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Prospettiva
Manifesto degli intellettuali antifascisti
manifesto del 1925 Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Il Manifesto degli intellettuali non fascisti, noto anche come Antimanifesto, fu pubblicato il 1º maggio del 1925 su diversi quotidiani italiani.[1][2]

Redatto da Benedetto Croce, l'Antimanifesto rappresentò una risposta al Manifesto degli intellettuali fascisti di Giovanni Gentile. Anche la data di pubblicazione, Festa dei lavoratori (1º maggio), rispondeva con indicativo antagonismo alla pubblicazione del manifesto fascista, avvenuta nel giorno del Natale di Roma (21 aprile).
Il manifesto sancì la definitiva rottura col fascismo di Croce, il quale, all'indomani della Marcia su Roma e della presentazione del primo esecutivo fascista di coalizione, aveva votato in Senato la fiducia al governo di Benito Mussolini, rivotandola poi il 24 giugno 1924, dopo l'omicidio di Giacomo Matteotti.
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Storia
Riepilogo
Prospettiva
La proposta di redigere il manifesto venne fatta a Benedetto Croce da Giovanni Amendola che, il 21 aprile 1925, scrisse[3]:
«Caro Croce, avete letto il manifesto fascista agli intellettuali stranieri? ... oggi ho incontrato varie persone le quali pensano che, dopo l'indirizzo fascista, noi abbiamo il diritto di parlare e il dovere di rispondere. Che ne pensate voi? Sareste disposto a firmare un documento di risposta che potesse avere la vostra approvazione? E, in caso, vi sentireste di scriverlo voi?»
Croce rispose il giorno dopo:
«Mio caro Amendola ... l'idea mi pare opportuna. Abbozzerò oggi stesso una risposta, che a mio parere dovrebbe essere breve, per non far dell'accademia e non annoiare la gente.»
Il Manifesto fu firmato complessivamente da centinaia di intellettuali, delle cui firme solo 270 furono pubblicate, divise in 3 elenchi pubblicati da il Mondo, e da altri pochi giornali, rispettivamente il venerdì 1º maggio, la domenica 10 maggio e il venerdì 22 maggio 1925[4].
Segue un elenco dei periodici che venerdì 1º maggio del 1925 pubblicarono l'Antimanifesto:
- il Mondo di Roma, nº 103, a p. 1, col titolo: «Una risposta di scrittori, professori e pubblicisti italiani al manifesto degl'intellettuali fascisti»;
- Il Popolo di Roma[5], nº 103, a p. 3, col titolo: «La replica degli intellettuali non fascisti al manifesto di Giovanni Gentile»;
- Il Mattino di Napoli, nº 103, a p. 1, col titolo: «Il pensiero degli intellettuali non fascisti espresso da Benedetto Croce»;
- Il Giornale d'Italia di Roma, nº 103, a p. 1, col titolo: «L'"intelligenza" liberale risponde agli "intellettuali" fascistici»;
- Corriere della Sera di Milano, nº 103, a p. 1, col titolo: «Una risposta al manifesto degli intellettuali fascisti»;
- La Voce Repubblicana di Roma, anno V, nº 80, a p. 1, col titolo: «Gli intellettuali italiani agli intellettuali fascisti»;
- La Stampa di Torino, nº 103, a p. 1, col titolo: «Risposta al manifesto degli "intellettuali" fascisti».
