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Suore missionarie di San Pietro Claver

istituto religioso femminile della Chiesa Cattolica Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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Le Suore Missionarie di San Pietro Claver sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio: i membri di questa congregazione pospongono al loro nome la sigla S.S.P.C.[1]

Storia

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San Pietro Claver, titolare della congregazione

La congregazione venne fondata da Maria Teresa Ledóchowska (1863-1922): di nobile famiglia polacca, dama di compagnia della granduchessa di Toscana Alice di Borbone-Parma, dopo essere entrata in contatto con due Suore Francescane Missionarie di Maria iniziò a interessarsi alle problematiche dell'evangelizzazione dell'Africa.[2]

Il 29 aprile 1894, a Salisburgo, la Ledóchowska creò un sodalizio per propagare la conoscenza delle missioni africane e a promuoverne il sostegno: l'8 settembre 1897, con il consenso del cardinale Johann Evangelist Haller, arcivescovo di Salisburgo,[2] la fondatrice e alcune sodali emisero i voti religiosi dando inizio a una nuova congregazione di suore, intitolata al santo gesuita Pietro Claver, che nel XVII secolo era stato missionario presso gli schiavi neri dell'America meridionale.[3]

L'istituto, dal 1894 al 1957 aggregato all'Ordine dei Frati Minori, ricevette il pontificio decreto di lode nel 1902 e le sue costituzioni vennero approvate definitivamente dalla Santa Sede il 7 marzo 1910.[2]

La fondatrice è stata beatificata da papa Paolo VI nel 1975.[4]

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Attività e diffusione

Scopo principale delle suore di San Pietro Claver e quello di promuovere la conoscenza dell'attività dei missionari e sostenerne materialmente l'opera. Il loro istituto è ispirato alla spiritualità e alle regole di sant'Ignazio di Loyola.

Le suore provengono da 28 nazioni diverse e sono presenti in numerosi paesi dell'Europa (Germania, Inghilterra, Austria, Scozia, Spagna, Francia, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Svizzera, in America del Nord (Canada e Stati Uniti d'America) e Sud America (Argentina, Brasile, Uruguay), in India, in Africa (Nigeria, Uganda e Capo Verde) e Oceania (Australia e Nuova Zelanda):[5] la sede generalizia è a Roma.[1]

Al 31 dicembre 2008, la congregazione contava 227 religiose in 43 case.[1]

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Note

Bibliografia

Collegamenti esterni

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