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Sancha di Castiglia

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Sancha di Castiglia
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Sancha di Castiglia, Sancha anche in spagnolo, in asturiano, in aragonese, in portoghese e in galiziano, Sança in catalano e Antsa in basco, Sancia in latino e in italiano (Toledo, 21 settembre 1154Sijena, 9 novembre 1208), è stata infanta di Castiglia e poi regina consorte d'Aragona e contessa consorte di Barcellona dal 1174 al 1195.

Disambiguazione – Se stai cercando l'opera lirica di Donizetti, vedi Sancia di Castiglia.
Fatti in breve Regina consorte d'Aragona, In carica ...
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LSancha di Castiglia e marito Alfonso il Trovatore (o il Casto) presiedono il Consiglio Reale (miniatura della fine del XII secolo)
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Origine

Secondo le Crónicas navarras[1] e le Ex Gestis Comitum Barcinonensium[2] era figlia del re di León e Castiglia Alfonso VII l'Imperatore[3][4] e di Richenza di Polonia, figlia del principe di Polonia, duca di Cracovia e di Slesia, Ladislao II (fuggito da Cracovia, nel 1146[5]), detto l'Esiliato[6] (1105-1159) e di Agnese (Cristina) di Babenberg[7](11111157 figlia del Margravio d'Austria, Leopoldo III[8], e di Agnese di Waiblingen, figlia dell'imperatore, Enrico IV e sorellastra dell'imperatore, Corrado III e del duca Federico II di Svevia[4]). Richenza era quindi la cugina dell'imperatore, Federico Barbarossa.
Secondo la cronaca di Alberico delle Tre Fontane, Alfonso VII l'Imperatore era figlio del nobile francese, conte Raimondo di Borgogna e di Urraca, discendente del re di Castiglia e Leon, Ferdinando I[9], anche gli Anales Toledanos riportano che era figlio di Raimondo di Borgogna e di Urraca (El Rey D. Alfonso, fillo del Conde D. Raymondo è de Doña Urraca)[10], che secondo il Chronicon regum Legionensium[11], era la figlia del re Alfonso VI e della sua seconda moglie, Costanza di Borgogna[12].

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Biografia

Riepilogo
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Sigilli di Sancha

Secondo le Crónicas navarras (Crónicas navarras)[1] e le Ex Gestis Comitum Barcinonensium (Gesta comitum barchinonensium)[2], il 18 gennaio 1174, a Saragozza, Sancha sposò il re d'Aragona, Alfonso II il Casto o il Trovatore[4], che, l'anno prima aveva perso la prima moglie (secondo il Chronica Breve do Archivo Nacional, Portugaliæ Monumenta Historica, Scriptores, Vol. I, II, p. 25, non consultato[13]) o fidanzata[14], Mafalda del Portogallo[13].

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Sepolcro di Sancha e del figlio, Pietro II

Secondo la storica dell'arte, Marta Serrano Col, Sancha fu la prima regina d'Aragona ad usare un sigillo reale[15].
Sancha fu protettrice delle arti e mecenate; tra i suoi protetti vi furono i trovatori Giraud de Calanson e Peire Raymond[16].

Fu coinvolta in una disputa legale con il marito riguardante delle proprietà da lei ereditate; nel 1177 prese possesso con la forza di castelli nella contea di Ribagorza, che erano appartenuti alla corona.

Dopo la morte del marito a Perpignan nel 1196 (la morte di Alfonso II è riportata negli Anales Toledanos I[17]), Sancha fu relegata, dal figlio Pietro II, in una posizione di secondo piano nello scenario politico, per cui, nel 1197, lasciò la corte e si ritirò nel Monastero di Santa Maria di Sijena, da lei stessa fondato nel 1188[13], dove, prese i voti[13] e assunse la croce dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme che indossò fino alla morte. Per questo motivo in Aragona viene venerata come Regina Santa. Per la chiesa cattolica è Servo di Dio e la sua ricorrenza è il 9 novembre.

La regina madre, Sancha, ospitò, per circa cinque anni, dal 1204 fino alla partenza di Costanza, avvenuta nel 1208, nel suo Monastero, di cui era divenuta priora, la figlia Costanza, regina vedova d'Ungheria (dopo essere rimasta vedova era tornata in Aragona[18]), che lasciò il convento per raggiungere la Sicilia, dove a Palermo contrasse il suo secondo matrimonio (tra l'agosto 1209 ed il febbraio 1210) con il futuro imperatore Federico II[19]. Sancha, come viene riportata negli Anales Toledanos I, morì poco tempo dopo, il 9 novembre del 1208[20], a 54 anni.

Sancha fu sepolta davanti all'altare maggiore del Monastero di Santa Maria (Monasterio de Sigena) di Sijena[20], dove poi venne sepolto il figlio primogenito, Pietro II il Cattolico, che in un documento datato 24 febbraio 1212, si definì figlio della regina Sancha d'Aragona (filio Sanctiæ…Reginæ Aragonum).

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Figli

Riepilogo
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Sancha ad Alfonso diede otto[13] (o nove[21]) figli:

Ascendenza

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Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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