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Pro-Test
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Pro-Test è stato un gruppo britannico nato per promuovere e sostenere la sperimentazione animale nella ricerca biomedica. Fu fondato il 29 gennaio 2006 con l'obiettivo di contrastare SPEAK [1], una campagna organizzata da attivisti contrari alla costruzione di un laboratorio dell'università di Oxford destinato alla ricerca biomedica[2]. L'edificio in questione era progettato come centro di ricerca che includeva anche studi su primati[3]. Pro-Test organizzò la sua prima manifestazione il 25 febbraio 2006, alla quale parteciparono centinaia di persone favorevoli alla costruzione del laboratorio. Alla protesta prese parte anche un piccolo gruppo di dimostranti contrari[4].

Il gruppo fu fondato da Laurie Pycroft, all'età di 16 anni, nella cittadina di Swindon. La nascita del movimento suscitò notevole scalpore e attirò critiche da parte di vari giornali britannici. L'associazione era guidata da un comitato di dieci membri, composto da accademici (tra cui Tipu Aziz, John Stein e David Priestman), studenti dell'Università di Oxford (sia laureati sia non laureati), dallo scrittore medico Alison Eden e dallo stesso Pycroft[5].
Pro-Test dichiarò di battersi per «la scienza, il dibattito ragionevole e, sopra ogni cosa, il benessere dell'umanità […]. Sosteniamo solo la protesta non violenta e condanniamo coloro che ricorrono alla violenza o all'intimidazione per perseguire i loro obiettivi. Sosteniamo fortemente la sperimentazione animale come necessaria in modo cruciale per il progresso della scienza medica»[6].
Nel febbraio 2011, a cinque anni dalla sua prima manifestazione, Pro-Test annunciò la conclusione delle proprie attività, dichiarando di aver «raggiunto con successo i suoi obiettivi di difendere la costruzione del laboratorio dell'Università di Oxford, aumentare la consapevolezza dell'importanza della ricerca sugli animali e smuovere l'opinione pubblica a sostegno della ricerca medica che salva vite»[senza fonte].
L’organizzazione Speaking of Research, inizialmente uno spin-off statunitense di Pro-Test, continua ad essere attiva sia nel Regno Unito che negli Stati Uniti d'America[7].
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Fondazione
Riepilogo
Prospettiva
Il sito in cui venne costruito il centro di ricerca di Oxford si trova in South Parks Road ed è protetto da una recinzione alta cinque metri. Gli operai impegnati nella costruzione indossavano passamontagna e utilizzavano veicoli senza targa, dopo che il primo appaltatore, Walter Lilly, si era ritirato a causa delle minacce ricevute[8]. La struttura è stata concepita come «centro di tutta la ricerca animale a Oxford», secondo Mark Matfield, ex direttore della Società per la Difesa della Ricerca[9], a seguito della «chiusura di diverse strutture preesistenti dedicate alla ricerca animale»[10].
La fondazione di Pro-Test coincise con le minacce rivolte dal Fronte di Liberazione Animali contro il personale e gli studenti dell'Università di Oxford, diffuse sul sito web Bite Back.[11]. Il portavoce dell'ALF, Robin Webb, confermò che «gruppi di studenti che si adoperano ad alto livello contro gli attivisti di SPEAK potrebbero essere l'oggetto di queste minacce»[12].
Pycroft ha descritto nel suo blog, ospitato su LiveJournal, come abbia deciso di creare Pro-Test dopo aver fatto visita alla sua ragazza a Oxford il 28 gennaio 2006 e aver assistito a una dimostrazione di SPEAK dalla vetrina di un bar[13][14]. In quell'occasione, Pycroft, la sua ragazza e un'altra persona improvvisarono una personale contro-dimostrazione.
