, vi è una lapide in cui si ricorda la famiglia Villamarino: sono menzionati Bernardo, Isabella di Cardona e Isabella stessa. Nella tradizione popolare cilentana, Isabella Villamarino è ricordata in un canto:[10][11]

«Nun m' chiamate cchiù Donna Sabella

chiamatemi Sabella 'a sventurata
aggio perdut' trentasei castella
'a chiana 'e Puglia e 'a Basilicata
aggio perdut' 'a Salierno bella
ch'era 'o spass r' 'a disgraziata
'a sera m’imbarcaj int' 'a varchetella,
e 'a mattina m' truvai ‘negata.»

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Ascendenza

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
 
 
 
Berenguer de Vilamarí i de Constança  
 
 
 
Bernardo Villamarino  
 
 
 
 
 
 
 
Isabella Villamarino  
Ramon de Cardona-Anglesola i de Pinós Hug de Cardona-Anglesola i de Luna  
 
Francesca de Pinós i de Castre  
Antoni de Cardona-Anglesola i Centelles  
Caterina de Centelles Riu-sec i de Bellvis Francesc Gilabert de Centelles Riu-sec i de Queralt  
 
Isabel de Bellvis  
Elisabet de Cardona-Anglesola i de Requesens  
Galceran de Requesens i de Santacoloma Lluís de Requesens i de Relat  
 
Constança de Santa Coloma  
Castellana de Requesens i Joan de Soler  
Elisabet Joan de Soler Bernat Joan Dessoler  
 
 
 
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Note

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni

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