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Mard o mard

tipo di singolar tenzone nell'antica Persia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Mard o mard
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Mard ō mard (in persiano مرد و مرد, lett. "[combattimento] uomo a uomo", traducibile come "singolar tenzone" in lingua italiana) era un'antica tradizione iranica di combattimento uno-contro-uno svolto però non in un contesto di duello isolato ma di battaglia campale, particolarmente in uso al tempo dell'Impero sasanide.[1]

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Piatto sasanide in argento da Kulagysh (Corasmia o Transoxiana, VI-VII secolo), raffigurante un mard ō mard in cui entrambi i contendenti s'uccido reciprocamente. (Ermitage)
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Storia

Riepilogo
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Lo stesso argomento in dettaglio: Esercito sasanide.

Al principio di una battaglia, le truppe sasanidi usavano insulti e grida di guerra per provocare il nemico a un singolo duello con un campione sasanide. La tradizione del mard ō mard era molto sentita dai sasanidi: nel 421, durante la guerra di Bahram V contro i Romani di Teodosio II, Ardazanes, un membro della cavalleria d'élite degli Aswaran, fu ucciso in duello dal comes romano Areobindo e la cosa contribuì notevolmente a convincere Bahram V della sua sconfitta nella guerra ed alla conclusione della pace con Teodosio II.[2][3][4]

La pratica del mard ō mard sviluppò, nel corso delle successive guerre bizantino-sasanidi, in un duello codificato pre-battaglia volto a galvanizzare le truppe prima dello scontro vero e proprio, trovando così tanto riscontro che nell'esercito dei Primi quattro califfi fu selezionato uno specifico corpo d'élite, i mubarizun (in arabo مبارزون?, "Duellanti"), chiamato a fornire al califfo i campioni con cui aprire la battaglia.[5] Episodi di mard ō mard non mancarono pertanto nel corso della conquista islamica della Persia: se ne verificò per esempio uno durante l'assedio di Ctesifonte che vide appunto uno dei mubarizun sconfiggere un campione persiano di nome Shahryār.[6]

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Il duello nella cultura sasanide

Nell'arte sasanide il mard ō mard è soggetto raffigurato con una certa frequenza,[1][4] per esempio nei rilievi rupestri di Naqsh-e Rostam o nel Cameo in sardonice raffigurante il sasanide Sapore I che cattura l'imperatore romano Valeriano conservato nel Cabinet des médailles della Biblioteca nazionale di Francia.

Il mard ō mard occupa anche un posto rilevante tra i soggetti della letteratura persiana, sviluppata nel X secolo in una Persia ormai islamizzata ma fortemente legata alla tradizione sasanide (Intermezzo iraniano). Nello Shāh-Nāmeh (in persiano شاهنامه, lett. "Il libro dei re") di Firdusi, per esempio, notevole è l'importanza del tema nella storia di Davazdah Rokh (lett. "Dodici combattimenti").

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Note

Bibliografia

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