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Vito Molinari

regista italiano (1929-2025) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Vito Molinari
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Vito Molinari (Sestri Levante, 6 novembre 1929[1]Lavagna, 18 febbraio 2025[2]) è stato un regista italiano.

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Vito Molinari nel 1955
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Biografia

Riepilogo
Prospettiva

Principalmente regista televisivo, Molinari ha debuttato alla regia il 3 gennaio 1954 in occasione del programma inaugurale della Rai[3] ed ha in seguito curato la regia di oltre duemila[4] produzioni per la televisione italiana, fra cui L'amico del giaguaro, La via del successo, Un due tre e l'edizione del 1962 di Canzonissima.[1] Tutte le relative musiche erano del M° Mario Bertolazzi. Ha fatto anche il regista nel 1953, a Genova, del Teatro dei Burattini gestito dalla suocera. Ha inoltre prodotto, con la casa musicale F.lli Meazzi-Milano, quattro 45 giri di favole musicate e recitate con la partecipazione di Paolo Poli, Adriana Innocenti e Renzo Montagnani. Nel 1971 è stato il regista della miniserie televisiva Riuscirà il cav. papà Ubu?, insieme a Beppe Recchia. È inoltre, come regista teatrale, ha fondato il Teatro dell'Università di Genova,[4] insieme al professor Francesco Della Corte.[5]

Per il Teatro Verdi di Trieste, nel 1965, cura la regia di Il pipistrello, nel 1970, Al cavallino bianco, nel Teatro Stabile Politeama Rossetti, con Tony Renis, Aldo Fabrizi e Sandro Massimini e, nel 1972, La principessa della ciarda, con Adriana Innocenti ed Elio Pandolfi. Sempre nel 1972 cura la regia di La vedova allegra, con la coreografia di Gino Landi, con Massimini, Eno Mucchiutti e Carlo Campanini, al PalaRuffini di Torino. Ha lavorato spesso insieme al comico Erminio Macario, dirigendolo nei lavori televisivi: Macario uno e due (1975) e Macario più (1978).

Negli anni ottanta è stato regista anche di alcune serie televisive: Cinquant'anni d'amore, nel 1982, di cui è anche sceneggiatore e Atelier, nel 1986. Nel 1990 ha scritto, insieme a Mauro Manciotti, il libro Tutto Govi, una esauriente biografia del comico genovese. Nel 2002 pubblica il libro La mia RAI, storia dei programmi da lui realizzati per la televisione di Stato. Nel 2006 ha curato lo spettacolo teatrale Umorista sarà lei. Nel 2009 ha realizzato il commento in video per la serie di 10 DVD Carosello - La storia di un mito (uscita in edicola due anni dopo).

Il 28 febbraio 2024 venne ospitato da Massimo Giletti a La TV fa 70, in occasione dei festeggiamenti dei settant'anni della TV pubblica.

Nel dicembre 2024 in occasione della dodicesima edizione del premio Vincenzo Crocitti International "Vince Award" gli viene assegnato il premio alla carriera.[6]

Sempre nel 2024 Il Museo biblioteca dell'Attore ricorda, con una targa apposta a Milano in un edificio antistante a quello della Rai, la trasmissione inaugurale della Radiotelevisione del 1954 con regia di Vito Molinari.

Muore, all'età di 95 anni, all'ospedale di Lavagna il 18 febbraio 2025.[7][8]

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Programmi televisivi

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Opere

Onorificenze

Commendatore Ordine al merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri»
 Roma, 2 giugno 2018[9]

Note

Altri progetti

Collegamenti esterni

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