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Firmatari
Riepilogo
Prospettiva
1º maggio 1925
I 40 firmatari de La replica degli intellettuali non fascisti al manifesto di Giovanni Gentile, pubblicata venerdì 1º maggio 1925 su "Il Popolo", furono:
- Antonino Anile
- Giovanni Ansaldo[6]
- Giovanni Amendola[6]
- Sem Benelli[7]
- Leonardo Bianchi
- Roberto Bracco[6]
- Carlo Cassola[8]
- Emilio Cecchi[9]
- Giuseppe Chiovenda[6]
- Benedetto Croce (promotore)[6]
- Vincenzo De Bartholomaeis
- Cesare De Lollis[6]
- Guido De Ruggiero[6]
- Roberto De Ruggiero[10]
- Luigi Einaudi[6][11]
- Carlo Fadda
- Guglielmo Ferrero[12]
- Nicola Festa
- Giustino Fortunato[6]
- Tommaso Gallarati Scotti[6]
- Alfredo Galletti
- Piero Giacosa[13]
- Ettore Janni
- Arturo Carlo Jemolo[6]
- Giorgio Levi della Vida (Università degli Studi di Roma)[6][14]
- Alberto Marghieri
- Rodolfo Mondolfo[6]
- Bartolo Nigrisoli (Università degli Studi di Bologna)[14]
- Silvio Perozzi[15]
- Enrico Presutti (Università degli Studi di Napoli)[14]
- Giuseppe Ricchieri (Università degli Studi di Milano)[16]
- Tullio Rossi Doria (Università degli Studi di Roma)[17]
- Francesco Ruffini (Università degli Studi di Torino)[14]
- Luigi Salvatorelli
- Giuseppe Sanarelli
- Matilde Serao (direttrice de "Il Giorno" di Napoli)[18]
- Arturo Solari (Università degli Studi di Bologna)[19]
- Giuseppe Tarozzi (Università degli Studi di Bologna)[20]
- Leonida Tonelli
- Guido Villa (Università degli Studi di Pavia)[21]
Il Manifesto e il primo elenco dei firmatari furono pubblicati anche su «Il Mattino» del 1º maggio 1925 in «Il pensiero degli intellettuali non fascisti espresso da Benedetto Croce», ma aveva, oltre i suddetti 40 firmatari, anche i seguenti 8 in più:
- Giuseppe Carotti
- Ugo Forti (Università degli Studi di Napoli)
- Augusto Graziani (Università degli Studi di Napoli)
- Arturo Labriola
- Giovanni Miranda (Università degli Studi di Napoli)
- Raffaello Piccoli (Università degli Studi di Napoli)
- Giuseppe Salvioli (Università degli Studi di Napoli)
- Pietro Toldo (Università degli Studi di Bologna)
ma con Giuseppe Tarozzi (Università degli Studi di Bologna) in meno.
10 maggio 1925
Domenica 10 maggio 1925 fu pubblicato un secondo elenco parziale[22] su:
- il Mondo, nº 111 di domenica 10 maggio del 1925;
- Il Popolo, nº 111 di domenica 10 maggio del 1925, a p. 3, col titolo: «Le nuove adesioni al manifesto degli intellettuali»;
- Il Mattino, nº 111 di domenica 10 maggio del 1925;
- Il Giornale d'Italia, nº 111 di domenica 10 maggio del 1925, a p. 8, col titolo: «Le adesioni al manifesto dell'"intelligenza liberale"»;
- Corriere della Sera, nº 111 di domenica 10 maggio del 1925, a p. 1, col titolo: «Le adesioni alla risposta al manifesto degli intellettuali fascisti»;
- La Stampa, nº 111 di domenica 10 maggio del 1925, a p. 1, col titolo: «Il plebiscito intellettuale contro il manifesto Gentile»:
- Alberto Albertini
- Luigi Albertini
- Giulio Alessio (Università degli Studi di Padova)
- Enrico Altavilla (Università degli Studi di Napoli)
- Corrado Alvaro
- Vincenzo Arangio Ruiz
- Dario Baldi (Università degli Studi di Pisa)
- Antonio Banfi (Università degli Studi di Milano)
- Corrado Barbagallo
- Alfredo Bartolomei (Università degli Studi di Napoli)
- Ugo Bernasconi
- Cesare Biondi (Università degli Studi di Siena)
- Mario Borsa
- Virgilio Brocchi
- Pietro Enrico Brunelli (Università degli Studi di Napoli)
- Filippo Burzio
- Andrea Caffi
- Alessandro Cagli (avvocato di Ancona)
- Piero Calamandrei (Università degli Studi di Firenze)
- Pietro Capasso (Università degli Studi di Napoli)
- Giulio Caprin
- Enrico Carrara
- Mario Chini
- Alberto Cianca
- Raffaele Ciasca (Università degli Studi di Messina)
