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Prospettiva
Pietro Maestri
statistico e patriota italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Pietro Maestri (Milano, 23 febbraio 1816 – Firenze, 4 luglio 1871) è stato un medico, statistico e patriota italiano.
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Biografia
Riepilogo
Prospettiva
Nacque nel 1816 da Antonio Maestri e Rachele Magistretti[1] o Magistrati[2] Tra il 1801 e il 1848 il padre, ufficiale della contabilità di Stato, si occupò delle statistiche relative allo stato civile e all'amministrazione finanziaria.[3]
Nel settembre 1846 partecipò all'VIII Riunione degli scienziati italiani che si tenne a Genova.[4]
Il Risorgimento
Fu valoroso combattente nelle Cinque giornate e imprigionato nel Castello sforzesco.[5]
Nel gennaio 1849 si candidò alle elezioni per la II legislatura del Regno di Sardegna nel collegio elettorale di Borgomanero contro l'abate Antonio Rosmini; ottenne la maggioranza dei voti, ma la sua elezione fu annullata il 3 febbraio perché avrebbe dovuto svolgersi un ballottaggio, dato che i votanti erano stati meno di un terzo degli aventi diritto (198 su 607).[6][7]
Nel mese di agosto fu incluso tra i sudditi milanesi che non potevano rientrare in patria «per la loro ingiustificabile perseveranza nelle mene rivoluzionarie e per le sovvertitrici loro tendenze».[8]
La direzione dell'ufficio di statistica
Si trasferì, dopo le cinque giornate, in Francia per alcuni anni e lì collaborò al «Journal des Économistes».
Dopo il risorgimento venne chiamato in Italia per dirigere la Giunta centrale di statistica, presso il Ministero dell'Agricoltura, Industria e Commercio del Regno d'Italia.
Nel 1863 Pietro Maestri, assieme a Cesare Correnti, fondò l'annuario statistico italiano che divideva l'Italia in Compartimenti statistici, secondo uno schema definito da Maestri per il primo censimento del 1861. Nel 1912 i Compartimenti presero il nome di Regioni.[9]
La morte
Pietro Maestri morì a Firenze il 4 luglio 1871 «dopo breve malattia».[10] Il funerale si svolse il giorno successivo con la partecipazione al corteo funebre del sindaco Ubaldino Peruzzi, di parte della Giunta e del Consiglio comunale, di alcuni deputati e del ministro delle finanze Sella;[11] fu sepolto nel cimitero di San Miniato a Firenze.[12]
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Commemorazioni
Il 3 dicembre 1873 nel Cimitero monumentale di Milano fu inaugurato un monumento a lui dedicato con una commemorazione di Tullo Massarani.[13] Il monumento, opera di Angelo Colla, presentava al centro un tondo con il ritratto di Maestri realizzato dallo scultore Enrico Braga.[14][12]
«IN MEMORIA / DEL DOTT. COMM. PIETRO MAESTRI / NATO IN MILANO IL XXIII FEBBRAJO MDCCCXVI / MORTO IN FIRENZE IL IV LUGLIO MDCCCLXXI / CHE / MEDICO STATISTA SOLDATO / UNA INFATICATA SOLERZIA / UN ANIMO SCHIVO DI OGNI LEZIO MENDACE / TENACISSIMO DEL PROPOSITO E DEL DOVERE / CONSACRANDO AL PAESE E ALLI STUDI / SUSCITÒ GIOVANISSIMO I GIOVANI CON LA PAROLA E CON LO ESEMPIO / ESULE CONCILIÒ LI STRANIERI / CON LA DIGNITÀ DELLA VITA E DELLE OPERE / REDUCE MERITÒ NOME / DI FONDATORE DELLE PATRIE STATISTICHE / CHE ORDINÒ E RESSE PER TUTTO IL REGNO / CONGIUNTI / AMICI E CONCITTADINI / MDCCCLXXIII.»
Vie dedicate a Pietro Maestri sono presenti a Firenze,[16] a Milano[17] e a Roma.[18]
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Opere principali
- Il re traditore, s.l., 1848, SBN IEI0131478.
- P. Maestri e F. Restelli, Gli ultimi tristissimi fatti di Milano narrati dal Comitato di pubblica difesa, 1848, SBN LO10306166.
- P. Maestri, Origine dell'insurrezione lombarda del 1848, in L. Ambrosoli (a cura di), La insurrezione milanese del marzo 1848, Milano-Napoli, 1969, SBN SBL0371111.
- Annuario economico-statistico dell'Italia per l'anno 1853 (PDF), Torino, 1853, SBN TO00176385.
- C. Correnti e P. Maestri (a cura di), Annuario statistico italiano (PDF), I, Torino, 1858, SBN TO00176492.
- La Francia contemporanea, Milano, 1863, SBN LO10340750.
- C. Correnti e P. Maestri (a cura di), Annuario statistico italiano (PDF), II, Milano, 1864, SBN TO00176492.
Onorificenze
Onorificenze militari
«Medico di reggimento. Dimostrò valore ed attività nel raccogliere i feriti durante il combattimento[19]»
— 15 giugno 1859
— 15 giugno 1859
Onorificenze civili
— 17 giugno 1866[20]
- Socio corrispondente dell'Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere dal 4 aprile 1861.[25]
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Note
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni
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