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Simoliophis

genere di animali della famiglia Simoliophiidae Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Simoliophis
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Il simoliofide (gen. Simoliophis) è un serpente estinto, vissuto all'inizio del Cretaceo superiore (circa 100 milioni di anni fa). I suoi resti sono stati ritrovati in Europa (Francia, Portogallo) e Nordafrica (Libia, Egitto, Marocco).

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Descrizione

Questo animale, conosciuto solo in modo imperfetto tramite numerose vertebre fossili, deve essere stato un serpente particolarmente primitivo ma già specializzato. Le vertebre e le costole, infatti, denotano un particolare ispessimento, noto come pachiostosi, che spesso caratterizza gli animali acquatici. È possibile, quindi, che il simoliofide fosse un serpente marino e che i primi serpenti si siano evoluti da lucertole con abitudini acquatiche.

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Specie

Di questo animale si conoscono due specie: una europea (Simoliophis rochebrunei) e una africana (S. libycus), distinte per particolari delle vertebre. Altre specie non ancora descritte provengono dall'oasi di Baharija in Egitto e dal deposito di Kem Kem in Marocco. Simoliophis presenta notevoli somiglianze con Eupodophis, un serpente del Cretaceo superiore del Libano dotato di zampe; non è chiaro se anche il simoliofide possedesse zampe vestigiali.

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Bibliografia

  • Buffrénil, V. de et Rage, J-C. 1993. La « pachyostose » vertébrale de Simoliophis (Reptilia, Squamata) : données comparatives et considérations fonctionnelles. Annales de Paléontologie (Vertébrés), 79 (4) : 315-335.
  • Nessov L.A., Zhegallo V.I. & Averianov A.O. (1998).- A new locality of Late Cretaceous snakes, mammals and other vertebrates in Africa (western Libya).- Annales de Paléontologie, Paris, vol. 84, pp. 265-274.
  • Nopcsa F. (1925).- Die Symoliophis-Reste.-In: Ergbenisse der Forschungsreisen Prof. E. Stromers in den Wüsten Ägyptens, II.- Abhandlungen der Bayerischen Akademie der Wissenschaften, Mathematisch-naturwissenschaftliche Abteilung, München, vol. 30, pp. 1-27.
  • Sauvage H.E. (1880).- Sur l'existence d'un reptile du type ophidien dans les couches à Ostrea columba des Charentes.- Comptes rendus hebdomadaires des séances de l'Académie des Sciences, Paris, t. 91, pp. 671-672.
  • Sauvage H.E. (1898).- Vertébrés fossiles du Portugal. Contribution à l'étude des poissons et des reptiles du Jurassique et du Crétacique.- Memorias Commissão do Serviço Geológico de Portugal, Lisboa, 1897-1898, pp. 1-46.

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