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Octave Meynier

militare francese Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Octave Meynier
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Octave Frédéric François Meynier (Saint-Yrieix-la-Perche, 22 febbraio 1874Algeri, 31 maggio 1961) è stato un ufficiale francese.

Fatti in breve Nascita, Morte ...

Fu uno dei due ufficiali che prese il controllo della missione Voulet-Chanoine, che si era ammutinata ed aveva commesso numerosi crimini sulla popolazione dell'Africa occidentale. Combatté nella prima guerra mondiale e organizzò alcune spedizioni motorizzate attraverso il deserto del Sahara.

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Biografia

Riepilogo
Prospettiva

Figlio del tenente colonnello François Meynier e zio del geografo André Meynier, il sottotenente Octave Meynier si diplomò nel 1895 presso l'École spéciale militaire de Saint-Cyr, la principale accademia militare francese, e fu presto inviato nel Sudan francese. Fu nominato aiutante del tenente colonnello Jean-François Klobb, incaricato di raggiungere la missione Voulet-Chanoine e sostituirne i comandanti, Paul Voulet and Julien Chanoine. Durante la spedizione, il 14 luglio 1899, Klobb fu ucciso e Meynier fu ferito e fu dato per morto dalla sua famiglia[1]. Pochi giorni dopo Vaulet e Chanoine furono uccisi dalle truppe che si erano ammutinate: Meynier assistette quindi il capitano Joalland nel comando della missione Joalland-Meynier, che portò a compimento gli obiettivi militari della missione Voulet-Chanoine[2][3].

Nel 1913 fu nominato comandante militare del territorio dell'oasi di Ouargla e nel 1914 iniziò a sviluppare un programma per modernizzare l'Africa costruendo nuove strade.

Assunse il comando del 1º reggimento dei Tirailleurs algériens sul fronte di Verdun e il 5 aprile 1918 fu ferito da una granata, che gli amputò il braccio sinistro.

Tornò in Africa come capo del gabinetto militare del governatore generale d'Algeria, Maurice Viollette. Dal 1926 al 1934 ebbe l'incarico di Direttore dei Territori (Algeria sahariana) e gli fu data l'opportunità di realizzare la rete stradale da lui ideata nel 1914.

Nel 1930, organizzò il rally automobilistico "Mediterraneo-Niger", che si svolse su strade e piste da lui costruite o ammodernate.

Nel 1931 fu un membro fondatore dell'associazione Les Amis du Sahara.

Si ritirò nel 1935 con il grado di generale di brigata.

Vedendo nel rally automobilistico un mezzo immediato per favorire le relazioni tra i popoli del Mediterraneo e quelli dell'Africa e per facilitare i collegamenti terrestri tra di loro, organizzò nel 1950 il primo rally automobilistico transafricano, il rally "Algeri–Città del Capo".

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Note

Bibliografia

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