Timeline
Chat
Prospettiva
Varilla
genere di pianta della famiglia Asteraceae Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Remove ads
Varilla A.Gray, 1849 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae (sottofamiglia Asteroideae e tribù Tageteae). È l'unico genere della sottotribù Varillinae B.L. Turner & A.M. Powell, 1978.[1][2]
Remove ads
Etimologia
Il nome del genere deriva dalla parola spagnola "varilla" (= verga o bacchetta)[3] ed è stato definito per la prima volta dal botanico statunitense Asa Gray (1810-1888) nella pubblicazione "Memoirs of the American Academy of Arts and Sciences - ser. 2, 4(1): 106" del 1848.[4] La sottotribù è stata definita dai botanici contemporanei Billie Lee Turner (1925-) e Albert Michael Powell (1937-) nella pubblicazione "The biology and chemistry of the Compositae - 2: 719" del 1978.[5]
Remove ads
Descrizione
Riepilogo
Prospettiva
Portamento. Le specie di questo genere hanno un habitus arbustivo ma fragile (specialmente durante la stagione secca).[6][7][8][9][10][11]
Fusto. La parte aerea in genere è eretta, semplice o ramosa. La parte radicale è rizomatosa. L'altezza massima è di 20 – 30 cm.
Foglie. La disposizione delle foglie lungo il caule è opposta (talvolta è alterna lungo i peduncoli). La lamina delle foglie ha una forma variabile da lanceolata a lineare con margini interi. La consistenza può essere succulenta. L'inserzione sul caule è più o meno sessile. La superficie è glabra.
Infiorescenza. Le sinflorescenze sono composte da capolini discoidi in posizione terminale e raggruppati in cime corimbose, oppure sono solitari con lunghi peduncoli. I capolini sono formati da un involucro, con forme da cilindriche a campanulate (o globose), composto da 45-60 brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio (qui assenti) e fiori del disco. Le brattee subuguali oppure scalate in altezza, libere oppure fuse, a volte con superficie ricoperta da ghiandole di diversi tipi, sono disposte in modo più o meno embricato su 2-3 serie (fino a 5). Alla base può essere presente un calice esterno. Il ricettacolo ha una forma conica ed è provvisto di pagliette a protezione della base dei fiori. Le squame, a forma da lanceolato-lineare a subulata, possiedono dei prominenti condotti mediani rossastri. Diametro dell'involucro: 5 – 8 mm.
Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:
- fiori del raggio (esterni): sono assenti.
- fiori del disco (centrali): sono numerosi da 60 a 150 con forme brevemente tubulose (attinomorfe); sono ermafroditi e fertili.
- */x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[12]
- Corolla: (solo fiori del disco) la forma è tubulare bruscamente divaricata in alcuni lobi. Le corolle sono colorate di giallo; la superficie è pubescente con tricomi ghiandolari e dense aree resinose fra i vari fasci vascolari. La gola è cilindrica e i lobi sono strettamente triangolari.
- Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo. Le appendici delle antere hanno una forma ovata, sono glabre e talvolta, sulla faccia interna, sono ricoperte da minuti tricomi ghiandolari. Le pareti delle teche sono colorate di paglierino. Le celle dell'endotecio hanno in genere 1 - 2 (raramente 2 - 4) ispessimenti polari. Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti).
- Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Lo stilo è unico e con due stigmi nella parte apicale. Gli stigmi hanno una forma da troncata a fortemente acuta; sono corti e canalizzati; anche le appendici degli stigmi sono acute con numerose, minute papille (le appendici non sono vascolarizzate).
Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni hanno una forma cilindrica con 9 - 11 (fino a 15) coste longitudinali; è privo di carpoforo; la superficie è nera (con pareti carbonizzate) e da glabra a sparsamente pubescente. Il pappo è per lo più assente; in alcuni casi è formato da poche scaglie.
Remove ads
Biologia
Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[7][8]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo (se presente) il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).
Distribuzione e habitat
La distribuzione del genere è relativa agli USA (sud - ovest) e al Messico (settentrionale).[2]
Sistematica
Riepilogo
Prospettiva
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23000 specie distribuite su 1535 generi,[12] oppure 22750 specie e 1530 generi secondo altre fonti[13] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1679 generi).[14] La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][9][10]
Filogenesi
La tribù di appartenenza di questa voce (Tageteae) è una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae). Da un punto di vista filogenetico, all'interno della sottofamiglia, fa parte del gruppo "Helianthodae Alliance" (o anche "Helianthodae-Phytomelanic cipsela clade") caratterizzato dalla presenza nella cipsela/achenio di uno strato di fitomelanina.[15][16] Rispetto alle altre tribù della sottofamiglia (Asteroideae), Tageteae è "gruppo fratello" delle tribù Chenactideae e Bahieae, e insieme occupano una posizione intermedia all'interno della Heliantheae Alliance. In particolare la tribù è caratterizzata da steli biancastri e fragili, da foglie e brattee con ghiandole traslucide aromatiche, da stili dei fiori del disco divisi con bracci troncati e da acheni con delle evidenti coste.

Tradizionalmente la sottotribù Varillinae (e quindi il genere di questa voce) viene inclusa nella tribù Heliantheae.[11] Ma recenti analisi di tipo filogenetico sul DNA delle specie del genere Varilla hanno evidenziato un clade appartenente alla tribù delle Tageteae; in particolare questo clade è "gruppo fratello" del clade contenente le specie della sottotribù Coulterellinae e a sua volta entrambi questi gruppi sono "gruppo fratello" del "core" delle Tageteae.[17]
Il cladogramma a lato tratto dalla pubblicazione citata e semplificato, mostra la posizione della sottotribù Varillinae nell'ambito della tribù Tageteae.
I caratteri distintivi delle specie di questa sottotribù sono:[10]
- i capolini normalmente contengono 3 o più fiori.
- il ricettacolo è provvisto di pagliette a protezione della base dei fiori.
Il numero cromosomico delle specie è: 2n = 36.[10]
Elenco delle specie
Questo genere ha 2 specie:[2]
- Varilla mexicana A.Gray
- Varilla texana A.Gray
Chiave per le specie
Le due specie differiscono per le seguenti caratteristiche:
- V. mexicana: le foglie lungo il caule sono disposte in modo opposto; i gambi sono colorati di verdastro (diventano bruni con l'età); l'infiorescenza è di tipo corimboso; le gole dei tubulosi si ampliano bruscamente alla base; i peli alla base della corolla hanno ghiandole punteggiate; il pappo è una escrescenza apicale dell'achenio.
- V. texana: le foglie lungo il caule sono disposte in modo rigorosamente alternato; il fusto con il tempo diventa biancastro; le infiorescenze sono composte da capolini solitari; le gole dei fiori tubulosi non si ampliano bruscamente alla base e non sono ricoperta da peli ghiandolosi; gli acheni sono glabri.
I caratteri in comune sono invece l'anatomia delle pareti dell'achenio, l'anatomia delle cellule dei lobi delle corolle, le dense aree resinose fra i vari fasci vascolari e la morfologia dello stilo.
Remove ads
Note
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
Wikiwand - on
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Remove ads
