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The Emirates Group

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The Emirates Group (in arabo مجموعة الإمارات?, majmueat al'iimarat) è una holding aeronautica internazionale di proprietà del governo degli Emirati Arabi Uniti, con sede ad Al Garhoud, vicino all'aeroporto internazionale di Dubai.[4][5] The Emirates Group comprende Dnata, una società che fornisce servizi di assistenza a terra in 126 aeroporti, ed Emirates, la più grande compagnia aerea del Medio Oriente.[6] Emirates vola verso oltre 150 destinazioni in 6 continenti, gestendo una flotta di oltre 250 aeromobili a fusoliera larga.[7][8] La società è interamente di proprietà dell'Emirato di Dubai, sotto la Investment Corporation of Dubai e Dubai Inc.[9]

Dati rapidi Stato, Forma societaria ...
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Storia

Riepilogo
Prospettiva

Fondazione

Quando l'esercito inglese si ritirò da Dubai, lo sceicco Sa'id II bin Maktum bin Hasher Al Maktum attuò delle politiche di apertura marittima, apertura aerea e di libero scambio, in modo da sviluppare il paese. Impose inoltre a tutte le agenzie governative di realizzare profitti. Il paese mirava a eliminare la sua dipendenza dalle riserve petrolifere entro 50 anni.[10]

La "Dubai National Air Transport Association" (Dnata) venne fondata nel 1959 e, a metà degli anni '80, impiegava 2.500 dipendenti.[10] Era composta da tre segmenti di mercato: Dnata Airport Operations, Dnata Cargo e Dnata Agencies. Oltre a fornire servizi di supporto presso l'aeroporto internazionale di Dubai, l'azienda fungeva da agente di vendita per 26 compagnie aeree. Dubai era utilizzata come scalo sulle rotte tra l'Europa e l'Estremo Oriente fin dai tempi di Imperial Airways, che vi atterrava con i suoi idrovolanti diretti in Australia.[10] Le politiche di apertura dello spazio aereo mantenevano il suo aeroporto tra i più trafficati del Medio Oriente.[10]

A metà degli anni '80, Gulf Air iniziò a ridurre i suoi voli di linea verso Dubai. Di conseguenza, nel marzo 1985, venne fondata Emirates, a cui Dubai Royal Air Wing fornì due Boeing 727-200.[11] Emirates era tenuta a operare in modo indipendente dai sussidi governativi, a parte per 10 milioni di dollari di capitale iniziale. Prese inoltre in leasing un Boeing 737-300 da Pakistan International Airlines, alla quale fu restituito nel 1987. Maurice Flanagan fu nominato amministratore delegato della nuova compagnia, mentre Ahmed bin Saeed Al Maktoum, nipote dell'emiro di Dubai Sa'id II bin Maktum bin Hasher Al Maktum, ne divenne presidente. Successivamente, anche Tim Clark si unì al team di gestione.[10][11]

Il primo volo di Emirates fu un Dubai-Karachi, effettuato il 25 ottobre 1985.[12] Nello stesso anno, la compagnia prese in wet lease un Airbus 300B4 da Pakistan International Airlines,[13] aggiungendo alla rete di destinazioni Mumbai e Nuova Delhi.[13] Successivamente, lo sceicco Mohammed bin Rashid al Maktoum donò alla compagnia altri due Boeing 727-200.[14]

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Un Boeing 777-300ER di Emirates.

Emirates raggiunse la redditività entro i primi nove mesi; nel 1985, la compagnia trasportò circa 260.000 passeggeri e 10.000 tonnellate di merci.[15] Nel 1986, vennero aperte nuove rotte verso Colombo, Dacca, Amman e Il Cairo.[13]

Durante il 1986, The Emirates Group continuò a crescere, nonostante fossero state registrate delle perdite; la Guerra del Golfo e il licenziamento dei dipendenti espatriati furono le cause principali. Nel suo secondo anno, i concorrenti accusarono Emirates di aver avviato una guerra dei prezzi.[16] Il 3 luglio 1987, Emirates ricevette il suo primo Airbus A310-300 acquistato da Airbus, con un volo da Tolosa a Dubai.[13] Entro i primi 38 mesi di attività, Emirates serviva 12 destinazioni.[15]

