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Posca
bevanda dell'antica Roma Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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La posca era una bevanda in uso nell'antica Roma che, per via della sua economicità, era diffusa presso il popolo e i legionari.
Ingredienti
La si ricavava miscelando acqua e aceto di vino, ottenendo così una bevanda dissetante, leggermente acida[1]. Per migliorarne il sapore, potevano essere aggiunte spezie e miele.[2]
Testimonianze storiche
Riepilogo
Prospettiva
De re coquinaria
Marco Gavio Apicio, a cui è attribuito uno dei più famosi trattati sulla cucina dell'antica Roma, il De re coquinaria (testo integrale su Wikisource) utilizza la posca come ingrediente di alcune sue ricette.[3][4][5]
«SALA CATTABIA. Piper, mentam, apium, puleium aridum, caseum, nucleos pineos, mel, acetum, liquamen, ovorum vitella, aquam recentem. Panem ex posca maceratum exprimes, caseum bubulum, cucumeres in caccabulo compones, interpositis nucleis. Mittes concisi capparisminuti iocusculis gallinarum. Ius profundes, super frigidam collocabis et sic apones.
SALA CATTABIA. Pepe, menta, prezzemolo, prezzemolo secco, formaggio, pinoli, miele, aceto, salsa, tuorli d'uovo, acqua fresca. Strizzare il pane ammollato dalla posca, disporre il formaggio di vacca e i cetrioli in una casseruola, disponendo i chicchi tra di essi. Aggiungere i capperi tritati e i fegatini di pollo. Addensare il brodo, disporre su un piatto freddo e mettere da parte.»
SALA CATTABIA. Pepe, menta, prezzemolo, prezzemolo secco, formaggio, pinoli, miele, aceto, salsa, tuorli d'uovo, acqua fresca. Strizzare il pane ammollato dalla posca, disporre il formaggio di vacca e i cetrioli in una casseruola, disponendo i chicchi tra di essi. Aggiungere i capperi tritati e i fegatini di pollo. Addensare il brodo, disporre su un piatto freddo e mettere da parte.»
«ALITER SALA CATTABIA. Panem Alexandrinum excavabis, in posca macerabis. Adicies in mortarium piper, mel, mentam, alium, coriandrum viridem, caseum bubulum, sale conditum, aquam, oleum. Insuper nivem et inferes.
ALTRA SALA CATTABIA. Svuotare il pane Alessandrino, immergerlo nella posca. Aggiungere pepe, miele, menta, prezzemolo, coriandolo verde, formaggio di vacca, condire con sale, acqua e olio. Aggiungere anche la neve.»
ALTRA SALA CATTABIA. Svuotare il pane Alessandrino, immergerlo nella posca. Aggiungere pepe, miele, menta, prezzemolo, coriandolo verde, formaggio di vacca, condire con sale, acqua e olio. Aggiungere anche la neve.»
Morte di Gesù
Quando a Gesù, agonizzante sulla croce, venne offerto aceto dai soldati romani, probabilmente si trattava proprio di questa bevanda: questo indurrebbe a ritenere che essi abbiano compiuto un atto misericordioso e non un accanimento nei suoi confronti.[3][6]
«Dopo questo, Gesù, sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, disse per adempiere la Scrittura: "Ho sete". Vi era lì un vaso pieno d'aceto; posero perciò una spugna imbevuta di aceto in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. E dopo aver ricevuto l'aceto, Gesù disse: "Tutto è compiuto!". E, chinato il capo, spirò.»
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Note
Voci correlate
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