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Prospettiva

Maria Signorelli

scenografa, costumista, creatrice e collezionista di burattini (1908-1992) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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Maria Signorelli (Roma, 17 novembre 1908Roma, 9 luglio 1992) è stata una scenografa, costumista, burattinaia e collezionista di burattini italiana.

«Il teatro di pupazzi riproponendo il mondo umano nei termini delle marionette e del burattino o delle figure d’ombre o comunque altro sia, apre spazio enorme al bisogno di evasione e di poesia che si annida in ciascuno di noi»

Biografia

Riepilogo
Prospettiva

Maria Signorelli era la prima di tre figlie del noto medico radiologo e collezionista d'arte pugliese Angelo Signorelli (Gioia del Colle 1876-Roma 1952) e di Olga Resnevič (1883-1973), scrittrice e medica lettone, traduttrice di Ivanov e Dostoevskij e prima biografa di Eleonora Duse[1].

Crebbe in un ambiente familiare stimolante, a stretto contatto con le avanguardie russe e le atmosfere futuriste; artisti e mecenati appassionati di teatro e letteratura abitualmente frequentano il salotto di casa, il Palazzetto Bonaparte in via XX settembre a Roma[2]. Tra loro Giuseppe Ungaretti, Ėjzenštejn, Marinetti, Depero, Pirandello, Scipio Slataper, De Chirico, ecc.

Gli inizi

Dopo la licenza liceale, frequentò l'Accademia di belle arti di Roma e contemporaneamente lo studio di scenografia del Teatro Reale (l'attuale Teatro dell'Opera), diretto da Nicola Alexandrovich Benois. Si specializzò in scenografia e costumi di scena.

Combinando la passione per le arti grafiche e il teatro, iniziò a creare i primi fantocci, vere e proprie sculture fatte di legno, cartapesta, stoffa, lana e perline che vennero esposte per la prima volta nel 1929 alla Casa d'Arte Bragaglia e successivamente alla Galerie Zak di Parigi, con presentazione di De Chirico. Visse per un lungo periodo a Berlino dove frequentò la scuola di Max Reinhardt e dove ebbe occasione di esporre le sue creazioni, alcune di spiccato stampo espressionista, alla Galerie Gurlitt.

Il ritorno in Italia fò favorito dalla collaborazione con Anton Giulio Bragaglia circa la realizzazione di scenografie per alcune compagnie teatrali romane. Nel 1934 inventa il "Pluriscenio M", un progetto di palcoscenico caratterizzato da sette ambienti utilizzabili in contemporanea, ideato insieme a Carlo Rende. Presentato in diverse occasioni in Italia e a Buenos Aires, suscitò un certo interesse e venne molto apprezzato.

Solo nel 1937, su consiglio della cantante svizzera Maria Amstad, iniziò ad allestire i suoi primi spettacoli di burattini: La boîte à joujoux e Bastien et Bastienne vengono presentati in una piccola sala a Roma. Maria Signorelli creò i suoi personaggi ma non li manovrò direttamente: a muovere i burattini, non con i fili ma con la mano, erano gli attori stessi che davano voce e vita al fantoccio.

Nel 1939 sposò il pedagogista Luigi Volpicelli. Avranno tre figli, Giuseppina, Maria Letizia e Ignazio Volpicelli.

La compagnia

Maria Signorelli aspettò la fine della guerra per fondare nel 1947 la compagnia L'Opera dei Burattini; era spinta dal desiderio di aiutare sua figlia e le sue piccole amiche ad uscire dalla cupezza bellica attraverso spettacolini da vedere in casa. L'evento segnò una svolta decisiva nella sua vita artistica. Pur continuando un'intensa attività di scenografa e costumista, si dedicò pienamente alla produzione dei suoi spettacoli, che esibì con successo in Italia e all'estero, e alla divulgazione di questa arte attraverso il collezionismo, mostre, conferenze e seminari. Con lei collaborarono artisti vari, fra i quali Lina Wertmüller, Gabriele Ferzetti, Carlo Verdone, Scilla Brini, Gaspare Pascucci, Enrico Prampolini, Ruggero Savinio, Toti Scialoja, Ennio Porrino, Vieri Tosatti, Roman Vlad, Margherita Wallmann e Giuseppe De Martino.

