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Raniero Arsendi

giurista italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Raniero Arsendi
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Raniero Arsendi, noto anche come Ranieri Arsendi e Raniero da Forlì[1] (Forlì, 1290 circa[2]Padova, 6 aprile 1358), è stato un giurista italiano. Soprannominato "il monarca delle leggi", fu un insigne giureconsulto civilista,[2] maestro di Bartolo da Sassoferrato e citatissimo dai posteri.

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Super prima et secunda parte Digesti novi, 1523

Biografia

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Tractatus de substitutionibus, manoscritto, XIV-XV secolo

Nacque a Forlì verso la fine del fine del XIII secolo.[3]

Fu lettore di diritto a Bologna, dove ebbe come discepolo Bartolo da Sassoferrato, a Pisa – mentre insegnava anche Bartolo[2] – e a Padova (dal 1344). In quest'ultima città, fu consigliere dei Carraresi. Anche Carlo IV di Lussemburgo lo volle come suo consigliere, nominandolo poi cavaliere e conte.[3]

Morì nel 1358 a Padova e fu sepolto nel chiostro del Capitolo della Basilica di Sant'Antonio.[3] Uno dei due figli, Arsendino Arsendi, fu pure un apprezzato giurista, oltre che politico e diplomatico nella corte carrarese.[2][3]

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Opere

  • Consulti
  • Lettura del Digesto Nuovo
  • Ripetizioni
  • Trattato delle sostituzioni (De substitutionibus)
  • Summa super modo arguendi, opera nella quale espone il nuovo modo di argomentare le questioni di diritto, ispirato al metodo scientifico scolastico.

Manoscritti

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Note

Bibliografia

Altri progetti

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