- Ugo Coli (Università degli Studi di Firenze)
- Epicarmo Corbino (Università degli Studi di Firenze)
- Luigi Credaro
- Enrichetta Carafa Capecelatro (Accademia Pontaniana)
- Alessandro D'Atri (anarchico, giornalista di Foggia, direttore de "L'Italie Libre - Organe de la démocratie" settimanale politico di opposizione di Parigi)
- Gaetano De Sanctis (Università degli Studi di Torino)
- Francesco De Sarlo (Università degli Studi di Firenze)
- Francesco Degni (Università degli Studi di Napoli)
- Vincenzo Del Giudice (Università degli Studi di Firenze)
- Guido Della Valle (Università degli studi di Napoli)
- Agostino Diana (Università degli Studi di Pisa)
- Giuseppe Donati
- Mario Falco (Università degli Studi di Milano)
- Francesco Fancello
- Guido Ferrando (Università degli Studi di Firenze)
- Mario Ferrara
- Enrico Finzi (Istituto di Scienze Sociali di Firenze)
- Ugo Forti (Università degli Studi di Napoli)
- Umberto Galeota
- Giuseppe Gangale
- Panfilo Gentile
- Vincenzo Gerace
- Annibale Gilardoni
- Achille Giovine (Istituto Superiore Navale di Napoli)
- Augusto Graziani (Università degli Studi di Napoli)
- Mario Grieco (avvocato, scrittore di Napoli)
- Ezechiele Guardascione (pittore di Napoli)
- Gustavo Ingrosso (Università degli Studi di Napoli)
- Arturo Labriola
- Eustachio Paolo Lamanna (Università degli Studi di Firenze)
- Eugenia Vitali Lebrecht (Associazione Nazionale per la Donna)
- Arrigo Levasti (Biblioteca Filosofica di Firenze)
- Alessandro Levi (Università degli Studi di Parma)
- Ludovico Limentani (Università degli Studi di Firenze)
- Carlo Linati
- Luigi Lordi (Istituto Superiore di Commercio di Napoli)
- Giovanni Lorenzoni (Università degli Studi di Firenze)
- Aldobrandino Malvezzi de' Medici (Università degli Studi di Firenze)
- Augusto Mancini (Università degli Studi di Pisa)
- Carlo Maranelli (direttore dell'Istituto Superiore di Commercio di Napoli)
- Gherardo Marone
- Nello Martinelli (Università di Malta)
- Guido Martini (ex direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli)
- Salvatore Mastrogiovanni
- Giuseppe Melli (Università degli Studi di Firenze)
- Francesco Messineo (Università degli Studi di Macerata)
- Giovanni Miranda (Università degli Studi di Napoli)
- Pompeo Molmenti
- Eugenio Montale
- Giuseppe Montesano (Università degli Studi di Roma)
- Marino Moretti
- Gioacchino Nicoletti (Università degli Studi di Roma)[23]
- Adriano Nisco
- Pietro Paolo Trompeo (Università degli Studi di Roma)
- Novello Papafava di Carraresi (giornalista, scrittore di Padova)
- Ernesto Pascal (Università degli Studi di Napoli)
- Mario Pascal (Università degli Studi di Napoli)
- Giorgio Pasquali (Università degli Studi di Firenze)
- Alessandro Pellegrini (Federazione Italiana delle Biblioteche Popolari)
- Raffaello Piccoli (Università degli Studi di Napoli)
- Gaetano Pieraccini
- Mario Ponzio di San Sebastiano
- Eugenio Rignano
- Meuccio Ruini
- Alfredo Vittorio Russo (avvocato di Napoli, giornalista de "La Rivista del Mezzogiorno" di Napoli, ex Sindaco di Napoli)
- Enrico Ruta
- Cesare Sacerdoti (Università degli Studi di Pisa)
- Gaetano Salvemini (Università degli Studi di Firenze)
- Giuseppe Salvioli (Università degli Studi di Napoli)
- Michele Saponaro
- Emilio Scaglione (giornalista di Montenero di Bisaccia (CB), de "Il Mondo" di Roma)
- Paolo Scarfoglio (giornalista di Napoli, direttore de "Il Mattino" di Napoli)
- Domenico Schiappoli (Università degli Studi di Napoli)
- Pio Schinetti
- Michelangelo Schipa (Università degli Studi di Napoli)
- Pietro Silva
- Manfredi Siotto Pintore (Università degli Studi di Firenze)
- Enrico Somaré
- Adriano Tilgher
- Luigi Tonelli
- Vincenzo Torraca
