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Musée du Petit Palais

museo francese Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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Il Musée du Petit Palais è un museo e galleria di arte antica che si trova ad Avignone, in Francia. È stato inaugurato nel 1976 e conserva di una ricchissima collezione di dipinti e di sculture fino al primo Rinascimento.

Fatti in breve Ubicazione, Stato ...
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Storia del palazzo

Nel museo è conservata la parte medievale della collezione Campana, già al Louvre.

Collezioni

Riepilogo
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Madonna col Bambino, Taddeo di Bartolo.

Le collezioni del museo, esposte attraverso diciannove sale distribuite su tre livelli, provengono in prevalenza dalle collezioni del Museo del Louvre e di altri musei minori francesi, trattandosi prevalentemente di opere d'arte un tempo raggruppate nella grande collezione Campana, una delle più importanti per quanto riguarda la pittura italiana e non solo, e acquistata per la maggior parte dallo Stato francese nel 1861. Più di 300 "primitivi" italiani, su 327 presenti al museo, derivano dalla collezione Campana. L'altra fonte dalla quale il museo ha attinto per le sue collezioni è il Museo Calvet di Avignone, dal quale sono stati collocati nel museo opere della Scuola di Avignone, circa sessanta dipinti e 600 sculture. La collezione permanente del museo presenta opere che occupano un arco temporale dal XIII al XVI secolo, alcune di artisti poco conosciuti al grande pubblico e in Italia, altre realizzati da figure molto importanti come Sandro Botticelli o Vittore Carpaccio.

Pittura

Tra il XIII e il XIV secolo

Nel museo si contano opere di Simone Martini, Paolo Veneziano, Lippo Memmi, Taddeo Gaddi, Agnolo Gaddi, Ambrogio Lorenzetti, Bartolo di Fredi, Giovanni Baronzio, Lorenzo di Bicci, Maestro del 1310, Jacopo del Casentino, Mariotto di Nardo, Jacopo di Cione, Puccio di Simone, Paolo di Giovanni Fei, Turino Vanni, Barnaba da Modena, Simone dei Crocifissi, Angelo Puccinelli, Girolamo Marchesi, Niccolo di Pietro Gerini, Niccolò di Tommaso, Francescuccio Ghissi.

Tra il XV e il XVI secolo

Gran parte dei dipinti risale a questo periodo. Sebbene gli artisti italiani costituiscano essenzialmente tale collezione, non mancano testimonianze della Scuola di Avignone. Si trovano opere di Sandro Botticelli, Vittore Carpaccio, Lorenzo Monaco, Carlo Crivelli, Vittore Crivelli, Sano di Pietro, Matteo di Giovanni, Benvenuto di Giovanni, Taddeo di Bartolo, Andrea di Bartolo, Bartolomeo Bonone, Benozzo Gozzoli, Lorenzo di Credi, Antonio Vivarini, Bartolomeo Vivarini, Liberale da Verona, Pesellino, Jacopo del Sellaio, Neri di Bicci, Cima da Conegliano, Vecchietta, Giovanni di Paolo, Jacopo di Paolo, Cosimo Rosselli, Ludovico Mazzolino, Ridolfo del Ghirlandaio, Giovanni da Udine, Biagio di Antonio Tucci, Benvenuto di Giovanni, Bartolomeo Veneto, Ambrogio Bergognone, Francesco Botticini, Antoniazzo Romano, Bonifacio Bembo, Marco Palmezzano, Bernardino Fungai, Maestro di Tavarnelle, Ludovico Brea e per la Scuola di Avignone Josse Lieferinxe e Enguerrand Quarton.

Scultura

La scultura avignonese del periodo medievale, in particolare nel periodo della cattività avignonese, è ben rappresentata. Il periodo romanico si caratterizza, nel museo, per la presenza di capitelli scolpiti provenienti dalle chiese di Avignone, in particolare quelli del chiostro della Cattedrale di Avignone (del XII secolo). Molte opere risalgono al XIV secolo: si tratta soprattutto di statue provenienti da monumenti funebri realizzati nelle varie chiese di Avignone durante il papato (tomba di Papa Giovanni XXII, le cui spoglie furono disperse dai rivoluzionari nel 1793, tomba di Papa Innocenzo VI, gisant di Papa Urbano V, tomba del cardinale Filippo di Cabassoles, monumento funebre al cardinale Jean La Grange). Degne di nota sono poi le sculture di Antoine Le Moiturier e Jean de la Huerta, in grado di testimoniare la raffinatezza raggiunta dalla statuaria avignonese del XV secolo.