Alcuni dei suoi allestimenti furono pensati per un pubblico adulto, messinscene di respiro raffinato e poetico; altri furono invece rivolti ai bambini e proponevano dunque un mondo magico, ricco di valenza educativa.

La promozione della sua arte

Organizzò e condusse trasmissioni radiofoniche (Moto perpetuo, 1953-54; Giochiamo al teatro, 1967-68) e televisive (Serata di gala al Teatro dei Burattini, 1958; Piccolo mondo magico, 1959; Pomeriggio all'Opera, 1960).

Si dedicò inoltre all'attività didattica quando nel 1972, al DAMS di Bologna venne istituito uno specifico corso di teatro di animazione a lei affidato.

Nel 1961 organizzò a Frascati, a Villa Falconieri, una conferenza internazionale dell'UNIMA (Union Internationale de la Marionnette) e un Festival internazionale della marionetta al teatro Valle di Roma.

Contribuì alla fondazione della sezione italiana dell'UNIMA nel 1980 e ne divenne presidente. Come scenografa e costumista collaborò con i maggiori teatri d'opera fra cui il Teatro alla Scala, l'Arena di Verona, il teatro Costanzi e firmò un'opera di Giancarlo Menotti, Amelia al ballo[3].

Durante tutta la sua vita crea centinaia e centinaia di burattini, a volte costruiti con l'impiego di soluzioni geniali, altre volte realizzati con estrema semplicità e raffinatezza, ma sempre sottoposti alla sapiente arte del riciclo.

Si spense a Roma il 9 luglio 1992.

La figlia maggiore Giuseppina Volpicelli, che per lungo tempo l'aveva aiutata nei numerosissimi allestimenti, dopo la sua morte, creò la Compagnia Nuova Opera dei Burattini e si dedicò alla conservazione dell'immenso patrimonio ereditato, frutto dell'appassionata attività di collezionista della madre, e alla diffusione della sua arte.

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La collezione Maria Signorelli

Il primo nucleo consistente della collezione nasce nel 1960 dopo la morte di Vittorio Podrecca; alcuni suoi materiali, bozzetti, marionette e accessori, presenti nel magazzino romano, vengono messi in vendita sui banchi del mercato di Porta Portese; Maria per impedirne la dispersione compra l'intero magazzino. È solo l'inizio: acquista tutto il patrimonio di compagnie di burattinai e marionettisti che decidono di smettere l'attività in Italia e all'estero. La collezione si arricchisce ulteriormente tramite donazioni e scambi. Viaggia fino in Oriente per approfondire la conoscenza degli elementi e dei dettagli di gusto esotico; ritorna a casa con burattini, marionette e ombre cinesi, marionette dalla Birmania, burattini giavanesi di legno, grandi ombre dall'India, Wayang Kulit e Wayang Klitik, marionette del Rajasthan, ecc.

La collezione comprende in tutto circa 5000 pezzi che vanno dal 1700 al 1990, suddivisi e catalogati in 25 sezioni. Pur essendo una delle più grandi raccolte private esistenti in Europa di materiali attinenti al teatro di animazione, è attualmente (agosto 2016) ancora in attesa di una sistemazione e di locali adatti alla conservazione e all'esposizione.

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Pubblicazioni

  • Maria Signorelli, Il burattinaio perfetto, Roma, Armando editore, 1955.
  • Maria Signorelli, Ghetanaccio, Padova, Amicucci, 1960.
  • Maria Signorelli, L'esperienza scolastica del teatro, Roma, Armando editore, 1963.
  • Maria Signorelli e Giulietta Picconieri, Commedie per bambini, marionette e burattini, Roma, Armando editore, 1967.
  • Maria Signorelli, Il gioco del burattinaio, Roma, Armando editore, 1975.
  • Maria Signorelli, Bim bum bam: strumenti musicali fatti in casa, Roma, Armando Editore, 1977.
  • Guido e Leonardo Vergani e Maria Signorelli, Podrecca e il Teatro dei Piccoli, Udine, Casamassima Editore, 1979.
  • Maria Signorelli, Storia e tecnica del teatro delle ombre, L'Aquila, M. Ferri, 1981.

Teatro

(elenco parziale)

Spettacoli ispirati da opere letterarie:

Spettacoli di burattini-ballerini:

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Note

Bibliografia

Collegamenti esterni

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