Dopo aver raccontato l’esperienza sul suo blog, Pycroft affermò di aver registrato circa 300 visite al sito per ogni ora nei giorni successivi[15]. Attratto l’interesse dei media studenteschi di Oxford e dei movimenti a favore della sperimentazione animale, decise di organizzare una seconda dimostrazione in concomitanza con la protesta di SPEAK prevista per il 25 febbraio 2006. Secondo il Times, «la tattica di Pro-Test imita quelle degli attivisti per i diritti animali, con circa 150 studenti che utilizzano siti web e forum su Internet per organizzare manifestazioni»[16].
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La marcia del Febbraio 2006
Riepilogo
Prospettiva

Secondo il Daily Telegraph[17], più di 800 tra studenti, accademici e persone comuni parteciparono alla protesta del 25 febbraio 2006 al centro di Oxford, che si svolse senza incidenti violenti[18], nonostante la contemporanea presenza in vari punti della città di più di 150 partecipanti alla marcia di SPEAK[19].
Diversi politici e scienziati hanno citato la dimostrazione di Pro-Test, fra i quali Evan Harris, parlamentare e portavoce scientifico dei liberal-democratici; il Professor Tipu Aziz[5], neurochirurgo dell'ospedale di Radcliffe e membro del comitato di Pro-Test, la cui ricerca sulla sindrome di Parkinson fa uso di primati[8] e che ha recentemente parlato a favore della sperimentazione di cosmetici su animali[20]; Simon Festing della Società a Difesa della Ricerca, un gruppo di lobby finanziato dall'industria farmaceutica e dalle università; e il Professor John Stein[5], membro del comitato di Pro-Test e neurofisiologo di Oxford, il quale, secondo il Guardian, «induce la sindrome di Parkinson nelle scimmie, attacca elettrodi nei loro cervelli e sperimenta terapie che potrebbero aiutare gli esseri umani affetti da questa malattia»[21]. Nel suo discorso, Stein dichiarò: «Oggi è un giorno storico: noi stiamo disegnando una linea nella sabbia»[22].
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La marcia del Giugno 2006
I manifestanti a favore di Pro-Test hanno marciato attraverso Oxford il 3 giugno 2006. Il gruppo di oratori includeva Colin Blakemore (poi divenuto a capo del Medical Research Council) e i parlamentari Evan Harris e Alan Duncan (membro del governo ombra). David Priestman, ricercatore che si occupa di malattie genetiche presso l'ospedale pediatrico universitario di Oxford, ha illustrato le sue ragioni per unirsi alla marcia[23]: «Io ho lavorato nella ricerca animale per quasi trent'anni e quantomeno posso parlare riguardo a quello che faccio. Sono eccezionalmente orgoglioso del mio lavoro. Che diritto hanno gli animalisti di dire che il mio lavoro non è scientifico?».
La marcia di Febbraio 2008
Pro-Test organizzò una terza marcia a Oxford il 9 febbraio 2008. Secondo la BBC, circa 200 persone parteciparono alla manifestazione in risposta alle minacce e alle intimidazioni dei gruppi animalisti[24]. All’inizio dell’evento, un singolo animalista iniziò a protestare ad alta voce, ma fu allontanato dalla polizia[24].
Gli oratori a questa manifestazione includevano Robin Lovell-Badge, ricercatore nel campo delle cellule staminali presso l'Istituto Nazionale di Ricerca Medica, Evan Harris e Laurie Pycroft. Era previsto anche l’intervento di Peter Hollins, a capo della British Heart Foundation e della Coalition for Medical Progress, ma non poté partecipare per problemi di salute[25].”
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Pro-Test negli Stati Uniti
Nella primavera del 2008, Tom Holder, portavoce di Pro-Test, fondò Speaking of Research, un gruppo basato negli Stati Uniti con obiettivi simili a quelli di Pro-Test[26].