Emirates Sky Cargo, che operava come entità separata, trasportò circa 25.000 tonnellate di merci nell'anno fiscale 1989.[10] Emirates espanse la sua rete di destinazioni verso l'Estremo Oriente nel 1990, intensificando i voli verso l'Europa nel 1992.[13] Nel 1990, la compagnia acquistò altri tre Airbus A310-300 da Airbus.[14] Nel dicembre 1991, il gruppo lanciò anche "Marhaba" come servizio di assistenza per i passeggeri in transito all'aeroporto internazionale di Dubai.[17]

Crescita

All'inizio degli anni '90, Emirates era diventata una delle compagnie aeree in più rapida crescita a livello globale. Il suo fatturato annuo aumentò di circa 100 milioni di dollari, raggiungendo circa 500 milioni di dollari nel 1993. In quell'anno, la compagnia trasportò 68.000 tonnellate di merci e 1,6 milioni di passeggeri.[18]

La Guerra del Golfo ebbe un impatto significativo sull'industria aeronautica mediorientale. Durante gli ultimi giorni del conflitto, Emirates fu l'unica compagnia aerea a continuare le operazioni, sebbene la sua flotta fu temporaneamente messa a terra nell'inverno del 1991, durante la liberazione del Kuwait. I voli ripresero poche settimane dopo.[10][19]

Nel 1993, Emirates ampliò la sua flotta con l'aggiunta di un altro Airbus A300-600R, portando il numero totale di aeromobili a nove. Nello stesso anno, la compagnia ordinò sette Boeing 777, con un'opzione per altri sette, in un accordo del valore di circa 645,5 milioni di dollari. Al suo sesto anniversario, Emirates trasportava circa 25.000 passeggeri a settimana verso 23 destinazioni.[19]

Emirates ampliò inoltre la sua presenza internazionale attraverso numerose partnership. Alla fine del 1993, stipulò un accordo con US Airways per ampliare la sua rete di voli. In precedenza, aveva stipulato accordi di cooperazione con Cyprus Airways. Nel 1994, Emirates gestiva 15 aeromobili e serviva 32 destinazioni, classificandosi all'epoca come la sesta compagnia aerea più grande del Medio Oriente.[10]

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Un Airbus A310-300F di Emirates SkyCargo.

Nell'anno fiscale conclusosi il 30 marzo 1994, Emirates registrò un fatturato di 643,4 milioni di dollari. La compagnia impiegava 4.000 dipendenti e trasportava due milioni di passeggeri all'anno, includendo 34 destinazioni e una flotta di 18 Airbus.[10] Nonostante i numerosi investimenti, il governo di Dubai aveva stanziato solamente 50 milioni di dollari dalla fondazione della compagnia. Nell'ottobre 1995, l'Emirates Group lanciò "Mercator", un'azienda IT.[20]

A metà degli anni '90, un totale di 92 compagnie aeree volavano sull'aeroporto di Dubai, Emirates si trovò quindi ad affrontare una forte concorrenza nel suo hub principale. Il crescente business cargo rappresentava il 16% dei ricavi totali della compagnia. Nel 1995, Emirates volava verso 34 destinazioni in Medio Oriente, Estremo Oriente ed Europa.[10]

Nel 1997, Emirates operava dei servizi cargo verso Amsterdam, una destinazione non inclusa nella sua rete di rotte passeggeri, in collaborazione con KLM.[10] Durante quell'anno, la compagnia trasportò circa tre milioni di passeggeri. Sempre nel 1997, Emirates ordinò 16 Airbus A330-200 per un valore di 2 miliardi di dollari. La compagnia aerea ricevette anche sei Boeing 777-200, fornendo nuove capacità per i voli a lungo raggio.[21]

Nel gennaio 1997, Emirates aprì un centro di addestramento da 65 milioni di dollari. La compagnia fu quindi in grado di formare i piloti e gli assistenti di volo tramite simulatore.[10] Nell'anno fiscale 1997-1998, venne registrato un utile netto di 371 milioni di AED.[22] Alla fine degli anni '90, I dirigenti di Emirates pianificarono un rallentamento della crescita dell'azienda per stabilizzare la sua ampia rete di rotte.[10]

Nel maggio 1998, Emirates acquisì una quota azionaria del 40% in SriLankan Airlines, pagando il governo dello Sri Lanka 70 milioni di dollari. Come parte dell'accordo, Emirates ricevette un contratto decennale per la gestione di SriLankan.[23] Nel gennaio 2008, Emirates annunciò che avrebbe restituito la gestione di SriLankan Airlines al governo dello Sri Lanka.[23][24] Nel giugno 2010, Emirates vendette la sua quota in SriLankan Airlines al governo dello Sri Lanka.[25][26]

