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Vilda Ciurlo

regista e attrice italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Vilda Ciurlo
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Vilda Ciurlo, nome d'arte di Adevilda Maria Ciurlo (Genova, 3 giugno 1928Genova, 1º dicembre 2003), è stata una regista, drammaturga e attrice italiana, esponente del Teatro sperimentale e femminista degli anni '70.

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Vilda Ciurlo a destra durante una lezione di recitazione con Gabriella Andreini, Osvaldo Ruggieri e il maestro Orazio Costa (1956)

Biografia

Riepilogo
Prospettiva

Le sue prime esperienze teatrali risalgono ai primi anni '50 quando, poco più che ventenne, entra a far parte del CUT (Centro universitario teatrale) di Genova[1] fondato da Vito Molinari e Francesco Della Corte. È qui che matura la sua passione per il teatro e in particolare per la regia; si trasferisce a Roma per frequentare l'Accademia nazionale d'arte drammatica Silvio D'Amico.

Si iscrive al corso di regia, unica donna, e studia dal 1954 al 1957 sotto la direzione di Orazio Costa; sarà la seconda allieva regista a conseguire il diploma, dopo Wanda Fabro diplomata nel 1938[2]. Come saggio di diploma cura la messa in scena di Nostra Dea, commedia in quattro atti di Massimo Bontempelli interpretata da allieve attrici e allievi attori, tra loro Gianna Giachetti, Gian Maria Volonté, Umberto Orsini, Giuliana Lojodice.

Nel 1975 partecipa alle sperimentazioni didattiche del Liceo Sperimentale della Bufalotta di Roma, che tanta eco avranno sulla stampa e all'interno del dibattito pedagogico dell'epoca. Alla Ciurlo viene affidato un progetto interdisciplinare volto a promuovere le capacità espressive dei ragazzi, l'acquisizione di linguaggi non verbali, l'uso del corpo come efficace mezzo di comunicazione. Con gli allievi mette a punto un testo allo scopo di finalizzare l'intero lavoro a spettacolo teatrale e condividerne gli esiti. La pièce si intitola “Mica sarai femminista”, una feroce satira sulla figura femminile nella canzone italiana; la Ciurlo cura la drammaturgia e la regia, mentre gli arrangiamenti musicali sono di Meri Franco Lao[3]. La satira non si limita alle canzonette di consumo, ma si rivolge anche alla pubblicità e ai numerosi luoghi comuni entrati nell'uso quotidiano, dove la misoginia, che caratterizza la figura della donna, è ampiamente espressa sia in forme esplicite che implicite[4]. Lo spettacolo ottiene un grande successo: viene richiesto e rappresentato in molti teatri romani, non solo nelle salette sperimentali del Teatro Trastevere, dello Spazio Uno e del teatro la Maddalena, ma anche al Teatro Argentina, recitato a favore del Tribunale Russell[5].

Fa parte dell'associazione Isabella Andreini Comica Gelosa[6].

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Regie

Riepilogo
Prospettiva

Elenco parziale:

Teatrali

  • 1967, Est e Ovest vanno a Sud di Luigi Candoni[7].
  • 1968, Il Fazzoletto, L'amante del Minotauro, Il pittore di Monaco (cabaret) di Mario Moretti.
  • 1968, L'aria del largo e Il generale sconosciuto due atti unici di René de Obaldia.
  • 1969, Teologia della Rivoluzione di Mario Moretti, con Giuseppe Vaccari.
  • 1972, Le fiabe del Basile con Roberto Benigni.
  • 1981, Discorso sull'inferiorità della rana e Perineometro svendesi di Vilda Ciurlo e Mari Lao, con Patrizia La Fonte.

Radiofoniche

Ha curato la regia di numerosi radiodrammi per la Rai:

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Attrice

Premi e riconoscimenti

Note

Collegamenti esterni

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