Il 22 aprile 2009, più di 700 tra personale, studenti e cittadini di Los Angeles, guidati dal neuro-scienziato Professor David Jentsch, parteciparono a una marcia per promuovere la sezione di Pro-Test presso l'Università della California-Los Angeles e per contrastare gli animalisti estremisti che avevano preso di mira il Professor Jentsch e altri scienziati in una campagna di molestie e minacce[27][28]. Durante l’evento, Tom Holder annunciò il lancio della “Petizione Pro-Test”, con l’obiettivo di dare agli statunitensi «l'opportunità di mostrare il [loro] supporto per gli scienziati e la [loro] opposizione all'uso di minacce e violenza». Questa petizione[29], nel difendere la ricerca animale, è simile alla “The People's Petition”, che aveva raccolto oltre 20.000 firme nel Regno Unito.
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Altre attività
Riepilogo
Prospettiva
Un accademico di Oxford dichiarò alla BBC che «una guerra incombe sulla libertà scientifica e sul futuro del progresso» e suggerì che la campagna di Pro-Test facesse parte di una più ampia reazione contro l’attivismo per i diritti degli animali[30].
Pro-Test ha portato il tema della ricerca animale in parlamento, partecipando a un dibattito all’interno del gruppo parlamentare per il benessere degli animali. Il dibattito si concentrò specificamente sulla costruzione del laboratorio di ricerca biomedica di Oxford e vide la partecipazione sia di membri del parlamento sia del pubblico generale[31].
Pro-Test ha offerto ciambelle e torte ai lavoratori impegnati nella costruzione del laboratorio di ricerca biomedica di Oxford per mostrare il proprio sostegno al loro lavoro[32].
Pro-Test inviò Pycroft a partecipare a un dibattito presso la Oxford Union riguardante una mozione contraria alla sperimentazione animale. A sostegno della mozione vi erano il Dr. Gill Langley, il Dr. Andrew Knight, Uri Geller e Alistair Currie. Dalla parte opposta si schierarono Pycroft, il Prof. Colin Blakemore, il Prof. John Stein e il Prof. Lord Robert Winston. La mozione fu respinta. Un referendum tra i vari collegi di Oxford, proposto da Pro-Test e tenutosi nel 2006, si concluse con il 90% dei votanti a favore della sperimentazione animale.
Nel 2006 la BBC riportò che Pro-Test acquistò dieci azioni della GlaxoSmithKline (GSK) come gesto di solidarietà verso l’azienda e i suoi investitori, in risposta all’invio da parte di gruppi animalisti di lettere ai detentori di quote azionarie, nelle quali minacciavano di rivelare dettagli personali a meno che le azioni non fossero state vendute. Le lettere indicavano che la GSK era presa di mira a causa della sua attività di ricerca sulla Malattia di Huntington. Pro-Test dichiarò che l’acquisto di azioni mirava a dimostrare che tali intimidazioni non avrebbero avuto luogo nel Regno Unito[33].
Il primo ministro britannico Tony Blair espresse il suo supporto a Pro-Test in un articolo per il Sunday Telegraph, dichiarando che «la dimostrazione di Pro-Test a Oxford merita supporto» come esempio di un cambiamento di mentalità dell’opinione pubblica nel Regno Unito[34].
Nel 2006 il programma della BBC Newsnight ospitò un dibattito sulla sperimentazione animale. Vi parteciparono, da un lato, Tipu Aziz, John Stein e Iain Simpson di Pro-Test e, dall’altro, alcuni membri di SPEAK[35].
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Pro-Test Italia
Riepilogo
Prospettiva


Nel settembre 2012[36] venne creato il gruppo Pro-Test Italia[37], come risposta all’intrusione di alcuni animalisti nell’allevamento di Green Hill a Brescia[senza fonte]. Ad aprile 2013, dopo una nuova intrusione – che causò gravi danni al lavoro di ricerca[38] – da parte di alcuni animalisti legati al gruppo Fermare Green Hill[39] – ai danni degli stabulari della Università statale di Milano, venne indetta per il 1º giugno a Milano una manifestazione in difesa della sperimentazione animale, riportata anche su riviste scientifiche internazionali quali Nature[40] e The Scientist[41]. Alla manifestazione parteciparono anche alcuni animalisti, in segno di protesta.
