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La Vestale (Mercadante)
opera lirica di Saverio Mercadante Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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La Vestale è un'opera di Saverio Mercadante su libretto di Salvatore Cammarano. Fu rappresentata per la prima volta al Teatro San Carlo di Napoli il 10 marzo 1840 con successo.[1]
Gli interpreti della prima rappresentazione furono:[1]
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Trama
La vicenda è simile a quella dell'opera omonima di Spontini, da cui fu tratta l'ispirazione. La vestale Emilia, a causa dell'amore per Decio, infrange i voti che la legano alla dea Vesta e lascia spegnere il fuoco sacro, perciò viene condannata ad essere sepolta viva. A differenza dell'opera di Spontini che si conclude con un lieto fine (un intervento divino fa liberare la vestale), in quella di Mercadante la condanna viene eseguita e Decio, sconvolto, si pugnala a morte.
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Struttura musicale
- Sinfonia
Atto I
- N. 1 - Introduzione Salve, o dea protettrice di Roma (Coro)
- N. 2 - Duetto Giunia e Emilia Ben ti compianto...ma di Vesta or sei (Giunia, Emilia, Coro)
- N. 3 - Coro e Ottetto Plauso al Duce vincitore - Quanto mi cinge...quanto m'appare (Decio, Emilia, Publio, Metello, Giunia, Gran Vestale, Licinio, Lucio, Coro)
- N. 4 - Duetto Publio-Decio È la patria, è Roma, insano
Atto II
- N. 5 - Aria Giunia Se fino al cielo ascendere
- N. 6 - Duetto Decio ed Emilia No, l'acciar non fu spietato
- N. 7 - Aria Metello Versate amare lagrime (Metello, Coro)
- N. 8 - Finale II Essa ignara io penetrai (Decio, Emilia, Publio, Metello, Giunia, Licinio, Lucio, Coro)
Atto III
- N. 9 - Aria Publio Egli il governo (Publio, Licinio, Coro)
- N. 10 - Coro, Duetto Giunia ed Emilia e Finale Ah questa vittima - di infausto amore - Amica infelice!...orribile giorno!... - Emilia!...Ov'è? (Coro, Giunia, Emilia, Metello, Lucio, Decio, Licinio)
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Discografia
Note
Collegamenti esterni
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