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Oryza sativa

pianta erbacea Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Oryza sativa
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Il riso (Oryza sativa L., dal greco antico ὄρυζα óryza) è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Poaceae, di origine asiatica.[1]

Insieme a Oryza glaberrima, dal pericarpo pigmentato rosso coltivata in Africa, è una delle due specie di piante da cui si produce il "riso" inteso come alimento. Oryza sativa costituisce la stragrande maggioranza in quanto coltivata su circa il 95% della superficie mondiale di riso.

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Descrizione

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Parti di una pannocchia di riso.
1:spighetta, 2:ramificazione secondaria, 3:ramificazione primaria, 4:peduncolo, 5:rachide, 6:collo della pannocchia.

È una pianta erbacea, alta da 120 a 195 cm (può raggiungere anche i 5 metri di altezza) con radici avventizie ed embrionali, le quali hanno la caratteristica di sviluppare dei parenchimi aeriferi, che permettono al riso di vivere in ambiente acquatico. Il fusto (detto culmo) presenta internodi cavi e nodi pieni e si sviluppa in maniera simile al frumento.

Ha foglie di colore verde chiaro, a forma di guaina, lunghe parecchi centimetri e larghe due, con peli bianchi, corti e spessi; la ligula è lunga e sono presenti auricole pelose. All'apice dello stelo presenta una pannocchia (infiorescenza a panicolo) terminale, a maturità pendente, costituita da spighette uniflore con fiori ermafroditi a sei stami e un pistillo; l'ovaia contiene un solo ovulo.

Il frutto è una cariosside ellittica o sferica con glumelle molto sviluppate, la cariosside è vestita (risone), peso 25–45 mg.

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Distribuzione e habitat

Riepilogo
Prospettiva

Il riso è stato addomesticato per la prima volta in Cina 9.000 anni fa,[2] da persone di culture neolitiche nel bacino dello Yangtze, associate rispettivamente ai parlanti Hmong-Mien e ai pre-austronesiani.[3][4][5] L'allele funzionale per la non-frantumazione, indicatore critico della domesticazione nei cereali, così come altri cinque polimorfismi a singolo nucleotide, è identico sia nella varietà indica che in quella japonica. Ciò implica un singolo evento di domesticazione per O. sativa.[6] Sia la forma indica che quella japonica del riso asiatico derivano da un singolo evento di domesticazione in Cina dal riso selvatico Oryza rufipogon.[6][7] Nonostante queste prove, sembra che il riso indica sia nato quando la varietà japonica arrivò in India circa 4.500 anni fa e si ibridò con un altro riso, sia esso un proto-indica non addomesticato o O. nivara selvatico.[8]

Il riso fu introdotto precocemente nelle culture sino-tibetane della Cina settentrionale, circa 6000-5600 anni fa,[9][10][11] e nella penisola coreana e in Giappone, circa 5500-3200 anni fa.[12][13] Fu introdotto anche a Taiwan dalla cultura Dapenkeng da 5500 a 4000 anni fa, prima di diffondersi verso sud attraverso le migrazioni austronesiane verso le isole del Sud-est asiatico, il Madagascar e Guam, ma non sopravvisse al viaggio verso il resto del Pacifico.[3][14] Raggiunse i popoli austroasiatici e Kra-Dai nel Sud-est asiatico continentale e nella Cina meridionale circa 5000 anni fa.[3][15]

Il riso si diffuse nel resto del mondo attraverso la coltivazione, la migrazione e il commercio, arrivando infine nelle Americhe come parte dello scambio colombiano dopo il 1492.[16]

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Tassonomia

Sottospecie

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Chicchi delle sottospecie indica e japonica a confronto

Esistono tre sottospecie:[17]

  • ssp. indica, tipica dei climi tropicali, alto valore di mercato, cariosside lunga e sottile, produttività media e coltivata in India, Cina meridionale, Filippine, USA meridionali, Italia, Brasile;
  • ssp. japonica, tipica dei climi temperati, produttività alta, cariosside corta e arrotondata, basso valore di mercato, coltivata in Giappone, Corea, Cina settentrionale, USA, Egitto, Italia;
  • ssp. javanica, di minore importanza.

Dalle diverse sottospecie derivano le cultivar (ad esempio arborio, carnaroli, originario, ecc.), diffuse per i diversi usi.

In Italia con il Decreto Legislativo n.131/2017 vengono definiti i criteri per la commercializzazione al pubblico del riso (riso da interno). In questo decreto vengono definite 5 varietà tradizionali nominali: Ribe, Arborio, Roma o Baldo, Carnaroli, Vialone nano e S. Andrea, entro le quali afferiscono tutte le altre varietà coltivate.[18]

Coltivazione

Lo stesso argomento in dettaglio: Risicoltura.

Usi

Lo stesso argomento in dettaglio: Riso (alimento).

Il riso è coltivato principalmente per uso alimentare.

Altri utilizzi del riso sono:

  • produzione di bevande:
  • produzione di farina di riso per uso zootecnico
  • produzione dell'amido utilizzato anche in cosmetica.
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Avversità

Il punteruolo del riso (Lissorhoptrus oryzophilus) è un insetto che si nutre della pianta del riso sia nella parte fogliare, sia in quella radicale.

Galleria d'immagini

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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