Nel 1998, all'aeroporto Internazionale di Dubai venne inaugurato il terminal 2. Questo terminal aeroportuale richiese un costo di 540 milioni di dollari e aumentò la capacità aeroportuale del 26%, con un numero di passeggeri pari a 3,7 milioni e un volume di merci trasportato pari a 200.000 tonnellate.[27][28]

Nel 1999 la forza lavoro dell'Emirates Group raggiunse le 11.000 unità e Dnata entrò nel mercato dei servizi aeroportuali del Sud-Est asiatico, con il lancio di Dnata Philippines Inc.[29] Nello stesso anno, Emirates SkyCargo lanciò un nuovo sistema chiamato "Skychain" sviluppato da Mercator, che forniva accesso tramite Internet ed E-mail a tutti coloro che erano coinvolti nello spostamento di un carico.[30]

Dal 2000 in poi

Nell'aprile 2000, Emirates annunciò degli ordini per l'Airbus A3XX (in seguito denominato Airbus A380). L'accordo comprendeva cinque Airbus A380-800 e due Airbus A380-800F. L'accordo venne confermato il 4 novembre 2001 ed Emirates annunciò contemporaneamente degli ordini per altri 15 A380-800.[31] Emirates giustificò il suo ordine affermando che l'acquisto del super jumbo avrebbe massimizzato l'utilizzo degli slot di decollo e atterraggio, a quel tempo scarsi, in aeroporti trafficati come Londra-Heathrow.[32] Nel 2000 fu inaugurato il "Terminal Sheikh Rashid", aumentando la capacità dell'aeroporto di Dubai a 22 milioni di passeggeri all'anno. Nello stesso anno fu lanciato anche il programma frequent flyer di Emirates, denominato "Skywards".[19]

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Gli aerei di Emirates dominano il traffico aereo dell'aeroporto internazionale di Dubai.

Alla fine del 2000, Emirates stava pianificando di avviare voli a lunghissimo raggio verso la costa orientale e occidentale degli Stati Uniti, inclusi voli diretti verso Australia e Argentina. Il traffico aereo continuò a crescere con un tasso del 20% tra il 1999 e il 2000.[10]

Nel 2001 venne inaugurato l'Emirates SkyCargo Centre, aumentando di 400.000 tonnellate la capacità di movimentazione merci. Nello stesso anno Emirates fu nominata anche compagnia aerea dell'anno da Skytrax. Sempre nel 2001, Emirates ricevette il suo 18° Airbus A330-200, ordinandone altri due e diventando il più grande operatore di Airbus A330 al mondo. La compagnia annunciò anche degli ordini per 15 Airbus A380, otto Airbus A340-600, tre Airbus A330 e 25 Boeing 777, per un valore totale di 15 miliardi di dollari.[19] Il numero di passeggeri trasportati da Emirates nell'anno fiscale 2001-2002 raggiunse i 6,3 milioni, mentre il trasporto merci superò le 400.000 tonnellate.[33]

All'inizio del 2003, venne costituita "Emirates Flight Catering" dall'azienda "Emirates Abela Catering Company". Emirates Flight Catering impiegava oltre 5.400 dipendenti.[34][35] Alla fine del 2003, Emirates ordinò 71 aeromobili per un valore di 19 miliardi di dollari.[36]

Nell'anno fiscale conclusosi nel marzo 2003, Emirates trasportò 8,5 milioni di passeggeri, con un incremento del 26%. Inoltre, venne registrato un aumento dei profitti del 94%, passando da 468 milioni di dirham dell'anno precedente a 907 milioni di dirham.[37] Nello stesso anno, Dnata introdusse i suoi servizi in Kuwait.[38]

Nel 2004, Emirates ordinò quattro Boeing 777-300ER in un accordo da 2,96 miliardi di dollari.[39] Nello stesso anno, Emirates SkyCargo ordinò tre Airbus A310-300F.[40] Emirates firmò anche un accordo da 100 milioni di sterline con l'Arsenal Football Club, che includeva i diritti di denominazione del suo nuovo stadio per 15 anni e la sponsorizzazione della maglia per otto anni, a partire dal 2006.[41]

