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Parco Zoo Falconara
giardino zoologico in Italia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Il Parco Zoo Falconara è un moderno giardino zoologico situato nel comune di Falconara Marittima, in Provincia di Ancona. Fondato nel 1968, si estende per circa 60.000 mq su una collina che si alza di fronte al mare. Ospita circa 200 esemplari appartenenti a diverse specie tra mammiferi, uccelli e rettili. Lo zoo è membro dell’Unione Italiana Zoo e Acquari (UIZA) e dell’Associazione Europea Zoo e Acquari (EAZA).[1][2]
Il parco partecipa ai Programmi europei per le specie minacciate (EEP), collabora a progetti di ricerca con università italiane e sostiene campagne di conservazione a favore di specie a rischio estinzione, degli habitat in cui esse vivono e dello sviluppo sostenibile delle comunità locali.[2] Dal 2018 è l'unico zoo italiano ad ospitare e riprodurre gli okapi[3].
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Storia
Riepilogo
Prospettiva
Il Parco Zoo Falconara fu inaugurato nel 1968 per iniziativa privata. Sorto sulla collina di Barcaglione, in poco più di un anno il parco divenne un'oasi naturale, grazie all’innesto di oltre 15 mila piante. Nato con il nome di Paese dei Bimbi allo scopo di intrattenere bambini e famiglie con parco giochi, casette delle favole e animali da cortile, il parco iniziò a iniziò a trasformarsi in un giardino zoologico quando, nel 1974, arrivò il primo leone .[2] Nel 1980 la struttura entrò ufficialmente nell'UIZA. Nel 1990, diede avvio alla creazione di una propria sezione educativa, per attività didattiche progettate per le scuole, conferendo alla struttura un importante ruolo di centro di educazione alla conservazione della natura. Nel 2003, il Paese dei Bimbi cambiò il proprio nome in coerenza con la nuova missione che aveva assunto, diventando il Parco Zoo Falconara. Dal 2006 il Parco Zoo è membro dell’EAZA, l’associazione che riunisce i più influenti zoo e acquari a livello europeo e che sviluppa programmi di riproduzione delle specie animali ex situ. L’EAZA promuove collaborazioni tra i suoi associati per la ricerca scientifica e progetti di conservazione in natura (in situ).
Nel 2009 il parco ospita i Ghepardi e contemporaneamente inizia ad impegnarsi per la tutela della specie sia in natura, sia con campagne di sensibilizzazione e raccolta fondi.
Nel 2018, in coincidenza con le celebrazioni del suo 50mo anniversario, il parco riceve due esemplari di okapi (Okapia johnstoni)[4] unici in Italia e presenti in poche collezioni zoologiche europee, impegnate nella conservazione in natura di questa specie ormai molto rara ed in pericolo di estinzione.[2] Il 24 aprile 2022 è nato Italo, il primo cucciolo di okapi in Italia[5] e nell'aprile 2024 è nata una femmina di nome Vittoria[6]. Sempre nel 2024, Italo è stato trasferito allo zoo di Berlino[7] mentre l'anno seguente la femmina adulta della coppia è deceduta[8]
Nel 2021 viene inaugurata la voliera dei Grifoni, con 4 avvoltoi non più in grado di volare recuperati in Spagna, destinati alla riproduzione[9] con l'intento di liberare i giovani in Sardegna. Il primo pulcino è nato nel 2024 [10].
Nel 2025, accanto al recinto degli okapi viene costruito un reparto per le scimmie Guereza, che vivono in natura nelle stesse foreste, provenienti dallo zoo di Praga[11].
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Animali del parco
Mammiferi
- Asino domestico
- Bue dei Watussi
- Cammello della Battriana
- Cane procione
- Canguro grigio orientale
- Capibara
- Capra nana africana
- Cavia peruviana
- Daino
- Ghepardo
- Gibbone dalla mani bianche
- Giraffa di Rothschild
- Giraffa reticolata
- Guereza
- Ippopotamo comune
- Istrice crestato
- Lemure dalla coda ad anelli
- Lemure bianco e nero
- Leone africano
- Lupo grigio eurasiatico
- Marà della Patagonia
- Nyala
- Ocelot
- Okapi
- Pecora nana d'Ouessant
- Pony
- Puma
- Saimiri
- Saki dalla faccia bianca
- Scimmia ragno testa nera
- Suricato
- Tamarino dalle labbra bianche
- Tamarino imperatore
- Tigre
- Zebra
Uccelli
Rettili
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Progetti di conservazione
Il Parco Zoo Falconara sostiene diversi progetti di conservazione per la tutela e la salvaguardia della biodiversità, tra cui Okapi Conservation Project, Cheetah Conservation Fund e Giraffe Conservation Foundation. Il parco partecipa, inoltre, attivamente alle campagne EAZA di cui è membro. Queste campagne sono volte sia alla conservazione delle specie a rischio estinzione e degli habitat in cui esse vivono che alla promozione dell’uso sostenibile delle risorse naturali.[2] Nel 2011 il parco ha aderito alla campagna “Save the Caissara” per la protezione del leontopiteco testa nera[12], lanciato dal Parco Zoo Punta Verde.
Note
Collegamenti esterni
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