- Silvio Trentini (Istituto Superiore di Commercio di Venezia)
- Giuseppe Valeri (Università degli Studi di Firenze)
- Vittorio Vettori
- Giovanni Vidari (Università degli Studi di Torino)
- Mario Vinciguerra
- Vito Volterra (Università degli Studi di Roma)
- Umberto Zanotti Bianco
- Adolfo Zerboglio
- Giuseppe Zippei (Università degli Studi di Roma)[24]
- Angelo Andrea Zottoli
22 maggio 1925
Venerdì 22 maggio 1925 fu pubblicato un terzo elenco parziale[25] su:
- il Mondo, n° ? di venerdì 22 maggio del 1925;
- Il Popolo, nº 122 di sabato 23 maggio del 1925, a p. 3, col titolo: «Nuove adesioni al manifesto degli intellettuali antifascisti»;
- Il Mattino, n° ? di venerdì 22 maggio del 1925;
- Il Giornale d'Italia, nº 122 di venerdì 22 maggio del 1925, a p. 6, col titolo: «Il manifesto dell'Intelligenza liberale»;
- Corriere della Sera di Milano, nº 121 di venerdì 22 maggio del 1925, a p. 1, col titolo: «Le adesioni alla risposta agli intellettuali fascisti»:
- Filippo Abignente jr
- Vincenzo Ariola (Università degli Studi di Genova)
- Pietro Albertoni (Università degli Studi di Bologna)
- Sibilla Aleramo
- Luigi Armanni (Istituto Superiore di Commercio di Venezia)
- Carlo Avetta (Università degli Studi di Parma)
- Riccardo Bachi (Università degli Studi di Parma)
- Giuseppe Bagnera (Università degli Studi di Roma)
- Riccardo Balsamo Crivelli
- Giulio Battaglini (Università degli Studi di Pavia)
- Adriano Belli (Istituto Superiore di Commercio di Venezia)
- Giovanni Battista Belloni (Università degli Studi di Padova)
- Giovanni Bertacchi (Università degli Studi di Padova)
- Giulio Bisconcini (Università degli Studi di Roma)
- Giorgio Bosco (Istituto Superiore di Commercio di Napoli)
- Mario Bracci (Università degli Studi di Sassari)
- Costantino Bresciani Turroni (Università degli Studi di Genova)
- Ignazio Brunelli (Università degli Studi di Ferrara)
- Natale Busetto (Magistero Superiore di Napoli)
- Gennaro Calcagni (Università degli Studi di Padova)
- Vittorio Cannavina
- Luigi Capponago del Monte
- Santino Caramella
- Mario Carrara (Università degli Studi di Torino)
- Mario Casella (Università degli Studi di Firenze)
- Adolfo Cassiani Ingoni (Liceo Classico "Alessandro Volta" di Como)
- Guido Castelnuovo (Università degli Studi di Roma)
- Roberto Ceni (Istituto Superiore di Commercio di Trieste)
- Emidio Cesari
- Raffaele Chiarolanza (Università degli Studi di Napoli)
- Giulio Colajanni
- Francesco Coletti (Università degli Studi di Pavia)
- Michele Coppola (Università degli Studi di Napoli)
- Giovanni Costetti
- Giorgio Dal Piaz (Università degli Studi di Padova)
- Floriano Del Secolo
- Giuseppe Delogu (Università degli Studi di Genova)
- Carano Donvito
- Giorgio Errera (Università degli Studi di Pavia)
- Angelo Fraccacreta (Università degli Studi di Messina)
- Plinio Fraccaro (Università degli Studi di Pavia)
- Enrico Maria Fusco
- Attilio Gentili (Università degli Studi di Pisa)
- Giambattista Grassi Bertazzi (Università degli Studi di Catania)
- Benvenuto Griziotti (Università degli Studi di Pavia)
- Vittorio Gui (direttore d'orchestra, compositore di Roma)
- Erminio Iuvalta (Università degli Studi di Torino)
- Ferdinando Laghi (Università degli Studi di Parma)
- Ernesto Laura (Università degli Studi di Padova)
- Mary Lenardinis
- Adolfo Levi (Università degli Studi di Pavia)
- Beppo Levi (Università degli Studi di Parma)
- Giuseppe Levi (Università degli Studi di Torino)
- Tullio Levi Civita (Università degli Studi di Roma)
- Paola Lombroso
- Arrigo Lorenzi (Università degli Studi di Padova)
- Gino Luzzatti (Istituto Superiore di Commercio di Venezia)
- Edgardo Maddalena (Istituto Superiore Femminile di Magistero di Firenze)
