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Nemapogon granella

specie di animali della famiglia Tineidae Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Nemapogon granella
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La falsa tignola del grano (Nemapogon granella (Linnaeus, 1758)) è un lepidottero appartenente alla famiglia Tineidae[1][2].

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Descrizione

Adulto

Il corpo è lungo 5 millimetri[3], mentre l'apertura alare è tra i 10 e i 15 millimetri[1][3]. Le ali anteriori sono chiare con macchie scure[1][3], quelle posteriori sono grigiastre[1].

Larva

Allo stato maturo, le larve di N. granella hanno una lunghezza che va dai 7 ai 10 millimetri[3].

Pupa

Biologia

Riepilogo
Prospettiva

Comportamento

Thumb
Esemplare adulto visto dall'alto.

La N. granella presenta abitudini crepuscolari[1]. Le femmine depongono tra 100 e 250 uova per volta[1][3], ponendole sulle sostanze che serviranno da alimento alle larve[1][3]; queste, dopo la schiusa, penetrano superficialmente nella sostanza ospite, se ne nutrono e la intaccano con la bava che secernono[1]. In seguito, le larve si spostano in rifugi asciutti dove maturare, per esempio nelle fessure tra le mattonelle[3]. Tra le sostanze attaccate, la N. granella dimostra una preferenza per le cariossidi dei cereali; difatti, la si trova spesso nei mulini o nei magazzini[3].

Alimentazione

Si nutre a spese di alimenti a lunga conservazione di vario genere (cereali, biscotti, farina, carne secca, noci, spezie, frutta secca, etc.)[1][3][4] e prodotti in fase di stagionatura (salumi, formaggi)[4].

Parassiti

N. granella ha due antagonisti naturali, l'imenottero Nemeritis caudatula e l'acaro Pyemotes ventricosus[1].

Danni

Perfora in profondità gli alimenti causando modificazioni chimiche ed organolettiche; favorisce, inoltre, la formazione di muffe[4].
I danni sono particolarmente gravi per prodotti quali salumi e formaggi, che subiscono una significativa perdita di qualità[4].

Metodi di lotta

Questa specie può essere controllata grazie a fumigazioni con sostanze varie[1]; la scelta di queste dipende dal tipo di magazzino e dal tipo di alimenti conservati[1]. Alcuni alimenti, come i biscotti, possono essere disinfestati tenendoli per alcune ore ad una temperatura di 55-60 gradi[1]. Un altro accorgimento importante è la disinfestazione preventiva dei locali in cui conservare le derrate alimentari[1].

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Distribuzione e habitat

Abita nelle zone a clima temperato; è abbastanza diffusa nel Nord Italia[1].

Tassonomia

Note

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Bibliografia

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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