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Ripartizione delle opere nelle sale d'esposizione

Riepilogo
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Sala 1: Avignone nel XV secolo, capitale della cristianità

Sala 2: Tomba del cardinale Jean La Grange

Sala 3: La pittura in Italia nel XIII e nel XIV secolo

Sala 4: Scuola senese

Nella sala è presente una selezione di dipinti di scuola senese dal 1350 al 1420.

  • Bartolo di Fredi, Vergine dell'Annunciazione (46 x 30 cm), fortemente ispirata (pressoché una riproduzione) della Madonna raffigurata da Simone Martini nella sua Annunciazione; Adorazione dei pastori (160 x 96 cm); San Giovanni Evangelista. Questi ultimi due facevano probabilmente di un grande polittico destinato alla Basilica di San Domenico di Siena. Questi dipinti sono realizzati con materiali preziosi, quali oro o lapislazzuli, e con dovizia di particolari; Vescovo; Sant'Antonio Abate.
  • Taddeo di Bartolo, Vergine dell'Annunciazione (77 x 51 cm), dipinto probabilmente a Perugia nel 1403 circa; Madonna col Bambino (104 x 69 cm); San Pietro (82 x 39 cm).
  • Gregorio di Cecco, Crocifissione.
  • Cecco di Pietro, San Pietro, San Bartolomeo, San Giovanni Battista, San Nicola, dipinti datati al 1386.
  • Turino Vanni, Assunzione della Vergine (120 x 89 cm).
  • Angelo Puccinelli, San Giovanni Battista e Santa Maria Maddalena (80 x 52 cm), pannello destro di un trittico, la cui corrispondente parte sinistra, raffigurante Santa Caterina e un vescovo, è conservata al Getty Museum.
  • Barnaba da Modena, Madonna in trono con il Bambino, San Giovanni Battista e San Michele.

Sala 5: Firenze: produzione pittorica dal 1370 al 1420

Sala 6: La pittura a Firenze alla fine del XIV secolo

Sala 7: La pittura a Venezia dal 1370 al 1410

L'influenza della pittura bizantina perdura a Venezia più che negli altri regni della penisola. Anche se, dalla seconda metà del XIV secolo, si comincia a manifestare interesse anche per lo stile gotico. Le opere esposte in questa sala testimoniano sia il legame con la tradizione bizantina, sia l'apertura verso lo stile gotico.

  • Maestro del Crocifisso di Pesaro, Crocifissione (113 x 59 cm), 1375-1400 circa, fondo oro su legno.
  • Maestro della Madonna del Parto, San Ludovico di Tolosa, 51 x 22 cm), 1400 circa, fondo oro su pioppo.

Sala 8: Il gotico internazionale nel XV secolo

Sala 9: La pittura a Firenze, in Toscana e a Perugia dal 1420 al 1490

Sala 10: Botticelli e la sua bottega

Sala 11: La pittura a Firenze e in Umbria nella seconda metà del XV secolo

Sala 12: Padova, Venezia e le Marche dal 1440 al 1490

Sala 13: L'Italia centro-settentrionale dal 1460 al 1510

Sala 14: La pittura a Firenze e a Lucca dal 1470 al 1500

Sala 15: La pittura a Firenze nel XVI secolo

Maestro di Tavernelle: Arianna a Nasso (69 x 155 cm); Presa di Atene da parte di Minosse (69 x 183 cm); Gli amori di Pasifae (69 X 182 cm); Teseo e il Minotauro (69 x 155 cm). Tali dipinti sono stati realizzati su legno di pioppo, intorno al 1510 circa.

Sala 16: La pittura a Firenze nel XVI secolo

Sala 17: La Scuola di Avignone nel XV secolo

Sala 18: Le ultime fasi della Scuola di Avignone. Fine del XV secolo

Sala 19: Le sculture funerarie del XV secolo

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