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Prospettiva
Luigi Soffrido
allenatore di calcio e calciatore italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Luigi Vittorio Soffrido (Tortona, 26 giugno 1921 – Asti, 23 ottobre 1975[1][2]) è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo centrocampista.
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Caratteristiche tecniche
Soffrido giocava come ala o come mezzala[3]; sopperiva con la corsa e l'agonismo alle proprie carenze tecniche[4].
Carriera
Riepilogo
Prospettiva
Giocatore
Esordisce sedicenne nel Derthona nella stagione 1937-1938[5]. Con i piemontesi ottiene la promozione in Serie C nella stagione 1940-1941, e viene riconfermato anche per le due annate successive in terza serie[6], fino allo scoppio della seconda guerra mondiale.
Durante il periodo bellico milita nel Cuneo, disputa il Torneo Benefico Lombardo 1945 nelle file del Pavia[7] e alla ripresa dei campionati si trasferisce alla Pro Sesto, dove rimane due stagioni tra i cadetti; nel 1946 viene anche convocato in una rappresentativa nazionale denominata Italia Lavoratori, con cui disputa una partita amichevole contro una selezione polacca[8]. Nel 1947 approda in Serie A all'Alessandria[9]: esordisce il 14 settembre 1947 in Alessandria-Juventus (1-3) e totalizza 21 presenze e 2 reti nel campionato concluso con la retrocessione dei grigi. Rimane ad Alessandria anche nelle due stagioni successive tra i cadetti, facendo registrare il proprio record di marcature (16) nel campionato 1948-1949[1], e poi per altre due annate in Serie C.
Nel 1952, all'età di 31 anni, lascia i piemontesi[10] e scende in IV Serie, ingaggiato dal Trapani. A causa dell'età avanzata del giocatore e delle condizioni fisiche precarie, l'acquisto suscita diverse polemiche[8], poi smentite dalle prestazioni sul campo[8]. Soffrido rimane a Trapani per cinque stagioni consecutive, ricoprendo il ruolo di leader dello spogliatoio[11] e assumendo anche l'incarico di allenatore sul finire della stagione 1956-1957[12]; chiude la carriera nel 1960, dopo un biennio nel Derthona[13][14] e una stagione nella Stradellina[1].
Allenatore
Terminata la carriera agonistica, allena per due stagioni il Derthona, subentrando a Mario Pietruzzi nel corso del campionato 1961-1962[15]. Nel 1963 torna a Trapani, anche in questo caso sostituendo un collega (Francesco Lamberti), senza poter evitare la retrocessione in Serie D[16]; due anni più tardi, nel 1965, inizia la stagione sulla panchina dell'Alcamo per poi essere chiamato nuovamente a Trapani in sostituzione dell'allenatore Piacentini[17]. In seguito allena il Lecce (dove viene esonerato alla 10ª giornata)[18] e l'Angolana, con cui ottiene la salvezza nel campionato di Serie D 1969-1970[19].
Prosegue la carriera sulle panchine di Vis Pesaro, Pro Lanciano[20], Palmese[21] e Leonzio[22].
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Palmarès
Giocatore
Competizioni regionali
- Derthona: 1957-1958
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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