- Efisio Mameli (Università degli Studi di Parma)
- Flaminio Mancaleoni (Università degli Studi di Sassari)
- Carlo Manes (Università degli Studi di Roma)
- Teodosio Marchi (Università degli Studi di Parma)
- Mariano Mareca (Università degli Studi di Pavia)
- Luisa Marinoni
- Piero Marrucchi
- Lavinia Mazzucchetti (Università degli Studi di Genova)
- Roberto Melchiorre (Università degli Studi di Modena)
- Silvio Giuseppe Mercati (Università degli Studi di Catania)
- Attilio Momigliano (Università degli Studi di Pisa)
- G. Montaini
- Giovanni Montanelli (Università degli Studi di Firenze)
- Assunto Mori (Istituto Superiore Femminile di Magistero di Roma)
- Benedetto Morpurgo (Università degli Studi di Torino)
- Gaetano Mosca (Università degli Studi di Roma)
- Alessandro Padoa
- Maurizio Padoa (Università degli Studi di Parma)
- Enzo Palmieri
- Ugo Enrico Paoli (Università degli Studi di Firenze)
- Carlo Pascal (Università degli Studi di Pavia)
- Gian Giacomo Perrando (Università degli Studi di Genova)
- Decio Pettoello (Università di Cambridge)
- V. Piranesi
- Giulio Pittarelli (Università degli Studi di Roma)
- Aldo Pontiroli
- Angelo Pugliese (Università degli Studi di Milano)
- Cesare Ranzoli (Università degli Studi di Genova)
- Giuseppe Rensi (Università degli Studi di Genova)
- Vincenzo Rivera (Università degli Studi di Bari)
- Giulio Emanuele Rizzo (Università degli Studi di Napoli)
- Pasquale Romano
- Luigi Rossi (Università degli Studi di Roma)
- Luigi Sabbatani (Università degli Studi di Padova)
- Luigi Sala (Università degli Studi di Pavia)
- Ireneo Sanesi (Università degli Studi di Pavia)
- Giuseppe Santoro (Università degli Studi di Napoli)
- Emanuele Sella (Università degli Studi di Genova)
- Francesco Severi (Università degli Studi di Roma)
- Raffaello Silvestrini (Università degli Studi di Perugia)
- Siro Solazzi (Università degli Studi di Pavia)
- Aldo Sorani
- Enrico Tedeschi (Università degli Studi di Padova)
- Nunzio Vaccalluzzo (Università degli Studi di Catania)
- Manara Valgimigli (Università degli Studi di Pisa)
- Natale Vianello
- Guido Zacchetti
- Giuseppe Zampini
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Il testo del manifesto
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L'Unione Intellettuale Italiana
Riepilogo
Prospettiva

Il 1º maggio 1925 l'Avanti!, giornale del Partito Socialista Italiano, riporta in un trafiletto in 1ª pagina in taglio basso[28], l'uscita del "Manifesto degli intellettuali liberali" in contrapposizione al "Manifesto degli intellettuali fascisti", criticando ambedue le posizioni. Nel trafiletto, però, indica anche la nascita di una 3ª aggregazione intellettuale: l'Unione Intellettuale Italiana, che aveva come scopo di: «al di fuori d'ogni fede religiosa, filosofica o politica, costanti relazioni e scambi tra i rappresentanti di qualsiasi forma d'attività o tendenza intellettuale, così dentro i confini d'ogni Nazione, come tra Nazioni diverse.», di cui il Comitato Fondatore era composto da:
- On. Luigi Luzzatti (Presidente);
- Dott. Antonio Rovini (Segretario);
- Sen. Salvatore Barzilai;
- Sen. Alberto Bergamini;
- Dott. Lauro De Bosis;
- Prof. Pietro Canonica;
- Sen. Giovanni Alfredo Cesareo;
- Sen. Alberto Dallolio;
- Prof. Federigo Enriques;
- Prof. Carlo Formichi;
- Duca Tommaso Gallarati Scotti;
- Cardinale Pietro Maffi;
- Sen. Luigi Mangiagalli;
- Sen. Guido Mazzoni[29];
- Sen. Pompeo Gherardo Molmenti;
- On. Vittorio Emanuele Orlando;
- On. Raffaele Paolucci;
- Luigi Pirandello;
- Prof. Aldo Pontremoli;
- Giuseppe Prezzolini
- Sen. Corrado Ricci;
- Sen. Francesco Ruffini;
- Conte Sen. Enrico San Martino Valperga;
- Prof. Luigi Valli;
- Sen. Vito Volterra.
