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Luigi Cassano
calciatore italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Luigi Cassano (Litta Parodi, 26 marzo 1920 – Chiavari, 5 febbraio 1948[1]) è stato un calciatore italiano.
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Biografia
Era nato a Litta Parodi, all'epoca paese indipendente e nel XXI secolo una frazione di Alessandria[1], che nel 2004 gli ha dedicato una via[2]; pochi giorni dopo la sua morte una squadra locale di calcio prese il suo nome[3].
Carriera
Scoperto dal suo conterraneo Adolfo Baloncieri, che lo volle con sé al Liguria e lo fece esordire in Serie A nella stagione 1938-39, dopo tre anni al Napoli si trasferì a Torino dove vinse il primo scudetto dei cinque vinti dal Grande Torino nella stagione (1942-43). Nel dopoguerra giocò come terzino[4] con l'Alessandria, con cui vinse il campionato di Serie B 1945-46; fu ceduto dai piemontesi alla Lazio per 5 milioni di lire[4].
Morì durante il periodo di militanza alla Sampdoria, per un attacco di tifo che fece seguito a un'infezione da cozze avariate[5] ingerite durante la trasferta di Bari[6] (11 gennaio 1948), sua ultima partita. Aveva 27 anni, lasciò la moglie ed una figlia di due mesi[1].
In carriera ha complessivamente totalizzato 112 presenze nella Serie A a girone unico, senza mai andare a segno.
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Coppa Cassano
Dopo la sua morte, la Sampdoria gli dedicò la "Coppa Cassano", competizione con cadenza annuale che consisteva in una sfida contro i concittadini del Genoa. La prima sfida si tenne il 12 settembre 1948 e vide la vittoria dei rossoblu per 5-2; le successive tre si conclusero con pareggi mentre l'ultima edizione, la quinta, fu disputata il 7 settembre 1952 e vinta dai genoani 3-2.[7]
Palmarès
- Torino: 1942-1943
Coppa Italia: 1
- Torino: 1942-1943
- Alessandria: 1945-1946
Note
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni
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