Timeline
Chat
Prospettiva

Yazd

città dell'Iran Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Yazdmap
Remove ads

Yazd (in persiano یزد) è il capoluogo dell'omonima provincia iraniana. In seguito al suo adattamento secolare al deserto circostante, Yazd presenta un'architettura unica. È nota in Iran per l'artigianato di prima qualità, che produce soprattutto tessuti di seta e prodotti dolciari. È uno dei principali centri dello zoroastrismo.

Dati rapidi Yazd città, Localizzazione ...
Dati rapidi Bene protetto dall'UNESCO, Città antica di Yazd ...
Remove ads

Geografia fisica

Territorio

Yazd è situata sull'altopiano iranico in un'oasi fra i deserti del Dasht-e Kavir e del Dasht-e Lut, in un bacino interno allungato che si estende da vicino Kashan a Bāfq.[2] La città è chiamata talvolta "la sposa del Kavir" per la sua posizione, in una valle fra lo Shir Kuh, la montagna più alta della provincia (4075 m s.l.m.) e il Kharaneq. La città sorge a 1.230 m s.l.m.[2]

Clima

Yazd è la più secca fra le principali città iraniane, con una media annuale delle precipitazioni di 60 mm ed è anche la più calda fra le città a nord del Golfo Persico, con temperature estive che superano frequentemente e abbondantemente i 40 °C senza umidità. Anche di notte le temperature estive sono torride. In inverno le giornate sono miti e assolate, ma al mattino le temperature possono essere di parecchi gradi sotto lo 0 °C.

Remove ads

Storia

Riepilogo
Prospettiva

Le notizie sulla Yazd preislamica sono scarse. Una leggenda riportata nel Tārīkh-i jadīd-i Yazd da Aḥmad b. Ḥusayn al-Kātib vorrebbe che Yazdgard III avesse trascorso due mesi a Yazd dopo la sua sconfitta a Nihāvand nel 642 e che vi avesse seppellito il suo tesoro.[3]

Anticamente la città era conosciuta come Katha, che era il nome di una fortezza e prigione probabilmente fondata da Alessandro Magno. La leggenda vuole che in seguito sorsero nuovi insediamenti sul sito, e che Yazd divenne nota come dār al-ʿibāda quando Toghrul Beg la assegnò al kakuyide Abū Manṣūr Farāmarz ʿAlāʾ al-Dawla nel 1051.[2]

Dopo la conquista islamica della Persia, molti zoroastriani delle province circostanti trovarono rifugio a Yazd. La città rimase zoroastriana per secoli e l'islam divenne la principale religione della città solo gradualmente. Coloro che mantennero la loro fede zoroastriana furono soggetti alla jizya o tassa personale. È verosimile che Yazd facesse parte del Fārs durante il califfato omayyade. Si conosce molto poco della storia di Yazd sotto i primi abbasidi, mentre le notizie abbondano a partire dal periodo selgiuchide, nonostante risultino confuse e cronologicamente inaffidabili.[3]

Nel X secolo Ibn Hawqal definì Yazd una città fortificata con due porte di ferro. Secondo Hamdallah Mustawfi era costruita in mattoni crudi che duravano quanto i mattoni cotti altrove, poiché vi pioveva raramente. L'acqua tuttavia non mancava grazie ai canali provenienti dalle colline, di fatti ogni casa disponeva di una cisterna propria.[2]

A causa della remota posizione nel deserto e della difficoltà di raggiungerla, Yazd si è conservata pressoché intatta dalle distruzioni delle guerre. Ad esempio, è stata un rifugio per i fuggiaschi da altre città dell'impero persiano durante l'invasione di Gengis Khan. Nel 1272 fu visitata da Marco Polo, che diede conto della raffinata tessitura della seta.

«Anche Jasdi è una città persiana bella e nobile e di grandi commerci. Si lavora qui quel tessuto di seta che si chiama appunto Jasdi, molto richiesto dai mercanti che lo portano per tutto il mondo e fanno grossi guadagni. Gli abitanti adorano Maometto.
Chi vuole partire da queste terre e procedere oltre, cavalca per sette giorni sempre in pianura e trova solo tre luoghi abitati dove è possibile fermarsi. Ma ci sono anche, e spesso, deliziosi boschetti di palme che si possono percorrere a cavallo e sono ricchi di cacciagione di bosco, pernici e coturnici che piacciono molto ai mercanti in viaggio per quei ridenti luoghi. E ci sono bellissimi asini selvatici.»

