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Villa Romana (Carsoli)

frazione del comune italiano di Carsoli Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Villa Romana (Carsoli)map
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Villa Romana è una frazione di circa 80 abitanti[1] del comune di Carsoli (AQ), in Abruzzo.

Fatti in breve Villa Romana frazione, Localizzazione ...
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Geografia fisica

«Terra in un falso piano, d'aria buona nella Diocesi dei Marsi… Il suo titolo di Baronia è di Contestabile Colonna.
Produce grani, granidindia, legumi, frutti, vini, castagne e ghiande»

Il paese, situato sul versante orientale della piana del Cavaliere tra i territori di Carsoli e Pereto, si sviluppa sulla sommità della collina Merulo a circa 826 m s.l.m., alle pendici del monte Fontecellese la cui cima (1.623 m s.l.m.) è detta anche monte Romano[3]. Il suo territorio montano è incluso nella catena dei monti Carseolani.

Confina ad est con il borgo di Montesabinese e l'area montuosa di Colli di Monte Bove, a sud est con quella di Pereto[4]. Dista circa 1,7 chilometri dal capoluogo comunale[1].

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Origini del nome

Sull'origine del nome di Villa Romana ci sono diverse ipotesi. La più suggestiva lega il toponimo ai cinque cardinali esiliati da Papa Leone IX da cui sarebbe derivato il nome Villa dei Cardinali in seguito modificato in Villa dei Romani. Leggendaria è stata giudicata anche l'ipotesi legata al ratto delle Sabine a seguito del quale Romani e Sabini avrebbero fondato Villa Romana e Montesabinese.

L'ipotesi che appare più verosimile rimanda ad alcuni documenti parrocchiali, risalenti al XVII secolo, in cui il toponimo Monte Romano si sarebbe evoluto in Villa di Monte Romano e, in seguito, nel nome contemporaneo di Villa Romana. Muzio Febonio nella sua opera Historiae Marsorum chiama "Villa Romana Villa Sabinensis" i due borghi limitrofi di Villa Romana e Montesabinese[5][6].

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Storia

Riepilogo
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Scorcio del borgo antico
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I monti Carseolani che circondano il borgo

L'origine della villa è legata al fundus che appartenne all'ager dell'antica colonia romana di Carsioli (o Carseoli). Il graduale sviluppo delle attività rurali portò alla creazione della villa e, dopo il recupero delle strutture agrarie, alla costituzione del centro urbano[7]. Lo stesso processo si verificò per il limitrofo borgo di Montesabinese che, unitamente a Villa Romana, era anche detto durante il periodo medievale Villa di Montesabinese[8]. Quasi tutti i borghi limitrofi della piana del Cavaliere furono invece edificati in seguito al fenomeno dell'incastellamento[9].

Sulla costituzione del centro urbano tuttavia si sono tramandate nel tempo alcune leggende; la più suggestiva la farebbe risalire all'epoca del ratto delle Sabine i cui contendenti, dopo la riappacificazione, avrebbero fondato i due paesi limitrofi di Villa Romana e Montesabinese. Un'altra leggenda lega l'origine del centro alla figura di Papa Leone IX che dopo le lotte del 1054 tra Chiesa e Normanni avrebbe esiliato nella diocesi marsicana cinque cardinali colpevoli delle dicerie che furono alla base delle lotte contro i suoi possibili alleati. I cardinali scelsero il colle Merulo che segna uno dei confini tra le contemporanee regioni di Abruzzo e Lazio[10].

Nel Basso Medioevo il paese seguì le sorti della contea di Carsoli e del ducato di Tagliacozzo al centro, come gran parte del territorio della Marsica, delle lotte di potere tra gli Orsini e i Colonna[11]. A Fabrizio I Colonna alcuni diplomi dei sovrani di Napoli, degli ultimi anni del XV secolo, riconoscono con chiarezza la concessione delle contee marsicane e delle baronie della valle Roveto e di Carsoli[12]. Nel 1703 il paese subì alcuni danni a causa del terremoto dell'Aquila. A seguito dell'eversione della feudalità Villa Romana fece parte dal 1811 del circondario di Carsoli, incluso nel distretto di Avezzano[13][14][15]. Il borgo non subì danni irreparabili con il terremoto della Marsica del 1915 che invece distrusse quasi completamente Avezzano e devastò diverse aree del territorio marsicano e dell'Italia centrale[16].

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Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture religiose

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Affreschi dell'eremo di San Martino (opera di Desiderio da Subiaco)
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Il campanile della chiesa di San Nicola
Chiesa di San Nicola
È situata nel centro del paese. La data di edificazione è incerta. La presenza dell'indicazione dell'anno 1570 su una architrave farebbe ritenere quello l'anno di costruzione. Alcuni documenti storici, invece, fanno risalire l'edificazione al periodo immediatamente successivo alla peste del 1656. A navata unica presenta internamente edicole ed altari barocchi dedicati all'Immacolata Concezione, alla Madonna del Rosario, alla Presentazione di Gesù nel tempio e a san Martino. Il campanile a base quadrata affianca l'edificio[17]. Accanto alla chiesa si trova la cosiddetta casa baronale con portale in pietra[18].
Chiesa di San Rocco
Il luogo di culto è situato presso il cimitero. In alcuni documenti risalenti al settecento la cappella risultava dedicata alla Madonna del popolo. Al suo interno è conservata un'acquasantiera del 1500[19].
Eremo di San Martino
Situato a 1049 m s.l.m. dista circa due chilometri da Villa Romana[20]. Citato secondo alcune fonti per la prima volta in un documento ecclesiastico del 1085, con chiarezza nel XIII secolo e nel 1324[20]. All'interno della chiesa rupestre, della cui struttura originaria rimangono alcune parti, sono conservate le pitture murali di Desiderio da Subiaco, pittore del XVI secolo[21], in alcuni di questi sono raffigurati la Madonna e i santi, la Madonna e gli angeli e un angelo[22][23].

Monumenti

  • Monumento ai caduti delle guerre intitolato La morte del soldato, opera dello scultore Francesco Marcangeli collocata nel largo Sebastiano Bultrini[24].

Aree naturali

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Veduta dei monti Carseolani da Villa Romana
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Società

Lingue e dialetti

Lo stesso argomento in dettaglio: Dialetti della Marsica.

Il dialetto parlato a Villa Romana si inserisce nel gruppo carseolano (o sublacense) del dialetto sabino, che appartiene ai dialetti italiani mediani, diffuso attorno a Carsoli fra la Marsica e la valle dell'Aniene[29].

Tradizioni e folclore

La festa patronale in onore di san Nicola di Bari si svolge con riti religiosi e civili intorno alla metà di agosto[30]. Nel giorno dell'Ascensione di Gesù si celebra la festa di san Martino con processione all'eremo[31].

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Infrastrutture e trasporti

Strade

Il borgo è attraversato dalla strada provinciale 107 che lo collega con il capoluogo e con la frazione di Montesabinese.

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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