L'Unione Intellettuale Italiana, aveva sede in Roma, come segretario prima il Dott. Antonio Rovini, poi Giovanni Tucci e come altri soci[30][31]:
- Luigi Mazzoni;
- On. Luigi Rava;
- Margherita Sarfatti;
mentre come Soci Onorari:
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Un rinnovato appello a cento anni dal Manifesto di Croce
Riepilogo
Prospettiva
A cento anni dalla pubblicazione del manifesto, il 1º maggio del 2025 l'associazione "Il Manifesto di Londra" ha promosso un nuovo manifesto nella forma di una lettera aperta contro il ritorno del fascismo per "raccogliere l’eredità del manifesto di Croce del 1925 e per opporsi alla deriva autoritaria che sta minacciando istituzioni democratiche, libertà intellettuale e diritti fondamentali in molte aree del mondo". Tra il 1º maggio e il 14 Giugno, la lettera ha raccolto l'adesione di oltre 400 intellettuali da oltre 30 Paesi del mondo, inclusi 31 vincitori del Premio Nobel Sir Richard J. Roberts, Leland Hartwell, Paul Nurse, Barry James Marshall, Craig C. Mello, Mario R. Capecchi, Jack W. Szostak, Edvard I. Moser, May-Britt Moser, Sir Peter J. Ratcliffe, Charles M. Rice, Harvey James Alter, Victor Ambros, Gary Ruvkun (Fisiologia o Medicina); Wolfgang Ketterle, Anthony James Leggett, John C. Mather, Brian P. Schmidt, François Englert, Michel Mayor, Takaaki Kajita, Giorgio Parisi, Pierre Agostini (Fisica); Jean-Pierre Sauvage, Joachim Frank (Chimica); Eric Maskin, Roger B. Myerson, Alvin E. Roth, Lars Peter Hansen, Sir Oliver Hart, Daron Acemoglu (Scienze Economiche); 11 vincitori del Johan Skytte Prize in scienze politiche, Arend Lijphart, Robert Keohane, Theda Skocpol, Rein Taagepera, Philippe Schmitter, Pippa Norris, Carole Pateman, Robert Axelrod, Jane Mansbridge, Peter J. Katzenstein, Martha Finnemore; 5 vincitori della medaglia Boltzmann, Joel Lebowitz, Elliott H. Lieb, Bernard Derrida, Giovanni Jona-Lasinio, Daan Frenkel, e molti altri intellettuali vincitori del Premio Brain, Médaille d'or du CNRS, Lasker Award, MacArthur Fellowship, Leontief Prize, Premio Pulitzer, Premio Holberg, e altri prestigiosi riconoscimenti per meriti scientifici, accademici e letterari.[32]
A dimostrazione della rinnovata urgenza di un appello a difesa della democrazia nel 2025, i promotori hanno invitato storici, filosofi e politologi tra i massimi esperti mondiali in tema di fascismo e democrazia. Tra coloro che hanno sottoscritto la lettera si distinguono David Bateman, Ruth Ben-Ghiat, Seyla Benhabib, Giovanni De Luna, John S. Dryzek, Steven Friedman, Mia Fuller, Manuel Antonio Garretón, Daniel Innerarity, Zehra F. Kabasakal Arat, John Keane, Claudia Koonz, Steven Levitsky, Nancy MacLean, Andrea Mammone, Achille Mbembe, Gianfranco Pasquino, Timothy Snyder, Marla Stone, Jason Stanley, Maria Hermínia Tavares de Almeida, Nadia Urbinati, Ananya Vajpeyi, Lucan Ahmad Way, a parte i già menzionati politologi vincitori del premio Joahn Skytte.
Come accadde nel 1925, la rinnovata lettera contro il fascismo è stata pubblicata nello stesso giorno su più testate giornalistiche, in questo caso tradotta in francese, inglese, italiano, portoghese, spagnolo, tedesco e turco, a partire dalle ore 12 UTC del 13 Giugno 2025, in modo da consentire la pubblicazione in cartaceo il 14 Giugno su tutti i fusi orari. La data del 14 giugno è stata scelta per la concomitante parata militare voluta dal presidente USA Trump per celebrare il proprio compleanno. Il testo intero o articoli con riferimenti al testo sono apparsi in Argentina (Clarín[33]), Australia (Australian Financial Review[34]), Brasile (Folha de S.Paulo[35]), Francia (Libération[36]), Germania (Frankfurter Allgemeine Zeitung[37]), Italia (Domani[38], Repubblica[39]), India (Scroll.in[40], The Wire[41]), Turchia (Bianet[42], Gazete Oksijen[43], T24[44]), Regno Unito (Guardian[45]), Stati Uniti (Washington Post[46]; Time[47]). A seguito della pubblicazione, la sottoscrizione della lettera è stata aperta al pubblico, permettendo di raggiungere circa 8000 firme ad un mese dalla pubblicazione.
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Note
Bibliografia
Voci correlate
Collegamenti esterni
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