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Moniga del Garda
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Moniga del Garda (Mùniga in dialetto gardesano[4]) è un comune italiano di 2 665 abitanti[1] della provincia di Brescia in Lombardia.
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Geografia fisica
Origini del nome
Non è certa l'origine del nome di Moniga del Garda. In una prima ipotesi viene collegata al comasco Lomaniga (nella forma aferetica), che deriverebbe da Lumena a cui andrebbe aggiunto il suffisso "-ica". La seconda ipotesi la indica derivante dal latino ammonius[5].
Il paese è soprannominato "Città del Chiaretto" dal nome del tipico vino rosato, caratteristico della Valtenesi, ottenuto dalle uve del vitigno Groppello attraverso una particolare fermentazione in rosé. Dal giugno 2008 a Moniga viene organizzata la rassegna nazionale dei vini rosati "Italia in Rosa". Importante anche la produzione locale di Olio Extra Vergine di Oliva DOP Garda, prodotto a Denominazione di Origine Protetta.
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Storia
Le origini del paese sono molto antiche, vi sono infatti resti di una palafitta risalenti circa al 1800-2000 a.C., Età del bronzo antico. Mentre una ara testimonia la presenza dei romani del IV e V secolo a.C.
Simboli
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica dell'8 ottobre 1959.[6]
«D'azzurro, al colle di verde al naturale, nascente dalla punta e sostenente un leone d'argento, tenente con le branche anteriori un grappolo di uva nera al naturale, pampinoso di due. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di azzurro.
Monumenti e luoghi d'interesse
Castello
- Sulla parte occidentale del paese vi è il castello di Moniga struttura di epoca tardoromanica molto ben conservata. Il castello non fu mai abitato da un signore ma fu luogo di rifugio dei monighesi nei casi di pericolo. Non essendo mai stato abitato da un nobile, non fu mai attaccato riuscendo quindi a mantenere il suo aspetto originario.
Chiesa di San Martino Vescovo
- La chiesa parrocchiale è dedicata a San Martino. Anticamente era una cappella che dipendeva dalla pieve di Manerba. Il 13 ottobre 1454 fu consacrata dal vescovo Ermolao Barbaro e intitolata al santo protettore dei militari, culto introdotto dai Franchi ma l'attuale struttura risale agli ultimi decenni del XVIII secolo e si presenta in stile barocco.[7]
Chiesa Madonna della neve
- La chiesa dedicata al miracolo avvenuto a Roma, sul colle Esquilino, il 5 agosto dell'anno 352 è in stile romanico fu edificata nel corso del XVI secolo, risulta elencata negli atti della visita pastorale del vescovo Gian Matteo Giberti della seconda metà del Cinquecento.
- Chiesa parrocchiale di San Martino
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Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[8]

Amministrazione
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Note
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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