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TT289

tomba nella necropoli di Tebe (Luxor, Egitto) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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TT289 (Theban Tomb 289) è la sigla che identifica una delle Tombe dei Nobili[N 3][2] ubicate nell'area della cosiddetta Necropoli Tebana, sulla sponda occidentale[N 4] del Nilo dinanzi alla città di Luxor[N 5][3], in Egitto. Destinata a sepolture di nobili e funzionari connessi alle case regnanti, specie del Nuovo Regno, l'area venne sfruttata, come necropoli, fin dall'Antico Regno e, successivamente, sino al periodo Saitico (con la XXVI dinastia) e Tolemaico.

Dati rapidi TT289 Tomba di Setau, Civiltà ...
Ulteriori informazioni Setau in geroglifici ...
Ulteriori informazioni (Sa-nisut-n-Kush) Principe di Kush in geroglifici ...
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Necropoli di Tebe
Necropoli di Tebe
La posizione della necropoli di Tebe in Egitto
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Titolare

TT289 era la tomba di:

Ulteriori informazioni Titolare, Titolo ...

Biografia

Sono noti il nome del padre, Sywazit, e della moglie, Nefertmut, Capo dell'harem di Nekhbet[1]. Da altre fonti[5] è invece noto il nome della madre, An, Cantatrice di Amon.

Setau[N 8][6] ricoprì, nella seconda metà del regno di Ramses II[7], la carica di viceré di Nubia[N 9]. Una lunga biografia, recante i molteplici incarichi ricoperti, si trova nel tempio di Wadi es-Sebua, nella Bassa Nubia, fatto erigere da Setau in onore di Ramses II intorno all’anno 44° di regno del faraone[6]; nel cortile dello stesso tempio, undici stele, oggi al Museo del Louvre, compongono una biografia ancor più completa e sono sintomatiche delle complesse attività devolute al Viceré di Nubia[N 10][6][8] A Setau si deve, inoltre, il restauro del Tempio rupestre di Ellesija[9], oggi al Museo Egizio di Torino.

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La tomba

Riepilogo
Prospettiva

TT289 presenta una struttura planimetrica complessa costituita da più locali: ad un primo corridoio (A in planimetria), da cui si diparte, verso sud una parte non ultimata, segue una sala rettangolare (B) su cui si aprono due camere laterali (C-D non ultimata) e un passaggio che adduce ad un'anticamera non ultimata (E). Una breve scala immette in una sala rettangolare (F) e un breve corridoio in un'altra sala rettangolare su cui si aprono quattro camere laterali (H-K-L-I); un secondo corridoio adduce a una sala più interna (M) su cui si apre una camera quadrata (N).

Nel corridoio d'accesso (A) la rappresentazione di un sarcofago (1), con tracce di testi. Nella sala "E": un uomo adora il defunto (2) e il defunto e la moglie assisi (3). Sulla parete opposta (4) una figura femminile alata, non meglio identificabile, fronteggia il defunto e la moglie; sulla parete non ultimata il defunto, a sinistra, e la moglie, a destra, in ginocchio adorano il pilastro Djed. Sulle pareti della sala "F": la processione funeraria (6) con il traino del sarcofago, su cui è posato il ba del defunto, a cura di preti e parenti del defunto; segue la rappresentazione del dio Thot che offre rotoli di testo al defunto. Su altre pareti (da 8 a 11) scene dal Libro delle Porte con il defunto e la moglie accompagnati da Thot e da Horus alla presenza di Harsiesi (?). Nel corridoio, tra la sala "F" e la "G", doppia scena del defunto che adora Anubi. Nella sala "G": doppia scena con il defunto e la moglie seduti e un uomo dinanzi ai due. Distribuite sulle altre pareti (14-15-16), scene del Libro delle Porte, tra queste una in cui il defunto, inginocchiato nei pressi di un albero, beve dalle sue mani; nelle sale laterali (H-K-L-I): scene di divinità e del defunto in presenza di divinità non identificabili (17-18-19-20). Nella sala più interna "M": su tre registri sovrapposti (21-22), scene della processione funeraria diretta alla dea dell'Occidente (Mertseger). Su altra parete (23), in due registri, il defunto dinanzi ai Figli di Horus e ad altre divinità tra cui l'uccello Benu, e il defunto e la moglie in adorazione di Osiride. Sulla parete corta opposta (24) un lungo serpente in alto; più sotto, su due registri, il defunto e la moglie inginocchiati in adorazione dei quattro figli di Horus e di altre divinità, nonché preti officianti dinanzi al defunto e alla moglie. Su altra parete (25), il defunto in compagnia del suo ba, in presenza di Anubi rappresentato come sciacallo e dell'emblema di Nefertum; in due scene il defunto e la moglie adorano Osiride. Un breve corridoio, sulle cui pareti (26) sono scarsi resti di testi, adduce alla camera "N"; sulle pareti: il defunto e la moglie adorano Thot (27) e il defunto, la moglie e la madre (di cui non è indicato il nome) dinanzi a una tavola per offerte in adorazione di Osiride, Iside e Nephtys. Sulla parete opposta il defunto e la moglie adorano Thot (28) e il defunto e la moglie in presenza di Anubi. Sulla parete di fondo (29), in due scene, il defunto dinanzi a Osiride e Anubi. Sul soffitto tracce di testi dedicatori. Per la piramide associata si veda la TT288[10].

Nella tomba vennero rinvenuti:

  • frammenti di un sarcofago in granito con testi intitolati al defunto;
  • coperchio di sarcofago della moglie, Nefertmut, con le immagini di Thot e Imset;
  • la parte superiore di una stele con testi dedicatori del defunto in qualità di capo degli arcieri di Kush venne rinvenuta nel cortile della tomba TT283, reperti oggi conservati presso il Philadelphia Museum of Art (cat. 29.87.449).
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Note

Bibliografia

Voci correlate

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