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TT359

tomba nella necropoli di Tebe (Luxor, Egitto) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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TT359 (Theban Tomb 359) è la sigla che identifica una delle Tombe dei Nobili[N 3][1] ubicate nell'area della cosiddetta Necropoli Tebana, sulla sponda occidentale[N 4] del Nilo dinanzi alla città di Luxor[N 5][2], in Egitto. Destinata a sepolture di nobili e funzionari connessi alle case regnanti, specie del Nuovo Regno, l'area venne sfruttata, come necropoli, fin dall'Antico Regno e, successivamente, sino al periodo Saitico (con la XXVI dinastia) e Tolemaico.

Dati rapidi TT359 Tomba di Inerkhau (vedi anche TT299), Civiltà ...
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Necropoli di Tebe
Necropoli di Tebe
La posizione della necropoli di Tebe in Egitto
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Titolare

TT359 era la tomba di:

Ulteriori informazioni Titolare, Titolo ...

Biografia

Letteralmente, Inerkhau significa "Inhert appare"; suo padre fu Hay, a sua volta Caposquadra nel Luogo della Verità; Wabet (letteralmente "la pura"), Cantatrice di Amon e Cantatrice di Hathor, fu il nome della moglie[4]; Kenna, Harmin e Harmosi i nomi di alcuni dei suoi figli. Nonno di Inerkhau era, verosimilmente, Qeh (o Qaha) (TT360), mentre Huy (TT361) era un suo prozio[N 8][5][6].

La tomba

Riepilogo
Prospettiva

TT359 appartiene all'ultimo periodo di realizzazione delle tombe nell'area; queste presentano decorazioni molto rare, ridotte e di minor qualità. Se un tale decadimento sia dovuto a minor qualità delle maestranze o a periodi di incertezza politica non è dato di sapere[N 9]. A Inerkhau sono attestate due distinte tombe, la TT299 e la TT359; per entrambe le sepolture, caso raro nel panorama delle tombe tebane, è noto il nome degli artisti che provvidero a decorarle: Hormin e Nebnefer[N 10]. La TT359, molto malridotta, è tuttavia l'unica ancora accessibile e si ritiene fosse destinata ad accogliere i familiari mentre la TT299 era destinata allo stesso Inerkhau.

TT359 fa parte di un complesso che comprende anche le tombe TT360 e TT361, rispettivamente di Qaha (o Qeh) molto probabilmente nonno di Inerkhau, e Huy, suo prozio, forse padre di Qaha, talché appare difficile trattarle separatamente; le tre sepolture, e le rispettive cappelle sormontate da piramidi, si aprivano su una vasta terrazza artificiale di 28 m (asse nord-sud) per 14 m (asse est-ovest nella sua massima profondità), che soprelevava il piazzale di circa 4 m sull'area circostante. Della cappella di Qaha (TT360) non restano che labili tracce per crolli intervenuti dopo la sua scoperta; è tuttavia noto che le decorazioni parietali di questa fossero di miglior fattura rispetto alla TT359 di Inerkhau e vennero paragonate a quelle della TT217 di Ipuy. Dinanzi all'ingresso della TT359, che si sviluppa principalmente con un appartamento sotterraneo, si apre un cortile che appartiene, tuttavia, alla sepoltura di Qaha, come attestato da due stele ("A" e "B" di colore rosso in planimetria) che a lui fanno espresso riferimento e che si trovano sotto un porticato largo circa 5 m e profondo 2,65. Da tale porticato si accede, per il tramite di due porte, ad altrettanti locali che costituiscono le pertinenze della TT359 di Inerkhau; il primo, a sinistra, si sviluppa per 1,80 m x 1,60 e la decorazione parietale, che pure doveva esistere visti alcuni minimi frammenti, è oggi inesistente; nel secondo locale, più ampio del precedente e che a sua volta accoglieva dipinti parietali non più esistenti, si apre il pozzo che adduce all'appartamento sotterraneo della TT359 dal quale, ugualmente, si può accedere all'area sotterranea della TT360. Si ritiene che, in origine, quando esisteva la sola TT360, qui si aprisse una scala che portava al piano circostante su cui, come detto, la piattaforma si eleva. Si ritiene altresì[5] che Inerkhau abbia inizialmente proceduto alla realizzazione della TT359, a nord dei complessi dei suoi antenati[N 11], e che poi, verosimilmente dopo la sua promozione ad un rango superiore, si sia concesso la seconda sepoltura caratterizzata dalla sigla TT299 destinando la precedente TT359 a sepoltura dei suoi familiari[6][7].