Nel 2005, la forza lavoro dell'Emirates Group ammontava a 25.000 dipendenti, diventando la più grande azienda di Dubai. In quell'anno anche il traffico passeggeri continuò a crescere, con 12,5 milioni di passeggeri trasportati.[42] Sempre nel 2005, Emirates ordinò 42 Boeing 777 in un accordo dal valore di 9,7 miliardi di dollari, si trattava del più grande ordine di Boeing 777 nella storia del Dubai Airshow.[13] Nell'aprile 2005, Dnata avviò le operazioni in Arabia Saudita.[43] A maggio, Dnata divenne azionista di "Changi International Airport Services", insieme a Temasek Holdings.[44]

Al Farnborough Air Show del 2006, Emirates firmò un accordo per 10 Boeing 747-8F con un valore di 3,3 miliardi di dollari.[45] Nel 2007, "Emirates Flight Catering" avviò le operazioni presso la sua nuova struttura da 120 milioni di dollari, dedicata ai servizi di ristorazione sui voli di Emirates. La struttura aveva una capacità di produzione di oltre 115.000 pasti al giorno.[46] Al Dubai Air Show 2007, Emirates stipulò dei contratti per 120 Airbus A350, 11 Airbus A380 e 12 Boeing 777-300ER, per un valore di 34,9 miliardi di dollari.[47] Nello stesso anno, il nuovo centro ingegneristico il banco di prova motore vennero inaugurati ufficialmente.[29] A settembre, il gruppo acquisì una quota del 49% di "Alpha Group" (CWAG), con sede nel Regno Unito.[48] Sempre nel 2007, Dnata firmò un accordo di joint venture valido per 15 anni con "China West Airport Group, in modo da fornire servizi di assistenza a terra presso l'aeroporto internazionale di Xi'an Xianyang. In base all'accordo firmato, Dnata avrebbe posseduto una quota azionaria del 45% in "Xi'an Dnata Aviation Services Company Limited", mentre il restante 55% sarebbe stato di proprietà di CWAG.[49] Inoltre, alla fine del 2007, Dnata aprì degli uffici in Qatar.[50]

Nel 2008, The Emirates Group si trasferì nella sua nuova sede centrale a Dubai.[51] Anche Emirates SkyCargo avviò le operazioni dal nuovo terminal cargo del "Dubai Cargo Village", con una capacità di movimentazione di 1,2 milioni di tonnellate all'anno.[52] Nel giugno 2008, Dnata acquisì una quota azionaria del 19,99% nel suo partner "Hogg Robinson Group", diventando il maggiore azionista dell'azienda.[53] Ad agosto, Emirates ricevette i suoi primi tre Airbus A380; il primo A380 di Emirates atterrò all'aeroporto internazionale John F. Kennedy il 1º agosto.[54] Nel settembre 2008, "Sabre Holdings" firmò un accordo decennale con "EmQuest" per la distribuzione di servizi aeronautici in Africa.[55] A ottobre, venne inaugurato il terminal 3 dell'aeroporto internazionale di Dubai; la struttura è dedicata a Emirates e possiede una capacità di 43 milioni di passeggeri.[56]

Nel 2013, EmQuest firmò un accordo con "Contac Services Inc." per il lancio della piattaforma "mywurld" in Medio Oriente e Africa.[57]

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Gestione aziendale

The Emirates Group è una sussidiaria della società di investimento "Investment Corporation of Dubai".[58][59]

Nel 2008, Emirates pagò dividendi per un valore di 776 milioni di dollari al governo di Dubai, in modo da far recuperare al governo tutto il capitale iniziale versato per fondare la compagnia. Il governo ricevette un totale di 3,1 miliardi di dirham da Emirates.[60] Il governo di Dubai è l'unico proprietario del Gruppo Emirates. Tuttavia, non vi immette nuovi fondi, né interferisce nella gestione della compagnia.[61]

Settori commerciali

Emirates è dedicata anche a settori e industrie correlate, tra cui servizi aeroportuali, ingegneria, organizzazione di eventi, catering e attività di tour operator. Emirates ha 4 filiali, mentre la sua società madre ne ha più di 50.[62][63]

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Società controllate

Riepilogo
Prospettiva

Aviazione commerciale

Emirates

Lo stesso argomento in dettaglio: Emirates.
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Un Airbus A380 di Emirates.

