lectus

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lectus m sing, seconda declinazione (genitivo: lecti)

letto, giaciglio, talamo
- quassus ab imposito corpore lectus erat - il letto era scosso dal corpo sopra disteso (Ovidio, Eroidi, epistula XI (Canace Macareo), 80)
- semper habet lites alternaque iurgia lectus in quo nupta iacet - il letto in cui giace una sposa sempre ha [davanti a sé] liti ed alterne dispute (Giovenale, Saturae, satura VI, 268-269)
- desideratoque acquiescimus lecto - e ci riposiamo sull'agognato letto (Catullo, Carmina, carmen XXXI, 10)
triclinio, divanetto (su cui gli antichi romani abitualmente consumavano i pasti)
- invertunt (...) vinaria tota Vibidius Balatroque secutis omnibus: imi convivae lecti nihilum nocuere lagoenis - Vibido e Baltrone svuotarono bottiglie intere, seguiti da tutti: [soltanto] i convitati del triclinio in fondo non fecero danni ad alcuno dei fiaschi (Orazio, Sermones, liber II, sermo VIII, 39-41)
letto funebre, catafalco
- (populus) sciebat interfectum eum, corpus denique ipsum impositum lecto erat - (il popolo) sapeva che egli [Cesare] era stato ucciso, il suo stesso corpo era stato infine adagiato sul catafalco (Quintiliano, Institutio Oratoria, liber VI, I, 31)

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lectus m sing, quarta declinazione (genitivo: lectus)

lettura, il leggere
- qui gallicum idioma lectu difficillimum conquererentur - [coloro] che si siano lamentati che la lingua francese è difficilissima a leggersi (Claude de Sainliens, De pronuntiatione linguae gallicae, prooemium)

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lectus

(pronuncia classica, sostantivo di II declinazione) AFI: /ˈleːk.tus/
(pronuncia classica, sostantivo di IV declinazione e participio) AFI: /ˈlek.tus/
(pronuncia ecclesiastica, tutte le accezioni) AFI: /ˈlek.tus/

(sostantivo di II declinazione) dal proto-indoeuropeo *legʰ-, "giacere, stare sdraiato"; etimologicamente correlato al greco antico λέχος, "letto", e λέχομαι, "giacere, distendersi"
(sostantivo IV declinazione) dal verbo lĕgo (legĕre), nel senso appunto di "leggere"

nel senso di "letto", segue generalmente la II declinazione; raramente si ritrova con uscite proprie della quarta (lectūs per il genitivo singolare, lectu per l'ablativo singolare eccetera), forme che si ritrovano sporadicamente ad es. in Plauto
come tutti i participi verbali latini, oltre alla funzione prettamente verbale può assumere il ruolo di aggettivo e di sostantivo (participio sostantivato)

(letto, giaciglio) torus, cubile, stramen (letto umile), grabatus (branda militare)
(triclinio) triclinium
(atto del leggere) lectio

(discendenti del sostantivo di II declinazione)

Latino