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Metropolia di Paramythia, Filiates, Giromeri e Parga

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Metropolia di Paramythia, Filiates, Giromeri e Parga
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La metropolia di Paramythia, Filiates, Giromeri e Parga (in greco: Ιερά Μητρόπολις Παραμυθίας, Φιλιατών, Γηρομερίου και Πάργας; Ierá Mitrópolis Paramythías, Filiatón, Giromeríou kai Párgas) è una diocesi del patriarcato ecumenico di Costantinopoli, pastoralmente affidata alla Chiesa di Grecia.

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Chiesa bizantina di Paramythia.
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Mappa delle metropolie dell'Epiro; in rosso la metropolia di Paramythia.

Dal 9 ottobre 2023 il metropolita è Serapione, al secolo Giovanni Michalakis,[1] consacrato il 21 ottobre successivo.[2]

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Territorio

La metropolia si estende nella parte occidentale della Grecia al confine con l'Albania nella periferia dell'Epiro. Comprende per intero l'unità periferica di Tesprozia, e parti dei comuni di Parga (nell'unità periferica di Prevesa) e di Zitsa (nell'unità periferica di Giannina).

Sede metropolitana è la città di Paramythia, dove si trova la cattedrale di San Donato.[3]

La metropolia comprende oltre 150 parrocchie[4] e diversi monasteri.[5]

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Storia

La diocesi di Paramythia esiste dal XV secolo come continuazione della diocesi di Butrinto. Il 27 maggio 1895 la diocesi, che fino ad allora era una suffraganea della metropolia di Giannina, fu elevata al rango di sede metropolitana dal patriarca di Costantinopoli Antimo VII, che ne era stato in precedenza vescovo.

Il nome della metropolia fu modificato in quello attuale, con l'aggiunta dei titoli di Filiates e Giromeri, dopo la fusione della metropolia con questo nome creata nel 1924 e soppressa nel 1929.

Nel 1928 la sede di Paramythia e tutte le altre diocesi del patriarcato di Costantinopoli in territorio greco liberate dall'occupazione ottomana nel 1912, furono affidate, tramite un accordo tra le parti, alle cure della Chiesa di Grecia.[6]

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Cronotassi

Riepilogo
Prospettiva

La presente cronotassi segue quella pubblicata in: (EL) Μητρόπολη Παραμυθίας, su users.sch.gr.

Note

Collegamenti esterni

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