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Terzo (Italia)
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Terzo (Ters in piemontese) è un comune italiano di 820 abitanti[1] della provincia di Alessandria in Piemonte, situato sulla sponda sinistra del fiume Bormida.
Dalla cima della torre (alta 25 metri e costruita a cavallo tra il Trecento ed il Quattrocento) è possibile godere del paesaggio che si apre sulle valli dei fiumi Erro e Bormida.
Di questa struttura - inserita nel sistema dei "Castelli Aperti" del Basso Piemonte - rimane solo la torre tardomedioevale. Fu fortificazione dei vescovi di Acqui.
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Origini del nome
Il nome di Terzo deriva dal latino Ad tertium lapidem ("a tre pietre miliari"), poiché si trovava alla distanza di tre miglia romane (circa 3 km), dalla città di Aquae Statiellae (Acqui Terme) sulla Via Aemilia Scauri che univa quest'ultima a Dertona (Tortona) e alle Gallie.
In alcuni testi compare ancora come Terzo d'Acqui. Tale toponimo è in realtà erroneo, fa infatti riferimento al periodo in cui, con regio decreto del 20 dicembre 1928, il re d'Italia Vittorio Emanuele III aggregò il comune di Terzo a quello di Acqui Terme. Il comune di Terzo, rinominato in quel periodo Terzo d'Acqui, divenne a tutti gli effetti una frazione della cittadina termale. Successivamente, con Decreto del Capo Provvisorio dello Stato, pubblicato l'11 novembre 1947, ed entrato in vigore il giorno successivo, Terzo venne ricostituito in Comune e, con il titolo, riconquistò il suo nome originario.
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Storia
Simboli
«D'oro, alla campagna di verde caricata in banda da una strada d'argento e da un cippo miliare dello stesso, con il numero tre in caratteri romani, il tutto è sormontato a destra da un pastorale d'azzurro, in palo, e a sinistra da una torre di verde, chiusa, murata di nero, merlata alla guelfa di tre. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il pastorale ricorda il dominio del vescovo di Acqui; la pietra miliare con la cifra romana III richiama la probabile origine del nome del paese; la torre del XIV secolo, oggi unico resto del castello che dominava la valle del Bormida e dell'Erro.[4][6]
Il gonfalone è un drappo troncato di azzurro e di giallo.
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Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[7]

Amministrazione
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
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Note
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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