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Vestignè
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Vestignè (Vëssgné in piemontese) è un comune italiano di 755 abitanti[1] della città metropolitana di Torino, in Piemonte.
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Geografia fisica
Territorio
Il piccolo borgo di Vestignè si trova in un territorio collinare nel basso Canavese centro-orientale, nella parte sud della collina del Castello di Masino (sotto il comune di Caravino) con il quale confina a nord. A ovest, confina invece con Ivrea, Strambino e Vische, separati dal fiume Dora Baltea. A sud ed est, confina con Borgomasino e Cossano Canavese.
Origini del nome
Il toponimo potrebbe derivare dal prediale latino Vestinius, forse del III secolo, da cui Vestiniacus o Vetignago, ma sono fortemente probabili dei preesistenti insediamenti celtici dei Salassi.
Storia
Riepilogo
Prospettiva
Il piccolo borgo fu spesso colpito dalle numerose esondazioni della vicina Dora Baltea, specialmente nei pressi di frazione Tina, situata molto più a nord del comune, lungo la strada per Ivrea e non contigua col comune, assai decentrata, oltre il vicino Caravino. Vestignè è altresì attraversato dal Naviglio d'Ivrea, canale artificiale del XIV secolo a scopo d'irrigazione agricola, per il qual progetto pare che fu anche scomodato lo stesso Leonardo da Vinci, durante la sua permanenza a Milano.
Vestignè riebbe splendore quando fu annesso ai possedimenti di Umberto I Biancamano e poi dei Valperga, a partire dall'XI secolo. Questi si definirono arduinici, già signori di Caluso, discendenti anche dei Conti di Pombia e del maniero di Borgomasino e dell'appena nascente Castello di Masino.
Tuttavia, Vestignè si distaccò da essi quando entrarono in lotta, nel XIII secolo contro i San Martino, questi ultimi legati ai Savoia, quindi alle successive rivolte popolari dei cosiddetti tuchini, fino alla completa sottomissione dei Valperga al potere sabaudo nel 1356, dove i duchi sabaudi l'amministrarono fino al Risorgimento.
Simboli
Nello stemma comunale è raffigurata una dama che porge una cornucopia coronata da erbe e fiori e riempita di frutta, simbolo di abbondanza e prosperità.[4] Il gonfalone è un drappo di bianco.
Monumenti e luoghi d'interesse
- Torre Civica, rifatta nel 1836 in stile neoclassico, dall'architetto Andrea Cattaneo
- Parrocchiale di Santa Maria Assunta e San Germano
- Cascina Valperga, dimora signorile con affreschi del XVI secolo
- Cella benedettina dell'XI secolo circa, dipendente dall'abbazia di Fruttuaria di San Benigno Canavese
- Chiesa di San Rocco
- Santuario di Santa Maria degli Angeli, a Povigliano, eretto nel 1744.
Società
Evoluzione demografica
Negli ultimi cento anni, a partire dal 1921, la popolazione residente è dimezzata.
Abitanti censiti[5]

Amministrazione
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
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Galleria d'immagini
- Il campanile
Note
Altri progetti
Collegamenti esterni
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