Timeline
Chat
Prospettiva

Metropolia di Eno

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Metropolia di Eno
Remove ads

La metropolia di Eno è una sede soppressa del patriarcato di Costantinopoli (in greco Μητρόπολις Αίνου?, Mitrópolis Aínou).

Thumb
Ruderi della chiesa bizantina di Aghia Sophia di Eno.
Thumb
Gioacchino, ultimo metropolita residente di Eno.

Storia

Riepilogo
Prospettiva

Eno, corrispondente alla città turca di Enez, è un'antica sede arcivescovile autocefala della provincia romana di Rodope nella diocesi civile di Tracia e nel patriarcato di Costantinopoli.

Inizialmente suffraganea dell'arcidiocesi di Traianopoli, Eno divenne una sede autocefala tra il 527 e il 565 e come tale è documentata dalla Notitia Episcopatuum dello pseudo-Epifanio (circa 640), dove è elencata al 30º posto tra le arcidiocesi autocefali del patriarcato di Costantinopoli.[1] Agli inizi dell'XI secolo fu elevata al rango di sede metropolitana, ed è attestata dalle Notitiae Episcopatuum fino a XV secolo.[2]

Tra i vescovi di Eno del primo millennio sono noti i seguenti: Olimpio, che fu cacciato dalla sua sede dagli ariani; Macario, che prese parte al concilio di Calcedonia nel 451; Paolo, che assistette a quello di Costantinopoli del 553; Giorgio, che fu tra i padri nel concilio in Trullo del 692; Giovanni, che presenziò al Concilio di Costantinopoli dell'879-880 che riabilitò il patriarca Fozio. La scoperta dei sigilli episcopali hanno trasmesso i nomi di altri tre prelati: due Giovanni, il primo dei quali potrebbe essere lo stesso dell'879, il secondo vissuto tra il X e l'XI secolo; e l'arcivescovo Michele, il cui sigillo è datato anch'esso tra X e XI secolo.

Nel 1885 la metropolia di Eno si ampliò con la città e il territorio di Alessandropoli, dove, poco dopo, i metropoliti trasferirono la loro sede.[2]

La metropolia di Eno era ancora esistente all'inizio del XX secolo, ma fu soppressa in seguito agli accordi del trattato di Losanna del 1923 che impose obbligatoriamente lo scambio delle popolazioni tra Grecia e Turchia. La parte della metropolia rimasta in territorio greco dette origine alla metropolia di Alessandropoli.[3]

Il titolo di metropolita di Eno è ancora assegnato dal patriarcato di Costantinopoli, ma è un semplice titolo vescovile non residenziale.

Remove ads

Cronotassi

Periodo romano e bizantino

  • Olimpio † (prima del 325 - dopo il 365)
  • Macario † (menzionato nel 451)
  • Paolo † (menzionato nel 553)
  • Giorgio † (menzionato nel 692)[4]
  • Giovanni I † (VIII-IX secolo)[5]
  • Adriano † (VIII-IX secolo)[6]
  • Giovanni II † (menzionato nell'879)
  • Michele I † (X-XI secolo)[7]
  • Giovanni III † (prima del 1030 - dopo il 1038)[8]
  • Michele II † (menzionato nel 1094)[9]
  • Partenio ?[9] † (menzionato nel 1096)
  • Anonimo † (menzionato nel 1158)
  • Anonimo † (menzionato nel 1164)
  • Giovanni IV † (menzionato nel 1166 circa)
  • Anonimo † (menzionato nel 1170)
  • Anonimo † (menzionato nel 1192)
  • Giorgio † (1250 - 1260)
  • Basilio † (1260 - ?)
  • Michele III † (prima del 1285[10] - dopo il 1292)
  • Arsenio † (menzionato nel 1315)
  • Teodoro † (menzionato nel 1329)
  • Daniele † (prima del 1350 - dopo il 1353)
  • Dionisio † (1369 - ?)
  • Marco † (menzionato nel 1381 e 1382)
  • Atanasio † (menzionato nel 1393)
  • Anonimo † (menzionato nel 1395)
  • Anonimo † (menzionato nel 1400)
  • Atanasio † (menzionato nel 1425)

Periodo ottomano e turco

Remove ads

Note

Bibliografia

Collegamenti esterni

Loading related searches...

Wikiwand - on

Seamless Wikipedia browsing. On steroids.

Remove ads