L'8 giugno 2013 Pro-Test Italia partecipò, assieme all'Associazione Nazionale Biotecnologi Italiani, al CICAP e ad altri enti, all'organizzazione in varie città italiane dell'evento Italia unita per la corretta informazione scientifica[42].
Il 19 settembre 2013 venne indetta una seconda manifestazione[43], questa volta a Roma, con l’obiettivo di convincere il governo italiano a rivedere gli emendamenti alla direttiva 2013/63, che avrebbero potuto mettere a rischio la ricerca biomedica nel Paese[44].
Il 14 giugno 2014 venne indetta una terza manifestazione a Milano[45]. In risposta a una manifestazione degli animalisti, Pro-Test organizzò una successiva manifestazione a Roma il 5 febbraio 2015[46].
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Pro-Test Deutschland
Riepilogo
Prospettiva
Nel maggio 2015, un gruppo di studenti e scienziati in Germania fondò Pro-Test Deutschland[47], seguendo l’esempio dei loro colleghi italiani e britannici. Pro-Test Deutschland è un’organizzazione senza scopo di lucro, creata in reazione alla decisione di Nikos Logothetis, direttore dell’Istituto Max Planck di cibernetica biologica [48] di Tubinga (Società Max Planck), centro di eccellenza del sud della Germania per la ricerca sulle neuroscienze, di terminare le proprie ricerche sui primati non umani[49]. La decisione di Logothetis seguì la diffusione di un filmato girato segretamente da un attivista dei diritti animali sotto copertura, che riprendeva lo stabulario dove erano tenute le scimmie nell’istituto. Una versione drammatizzata del filmato fu trasmessa sulla televisione nazionale nel settembre 2014, scatenando proteste e ostilità nei confronti dell’istituto e della ricerca animale in generale.
A seguito di questi eventi, si è registrata una carenza di risposta da parte della comunità scientifica a sostegno della ricerca animale di base, come quella condotta nel laboratorio di Tubinga. In tale contesto, molti canali ufficiali si sono dimostrati impreparati a rispondere alle accuse. Per questo motivo, Pro-Test Deutschland ha deciso di promuovere l’educazione dei propri membri e del pubblico su come comunicare efficacemente la ricerca animale. L’organizzazione ha pubblicato una dichiarazione di intenti nella quale spiega che l’assenza di una risposta ufficiale alle accuse non è imputabile a una mancanza di moralità degli scienziati, ma piuttosto alla carenza di canali comunicativi ufficiali per esprimere la posizione della comunità scientifica locale su tali questioni.
Pro-Test Deutschland intende offrire la propria voce affinché pubblico e scienziati possano avviare un dibattito corretto e informato[50]. A differenza di Pro-Test UK e Pro-Test Italia, che assumono posizioni molto decise a favore della sperimentazione animale e ottengono consenso tramite manifestazioni e azioni pubbliche, Pro-Test Deutschland si concentra principalmente sulla condivisione delle informazioni e sulla promozione di un dibattito aperto, educato e obiettivo.
Attualmente, Pro-Test Deutschland concentra le proprie attività principalmente sulla gestione di un sito internet informativo e bilanciato, che include FAQ, sezioni di verifica dei fatti, sensibilizzazione sociale e comunicazione mediatica. L’organizzazione ha inoltre stabilito contatti diretti con la comunità di Tubinga, allestendo banchetti informativi nei principali centri della città. Poiché i giornalisti tedeschi interessati alla questione avevano finora incontrato difficoltà nel reperire fonti affidabili in lingua tedesca, Pro-Test Deutschland ha rapidamente attirato attenzione, con la pubblicazione di interviste su giornali e radio nazionali[51],[52]. Sebbene nata a Tubinga, l’organizzazione è cresciuta e oggi include scienziati e studenti provenienti da altre città tedesche, tra cui Bonn, Münster, Gottinga, Berlino e Monaco di Baviera.
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Note
Bibliografia
Voci correlate
Collegamenti esterni
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