Emirates è una sussidiaria dell'Emirates Group e una delle principali compagnie aeree del Medio Oriente. È la compagnia aerea nazionale dell'emirato di Dubai e opera oltre 1.990 voli passeggeri a settimana,[64] dal suo hub situato presso l'aeroporto internazionale di Dubai, verso oltre 101 destinazioni in 61 paesi e 6 continenti.[65] Emirates venne fondata nel 1985, con una flotta composta da Boeing 727, Airbus A300B4 e Boeing 737-300.[11][13] Ad oggi, la flotta di Emirates è composta da Boeing 777-200LR, Boeing 777-300ER, Airbus A380 e Airbus A350.[66]

Durante l'anno fiscale 2008-2009, i profitti di Emirates diminuirono del 72%. Venne registrato un utile di 1,49 miliardi di dirham, rispetto a un utile di 5,3 miliardi di dirham registrato l'anno precedente.[67]

Emirates SkyCargo

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Un Boeing 777F di Emirates SkyCargo.

Emirates SkyCargo è una compagnia aerea cargo con sede all'aeroporto internazionale di Dubai. La divisione SkyCargo gestisce una flotta di 12 Boeing 777F. Emirates SkyCargo utilizza anche le stive degli aerei di linea di Emirates.[68]

Servizi di assistenza a terra

Dnata

Lo stesso argomento in dettaglio: Dnata.

Dnata è una società di servizi aeroportuali, comprendente "Dnata Airport Operations", società di assistenza a terra e di movimentazione passeggeri presso l'aeroporto internazionale di Dubai, "Dnata Cargo", responsabile della gestione di gran parte delle tonnellate di merci che transitano presso l'aeroporto di Dubai,[69] e "Dnata Agencies", un'agenzia di viaggi con sede a Dubai che opera per conto di numerose compagnie aeree e altre aziende.[70]

Emirates Engineering

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Degli hangar di Emirates Engineering all'aeroporto di Dubai.

Emirates Engineering supporta la flotta di aeromobili Airbus e Boeing gestita da Emirates, nonché quella di altre trenta compagnie aeree, tramite contratti di manutenzione con terze parti.[71]

La divisione è in grado di gestire e implementare tutti gli aspetti del supporto ingegneristico aeronautico, come manutenzione, sicurezza e logistica. Emirates Engineering dispone anche di un banco di prova motori.[72] Occupa inoltre l'Emirates Engineering Centre, inaugurato a gennaio 2007 su un sito di 136 acri (0,55 km²), presso l'aeroporto internazionale di Dubai.[73]

I suoi undici hangar per la manutenzione, insieme a un hangar per la verniciatura, coprono un'area equivalente a 17 campi da calcio. Ogni hangar ha una porta d'ingresso largo 88 metri e ogni piazzola può ospitare aeromobili di qualsiasi dimensione, incluso l'Airbus A380.[74]

Catering di bordo

Emirates Flight Catering

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Dei container di Emirates Flight Catering all'aeroporto di Dubai.

Emirates Flight Catering impiega oltre 10.000 dipendenti, fornendo servizi di catering e supporto. Si occupa di fornire cibo e bevande per tutti i voli di Emirates e di altre compagnie aeree che operano dall'aeroporto di Dubai.[75] Nel 2009, Emirates venne valutata da Skytrax come quarta migliore compagnia di catering in classe business e seconda migliore compagnia di catering in classe economica.[76]

Alpha Flight Services Pty Ltd

Alpha Flight Services si occupa di fornire servizi di ristorazione a bordo su tutti i voli Emirates in partenza dall'Australia dal 1° gennaio 2008. L'Emirates Group detiene una quota del 49% nell'azienda, che opera in nove aeroporti dell'Australia.[77]

Servizi IT

Mercator era la divisione IT dell'Emirates Group. Fu lanciata nel 1995 per soddisfare le esigenze aziendali di Emirates e Dnata; in seguito, i suoi servizi iniziarono ad essere forniti anche ad altre compagnie aeree e aziende.[78]

Nel 2014, venne annunciato che la società di investimento Warburg Pincus acquisì una quota di maggioranza in Mercator e che Dnata avrebbe comunque mantenuto una quota di minoranza.[79]

Nel 2017, Mercator si fuse con l'azienda spagnola "Accelya", operando sotto quest'ultima denominazione. Warburg Pincus è comunque rimasta l'azionista di maggioranza della nuova azienda.[80]

Sicurezza

Emirates Group Security

Emirates Group Security è un'organizzazione responsabile delle misure di sicurezza di Emirates. Copre tutti i passeggeri e gli utenti del terminal cargo di Dubai, le strutture aziendali e l'alloggio del personale. Emirates Group Security indaga anche su furti, frodi documentali, appropriazione indebita e ogni violazione legale.[81]

