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Sindaci di Cerreto Sannita
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Di seguito viene riportata la cronologia[1] dei Sindaci di Cerreto Sannita dall'unificazione italiana ad oggi.

Prima del 1861 la cittadina era amministrata da un decurionato, consiglio municipale istituito da Gioacchino Murat con decreto legge del 16 ottobre 1809 e mantenuto dai sovrani borbonici con la restaurazione.
Ancora prima e precisamente dal 1541, anno di concessione degli Statuti da parte del feudatario Diomede III Carafa, esisteva una sorta di amministrazione comunale chiamata "Universitas" e costituita da una serie di magistrature elettive. I cittadini cerretesi eleggevano infatti quattro "eletti" e una dozzina di consiglieri. Gli "eletti" costituivano la giunta e uno di loro doveva sapere leggere e scrivere (il licteratus). Essi non potevano esimersi all'accettare il loro ufficio e alla fine del loro mandato venivano giudicati per ciò che avevano e non avevano fatto. Il consiglio, che si riuniva a porte chiuse, era composto dagli "eletti" e da dodici consiglieri rinnovati per metà ogni anno in modo che i nuovi consiglieri fossero informati dagli altri consiglieri delle faccende di loro competenza. In casi eccezionali era convocato il "concilium universale totius populi" ossia l'assemblea dei capi famiglia. Altri funzionari dell'Universitas erano: l'Erario, che gestiva i fondi pubblici; i Catapani, che vigilavano sull'annona (giusto peso e misura); i Mastroportulani, che curavano la manutenzione delle strade; il Maestro di zecca, che riscuoteva il dazio sui panni lana prodotti a Cerreto.[2]
Nella Cerreto antica, antecedente il terremoto del 5 giugno 1688, le riunioni del consiglio dell'Universitas si tenevano prima all'interno a porte chiuse ed in seguito nel largo dinanzi alla chiesetta urbana di Sant'Angelo, mentre le adunanze pubbliche si avevano nella Collegiata di San Martino.
Nella Cerreto post 1688, l'attuale, l'Universitas tenne le sue prime riunioni nell'ex Teatro Comunale (Palazzo del Genio) sino al 1737, anno in cui si iniziarono a tenere nel pronao della Chiesa di San Gennaro.
La prima sede comunale dopo l'unificazione italiana fu Palazzo Guarini[3] con ingresso su via Giuseppe Biondi che nel 1871 venne chiamata appunto via municipio[4]. Solo agli inizi del XX secolo avvenne il trasferimento nell'attuale sede comunale: Palazzo Sant'Antonio.
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Note
Bibliografia
Voci correlate
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