Il kakuyide Farāmarz ordinò la costruzione di mura con torri e quattro porte di ferro. Una parte delle mura fu distrutta da un'inondazione nel 1275, ma venne restaurata dall'atabeg Yūsuf Shāh b. Tughān (1286–1315).[2] I successori di Faramarz proseguirono le politiche di sviluppo urbano ordinando la costruzione di nuovi villaggi e qanāt nei dintorni della città.[4]

Per breve tempo Yazd divenne capitale sotto la dinastia muzaffaride nel XIV secolo e fu assediata senza successo fra il 1350 e il 1351 dagli Ingiuidi comandati dallo sceicco Abu Ishaq. Nonostante le lotte intestine tra i muzaffaridi, a questo periodo risalgono importanti opere pubbliche per la città, come nuovi villaggi e qanāt, madrase e biblioteche, nonché il bazar di Sulṭān Ibrāhīm fatto erigere dal nipote di sua sorella, e il bazar di Khātūn accanto alla moschea del Venerdì, composto da 60 botteghe con hujra al piano superiore.[5] Muẓaffar al-Dīn Muḥammad Muẓaffar (1313–1358) fece erigere un muro esterno con sette porte che inglobava vari quartieri, poi nel 1367–68 il suo discendente Shāh Yaḥyā aggiunse fossati e torri.[2]

Nel 1392 gli ultimi principi muzffaridi si sottomisero a Tamerlano, che era partito dalla Transoxiana per iniziare la sua seconda campagna contro la Persia.[5] Il timuride Pir Muhammad, figlio di Umar Shaikh Mirza I e nipote di Tamerlano, costruì una cittadella destinata ai governatori con mura e fossato, che venne poi parzialmente distrutta da ʿAbbās I il Grande.[2] Quando Shah Rukh succedette a Tamerlano, Yazd venne assegnata al governatore Jalāl al-Dīn Chaqmaq che garantì un prospero periodo di pace. Lui e la sua famiglia fecero erigere numerosi edifici religiosi e civili a Yazd e nei dintorni, istituendo molte waqf a loro sostegno. Uno degli edifici costruiti in questo periodo fu la nuova moschea del venerdì (1436-1438, oggi Complesso Amir Chakhmaq) nel quartiere di Dahūk inferiore. Nei pressi della moschea furono costruiti una khānaqāh, un caravanserraglio, un ḥammām, una cisterna, una bottega di dolciumi (qannād-khāna) e un bazar, e fu scavato un pozzo.[5]

Per tutta la seconda metà del XV secolo Yazd fu teatro di carestie e di lotte intestine tra i vari pretendenti al comando, tuttavia si distinse particolarmente nel settore manifatturiero e per i rapporti commerciali con l'India. I safavidi, che avevano la loro capitale a Tabriz, non incisero particolarmente nello sviluppo locale di Yazd, per quanto il commercio continuasse a prosperare. A causa di un indebolimento dell'autorità reale e di un calo della sicurezza, le tribù beluci ne approfittarono per attaccare l'impero safavide, raggiungendo Kerman e quindi Yazd nel 1722. La città venne più volte assediata durante l'occupazione afghana.[6]

Durante il governo di Muḥammad Taqī Khān nel periodo qajar, Yazd conobbe un nuovo periodo di sviluppo e prosperità, con un aumento della popolazione, la messa in funzione di nuovi qanāt e la costruzione di giardini e di istituzioni di beneficenza. Tuttavia, in quegli anni la città non fu del tutto immune dalle spedizioni militari delle fazioni in lotta,[6] in particolare nel contesto della guerra russo-persiana del 1826–28. Nella seconda metà del XIX secolo la città assistette a un ammodernamento generale, con la nascita di scuole e di giornali locali e con un ruolo attivo all'interno del Movimento costituzionale.[7]

Sotto i Pahlavi, un folto gruppo di curdi della tribù Gulbaghi si trasferì dal nord della provincia del Kurdistan nelle città di Yazd, Esfahan, Kashan e Na'in, finendo per assimilarsi più di tutti nella popolazione di queste città.[8][9]