Transguard Group

Transguard Group è un fornitore di servizi di sicurezza in tutto il Medio Oriente, con oltre 38.000 dipendenti. È anche uno dei maggiori operatori nei servizi di supporto alle imprese, gestione delle strutture, gestione della liquidità, tecnologie di sicurezza, formazione, gestione di eventi e servizi aeroportuali.[82] Venne fondata nel 2001 come fornitore di servizi di supporto per le aziende operanti nel Gruppo Emirates.[83]

Tour operator ed eventi

Congress Solutions International

Congress Solutions International è una sussidiaria di Emirates che si occupa di fornire supporto amministrativo, gestione dei dati e coordinamento di fornitori terzi. Si occupa anche di organizzare conferenze e fornisce supporto ai delegati, oltre a offrire attività ricreative per i delegati in visita.[84]

Gulf Ventures

Gulf Ventures è un'altra agenzia turistica che opera negli Emirati Arabi Uniti e in Oman. Dispone di diverse filiali estere e personale internazionale.[85]

Arabian Adventures

Arabian Adventures è una società di gestione che fornisce servizi a diversi tour operator, organizzatori di conferenze, aziende e compagnie di navigazione.[86]

Agenzie di viaggio

Emirates Holidays

Emirates Holidays è l'agenzia turistica di Emirates. Le principali destinazioni di Emirates Holidays sono Oceano Indiano, Europa, Asia, Americhe e Africa.[87][88]

EmQuest

EmQuest fornisce prodotti e servizi di distribuzione elettronica a diverse aziende, mettendo in contatto i fornitori con i rivenditori e offrendo loro una piattaforma per scambiare contenuti e commerciare tra loro.[89]

Gestisce un'ampia rete di marchi, contenuti e servizi per tour operator, agenzie di viaggio, compagnie di autonoleggio, hotel e compagnie aeree in tutto il Medio Oriente e Africa.[89]

Il "Global Distribution Systems" (GDS) rappresenta un'attività chiave per EmQuest, che collabora con "Sabre Holdings" per gestire la distribuzione, le vendite, l'assistenza e il supporto di Sabre GDS negli Emirati Arabi Uniti e in cinque mercati africani, tra cui Sudafrica, Kenya, Tanzania, Uganda e Zambia.[90]

Servizi cargo di supporto

Calogi

Calogi è un portale di servizi Internet per le aziende di trasporto aereo merci. Venne fondata a giugno 2008.[91][92]

Cargo Partners

Cargo Partners è la divisione vendite e servizi di Dnata Cargo. Offre supporto a più di un quarto di tutte le compagnie operanti all'aeroporto di Dubai.[92]

Spedizioni e logistica

Dnata Logistics

Dnata Logistics (in precedenza Freightworks) è un mittente internazionale e fornitore di servizi logistici, con sede a Dubai.[93]

Hotel e resort

Il 1º novembre 2007, l'Emirates Group inaugurò il suo primo complesso residenziale, il "The Harbour Hotel & Residence". Si tratta di una struttura residenziale e alberghiera situata a Dubai Marina.[94]

Programmi fedeltà

Emirates Skywards

Emirates Skywards è il programma frequent flyer di Emirates. Il programma ha quattro livelli di status: il Blue (il livello iniziale), il Silver (che richiede 25.000 miglia), il Gold (che richiede 50.000 miglia), e il Platinum (accessibile con 150.000 miglia).[95]

Addestramento

Emirates Aviation University

Emirates Aviation University, con sede ad Al Garhoud e Academic City, è un centro di formazione e istruzione per l'industria aeronautica. L'istituto venne inaugurato nel 1991 e fu trasformato in università nell'aprile 2014.[96] La struttura più recente, situata ad Academic City, venne inaugurata nel gennaio 2015.[97]

Emirates CAE Flight Training

Fondata nel 2003, Emirates CAE Flight Training offre corsi di formazione aeronautica per compagnie aeree in Medio Oriente, Europa, Africa e Asia. Tali corsi sono rivolti principalmente agli assistenti di volo, ai piloti e agli addetti alla manutenzione. Si tratta di una joint venture tra l'Emirates Group e l'azienda canadese CAE Inc.[98]

Emirates CAE Flight Training è la prima organizzazione del suo genere in Medio Oriente ad essere riconosciuta dalla Joint Aviation Authorities e dalla Federal Aviation Administration.[99]

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Note

Voci correlate

Altri progetti

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