L'accesso all'appartamento funerario sotterraneo di Inerkhau avviene per il tramite di un pozzo verticale, profondo circa 4 m, che si trova alle spalle del portico del cortile di Qaha. Da qui un corridoio in discesa porta a quella che è possibile indicare come prima camera del complesso di Inerkhau[N 12], questa contrassegnata in planimetria dalla lettera "F" in colore nero, è lunga 4,70 m, larga 2,05 e alta, al sommo del tetto, circa 2 m. Una scala di quattro gradini nell'angolo nord-ovest adduce alla camera "G" lunga 4,85 m e larga 2,30, con il soffitto nella sua parte più alta a 2,17 m. Entrambe le camere erano state scavate nella roccia; le pareti vennero ricoperte di mattoni di fango e intonacate con limo mescolato a polvere gialla di deposito alluvionale; il tutto venne quindi imbiancato con gesso. La camera "H", di forma irregolare, e probabilmente non ultimata, era destinata verosimilmente ad essere utilizzata come deposito per le suppellettili funerarie. In linea generale le tre camere funerarie, non destinate ad essere frequentate dai vivi, ma solo dal defunto, presentano scene parietali connesse alla sola vita dell'aldilà essendo le scene di vita giornaliera destinate alla parte pubblica, ovvero alla cappella che, nel caso di Inerkhau, è totalmente illeggibile[6].

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Parete sud-est della camera "F" in una copia di Lepsius (n. 4 nero in planimetria)[N 13]
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Le pareti laterali di una porta con la regina Ahmose Nefertari[N 14] a sinistra e il re Amenhotep I a destra (nn. 9-10 neri in planimetria)
  • Decorazioni della camera "F"[8]:
    • (1 nero in planimetria) resti di testi di offertorio del defunto, della moglie e dei figli Kenna e Harmosi ;
    • (2) il dio Anubi rappresentato come sciacallo;
    • (3) nella parte alta la dea Iside alata; in basso su due registri sovrapposti, il defunto e la moglie inginocchiati adorano Hathor rappresentata come vacca sacra; brani tratti dal Libro delle Porte e il defunto e la moglie in adorazione di una divinità nuda e di geni guardiani armati di coltello;
    • (4) resti di una scena con il defunto, che porge un incensiere, e la moglie, che indossa un abito trasparente, in presenza di una fila di re, regine e principi; alla fine della fila inferiore il pittore Huy[N 15];
    • (5) in alto resti di una Nephtys alata, con Osiride, Iside e un'altra divinità femminile;
    • (6-7) in due registri otto scene: brani dal Libro delle Porte; il defunto a bordo di una barca; il defunto e la moglie intenti in un gioco; il defunto, la moglie e una fila di parenti in atto di offertorio su un braciere; parenti in offertorio al defunto e alla moglie; il defunto e la moglie in barca con un figlio (?).
  • Decorazioni della camera "G":
    • (8) il defunto con il figlio Harmin e la moglie con una piccola figlia;
    • (9-10) sui ritti di una porta, le figure di Ahmose Nefertari e Amenhotep I (oggi presso il Ägyptisches Museum und Papyrussammlung di Berlino, cat. 2060-1);
    • (11) in tre registri sovrapposti diciassette scene: il defunto mentre lascia la tomba; il defunto, la moglie e un figlio in barca; il defunto, assistito da Thot prega Osiride; scena di Confessione negativa; il defunto accompagnato da una divinità maschile verso un lago di fuoco; due barche divine, di cui una contenente la testa di un falco; quattro regioni mitologiche; il defunto inginocchiato adora un fiore di loto; il defunto inginocchiato adora le Anime di Pe e Nekhen; il defunto in adorazione dell'uccello Benu; il defunto inginocchiato adora Horus rappresentato come falco; un gatto che uccide un serpente[N 16]; due figli con un braciere; sei preti con vasi globulari da offerte; un arpista e un cantante;
    • (12) in tre registri, sulla parete opposta, quattordici scene: il defunto adora un ba; il defunto adora Ptah; il defunto adora varie altre divinità; un dio dalla testa di falco opera sulla mummia la Cerimonia di apertura della bocca; il Kha fronteggia il defunto seduto; il defunto e la moglie seduti dinanzi a una tavola di cibarie; un prete con un bastone terminante con testa di ariete, seguito da cinque coppie, dinanzi al defunto e alla moglie assisi; un Profeta di Osiride seguito da due uomini e una donna offre una statuetta di Osiride e una scatola per ushabty al defunto e alla moglie;
    • (13) una doppia scena rappresentante il defunto con il figlio Kenna dinanzi a Osiride e con il figlio Harmin dinanzi a Ptah.
  • Camera "H": è appena sbozzata nella roccia e non ha mai ricevuto dipinti parietali.

La tomba all'atto della scoperta era ingombra di macerie (considerando anche che i saccheggiatori vi erano penetrati dall'alto, sfondando il tetto della sala "F"); nel cortile antistante, il portico di Qaha, vennero rinvenuti: parte inferiore di stipiti della porta di accesso alla cappella di TT359, con supplica alla dea Mertseger, protettrice dei lavoratori di Deir el-Medina, nonché a Osiride e Anubi; due altri stipiti con geroglifici blu su sfondo giallo oro; frammenti di architravi e porte; frammenti di una stele con Thot e Mertseger (non è sicura l'appartenenza alla TT359); parte superiore di una stele con scena di processione e trasporto della statua di Amenhotep I (oggi al Louvre, cat. 538)[N 17][6][9][10].

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Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

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