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Stefano da Ferrara

pittore italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Stefano da Ferrara
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Stefano Di Benedetto, detto Stefano da Ferrara (1349 primi documenti – 1376 ultime notizie), è stato un pittore italiano attivo a Treviso, Padova, Cremona e Ferrara.

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Stefano da Ferrara - Madonna del Pilastro o degli Orbi, 1350 ca., Basilica di Sant'Antonio da Padova, Padova
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Stefano da Ferrara, Madonna col Bambino, chiesa degli Eremitani, Padova
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Stefano da Ferrara, Madonna col Bambino, 1360 ca., chiesa di Sant'Agostino, Cremona
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Stefano da Ferrara - Madonna con Bambino, particolare, 1360 ca., chiesa Sant’Agostino, Cremona
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Affreschi di Casa Minerbi - Del Sale a Ferrara
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Allegoria della Temperanza, Casa Minerbi - Del Sale, Ferrara
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Stefano da Ferrara, Sala degli Stemmi (pareti sud-ovest), 1360-1370, affresco, Casa Minerbi - Del Sale, Ferrara
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Stefano da Ferrara, Marzo, Sala degli Stemmi, Casa Minerbi - Del Sale, Ferrara
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Biografia

Riepilogo
Prospettiva

Stefano di Benedetto, meglio noto come Stefano da Ferrara[1], fu un pittore ferrarese, uno spaesato, probabilmente come ebbe a definirlo Roberto Longhi[2].

Con Tommaso da Modena a Treviso

Stefano fu attivo a Treviso dove è documentato nel 1349 e nel 1351 a fianco del pittore Tommaso da Modena[3]. In questa città alcuni affreschi sono stati attribuiti alla mano del maestro ferrarese senza però trovare pareri concordi tra i vari studiosi che si sono occupati dei collaboratori della bottega di Tommaso da Modena.

Stefano da Ferrara, pittore del Trecento padovano

Successivamente lo troviamo a Padova sempre attorno alla metà del Trecento ad affrescare la cappella dell'Arca di Sant'Antonio nell'omonima basilica. Gli affreschi di questo ambiente furono demoliti agli inizi del Cinquecento. Tuttavia sono ricordati attorno al 1446 dal medico padovano Michele Savonarola nel Libellus de magnificus ornamentis Regie Civitas Padue e successivamente da Marcantonio Michiel nelle Notizie d'opere di disegno (1521-43). Stefano da Ferrara è menzionato nell'edizione Giuntina delle Vite del Vasari che gli assegna oltre all'intervento nella cappella dell'Arca la Madonna del Pilastro o degli Orbi affrescata sul primo pilastro a sinistra nella basilica del Santo. La Madonna del Pilastro è un affresco di difficile lettura a causa delle ridipinture e integrazioni subite nel corso dei secoli. I due santi laterali San Giovanni Evangelista e San Giovanni Battista sembrerebbero appartenere ad una decorazione di ambito giottesco precedente e che secondo Boskovits potrebbero essere stati solo aggiornati da Stefano. Gli angeli che reggono e che accompagnano la corona al di sopra della testa della Vergine risalgono a rifacimenti cinquecenteschi. È sulla parte attribuita a Stefano da Ferrara, la Madonna con il braccio il Bambino, che si sono concentrati gli studi prima di Lucco e poi di Boskovits per la definizione dello stile di Stefano da Ferrara. Più problematica appare l'assegnazione al maestro ferrarese di un'altra Madonna con il Bambino e santi affrescata sul pilastro del pulpito della basilica del Santo e una Madonna con Bambino conservata presso la chiesa degli Eremitani sempre a Padova. Un'ulteriore conferma dell'intensa attività nella Padova carrarese da parte di Stefano da Ferrara è stata resa possibile grazie al ritrovamento di documenti d'archivio relativi a una pala datata 1376 e firmata Hoc opus Stephani de Ferraris raffigurante la Madonna fra i Santi Stefano e Lorenzo collocata nella cappella di San Giovanni Battista della chiesa del monastero Benedettino di Santo Stefano[4].

La Madonna della chiesa di Sant'Agostino a Cremona

Nel 1986 un'altra Madonna con Bambino situata su di una piccola parete a sinistra del presbiterio della chiesa di Sant'Agostino a Cremona è stata attribuita da Lucco a Stefano da Ferrara.

Gli affreschi di Casa Minerbi - Del Sale a Ferrara

A questo pittore trecentesco ferrarese Boskovits ha dedicato un saggio nel 1994 nel quale ricostruisce le sue vicende critiche proponendo un corpus delle sue opere. Nel saggio lo studioso individua per la prima volta un'opera ferrarese di Stefano. Si tratta degli affreschi del salone delle Allegorie delle Virtù e dei Vizi e della sala degli Stemmi di Casa Minerbi - Del Sale che nel 1970 erano stati attribuiti da Ragghianti al Maestro di Casa Minerbi.

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Opere

Opere a Padova

Opere a Cremona

  • Madonna col Bambino e angeli, affresco, parete a sinistra del presbiterio chiesa di Sant'Agostino, Cremona

Opere a Ferrara

Opere distrutte

Opere perdute

  • Madonna fra i Santi Stefano e Lorenzo, pala datata 1376 e firmata «Hoc opus Stephani de Ferraris», cappella di San Giovanni Battista della chiesa demolita del monastero Benedettino di Santo Stefano, Padova
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Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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