Remove ads

Monumenti e luoghi di interesse

Riepilogo
Prospettiva
Thumb
Yazd vanta alcuni degli esempi più raffinati dell'architettura tradizionale del deserto persiano

Yazd è una città di primaria importanza come centro dell'architettura persiana. A causa del clima secco, ha una delle più ampie reti di qanat nel mondo e i costruttori di qanat di Yazd sono considerati i più abili dell'Iran. Per affrontare le estati torride, molti edifici antichi sono dotati di magnifiche torri del vento (bādgīr) e di vasti ambienti sotterranei (sardāb). Un'altra peculiarità di Yazd sono le cisterne d'acqua (āb-anbār o miḥrāb) insieme alle eleganti moschee.[2] La città ospita anche importanti esempi di yakhchal, di cui alcuni sono ancora usati come ghiacciaie per conservare il ghiaccio proveniente dalle vicine montagne. La città vecchia di Yazd è uno dei più grandi centri urbani costruito quasi interamente con adobe, un impasto di argilla, sabbia e paglia.

«Yazd si distingue dalle altre città della Persia. Non possiede, per proteggersi dalle impervie terre desertiche che la circondano, una cintura di giardini o di fresche cupole azzurre. Città e deserto hanno in comune il colore e la sostanza: la prima è il frutto del secondo, e le alte torri di ventilazione, che attestano il calore che vi domina, sono il genere di foresta che può crescere naturalmente nel deserto. Esse conferiscono alla città un profilo irreale [...] Le torri di Yazd sono quadrangolari e prendono il vento dai quattro lati mediante profonde scanalature, che lo spingono in basso verso i vani sottostanti. Due vani di questo tipo alle due estremità di una casa creano una corrente che la percorre tutta.»

Il patrimonio di Yazd come centro zoroastriano è anch'esso importante. C'è una torre del Silenzio nei dintorni e in città c'è un tempio del Fuoco, che conserva un fuoco che arde ininterrottamente dall'anno 470.

Remove ads

Società

La popolazione della città è costituita in stragrande maggioranza da musulmani sciiti duodecimani. L'identità islamica sciita è molto forte; Yazd è infatti considerata una città fortemente religiosa, tradizionalista e conservatrice. I principali eventi celebrati nelle strade delle città sono gli azadari, le processioni in onore dei martiri islamici, in particolare quello di Ashura. Vi è poi una comunità di zoroastriani; Yazd rappresenta insieme a Kerman uno dei principali centri dello zoroastrismo. Vi è poi una comunità ebraica, emigrata in gran parte nel XX secolo verso Israele e Tehran.[10]

Nel 2006 la città aveva una popolazione di 423006 persone.

Remove ads

Cultura

Istruzione

L'Università di Yazd fu fondata nel 1988 e comprende una facoltà di architettura con specializzazione in arte e architettura tradizionali iraniane

Musei

Nel 2000 è stato aperto il Museo dell'Acqua di Yazd.[11]

Economia

Sempre apprezzata per la qualità delle sue sete e dei suoi tappeti, Yazd è oggi un centro dell'industria tessile iraniana. È presente anche in industria delle ceramiche e dei materiali per l'edilizia, come anche l'industria dolciaria e l'oreficeria.

Una parte significativa della popolazione è impiegata nell'agricoltura, nell'allevamento, nella lavorazione dei metalli e nella produzione di macchinari. Alcune aziende operano nel ramo dell'informatica e nella produzione di componenti elettronici come cavi e connettori. Yazd ospita il più grande produttore iraniano di fibre ottiche.

I pasticceri di Yazd sono famosi in tutto l'Iran e costituiscono anche un'attrattiva turistica. I laboratori (esperti o khalifehs) mantengono segrete le loro ricette e molti di loro sono rimasti attività familiari tramandate da molte generazioni. Baghlava, ghotab e pashmak sono i dolci più richiesti.

Remove ads

Amministrazione

Gemellaggi

Yazd è gemellata con le seguenti città:

Galleria d'immagini

Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

Loading related searches...

Wikiwand - on

Seamless Wikipedia browsing. On steroids.

Remove ads