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Ampelaster carolinianus (Walter) G.L.Nesom, 1995 è una specie di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Astereae (North American lineage) e sottotribù Symphyotrichinae. Ampelaster carolinianus è anche l'unica specie del genere Ampelaster G.L.Nesom, 1995 .[1][2][3]
Ampelaster carolinianus | |
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Ampelaster carolinianus | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi |
(clade) | Campanulidi |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Asteroideae |
Tribù | Astereae |
Sottotribù | Symphyotrichinae |
Genere | Ampelaster G.L.Nesom, 1995 |
Specie | A. carolinianus |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Asteridae |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Asteroideae |
Tribù | Astereae |
Genere | Ampelaster |
Specie | A. carolinianus |
Nomenclatura binomiale | |
Ampelaster carolinianus (Walter) G.L.Nesom, 1995 |
Il nome generico (Ampelaster ) deriva dalla parola greca "ampelos" (= vite, vitigno) e fa riferimento all'habitus tipico di questa specie.[4] L'epiteto specifico ( carolinianus) significa "della Carolina" e fa riferimento all'areale di origine di questa specie.[5]
Il nome scientifico della specie è stato definito dai botanici Thomas Walter (1740-1789) e Guy L. Nesom (1945-) nella pubblicazione " Phytologia; Designed to Expedite Botanical Publication. New York" (Phytologia 77(3): 250) del 1995.[6] Il nome scientifico del genere è stato definito nella stessa pubblicazione.
Portamento. La specie di questa voce ha un habitus perenne debolmente arbustivo tipo vite rampicante. L'indumento può essere oppure no ghiandoloso.[7][8][9][10][11][4]
Fusto. La parte aerea in genere è rampicante ascendente, molto ramosa. Lunghezza media dei fusti: 100 - 400 cm.
Foglie. Le foglie lungo il caule sono disposte in modo alterno e sessile; spesso sono sempreverdi. La lamina è intera, raramente dentata e mai divisa in lobi. La forma è strettamente oblanceolata (o ellittica o da oblanceolata a lanceolata o ovata) ed è auricolata alla base. La superficie è mononervata e scarsamente pelosa. Dimensione delle foglie: 30 – 70 × 10 – 15 mm.
Infiorescenza. Le sinflorescenze sono sia scapose (capolini solitari) che composte da 2 - 8 capolini raccolti in formazioni sciolte. Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino terminale brevemente peduncolato di tipo radiato con fiori eterogami. I capolini sono formati da un involucro, con forme da cilindriche a campanulate (o anche turbinate), composto da 30 - 50 brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio e fiori del disco. Le brattee, con forme da lineari-oblunghe a strettamente spatolate, con portamenti patenti o riflessi, leggermente carenate e a consistenza spessa (gli apici sono erbacei), sono disposte in modo più o meno embricato e scalato su 4 - 6 serie. Il ricettacolo, bucherellato, è nudo ossia senza pagliette a protezione della base dei fiori; la forma varia da piatta a leggermente arrotondata. Dimensione dell'involucro: 8 – 12 × 8,5 – 21 mm.
Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:
Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo;
Impollinazione: tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[8][9]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori.
Dispersione: i semi cadono a terra e vengono dispersi soprattutto da insetti come formiche (disseminazione mirmecoria). Un altro tipo di dispersione è zoocoria: gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio che portano così i semi anche su lunghe distanze. Inoltre per merito del pappo il vento può trasportare i semi anche per alcuni chilometri (disseminazione anemocora).
La specie di questa voce è distribuita in Florida, Georgia, Carolina del Nord e Carolina del Sud.[3]
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[15], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[16] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[17]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][10][11]
La tribù Astereae (una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae) comprende circa 40 sottotribù. In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuati (provvisoriamente) 5 principali lignaggi:[2]
Il genere Ampelaster (insieme alla sottotribù Symphyotrichinae) è incluso nel lignaggio "North American lineage".[2]
I caratteri distintivi della specie Ampelaster carolinianus sono:[11]
Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 18.[11]
Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[3]
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