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arma dell'Esercito Italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
L'Arma delle trasmissioni è una delle più giovani dell'Esercito Italiano. Oggi le comunicazioni sono anche uno dei fondamenti dell'esercito moderno.
Le trasmissioni traggono origine dalla Specialità telegrafisti del genio creata nel 1883, in seguito, il 16 maggio 1953, la Specialità collegamenti viene ridenominata in specialità autonoma Trasmissioni con propri fregi e mostrine. Il 30 dicembre 1997 viene sancita la nascita dell'Arma.
È divisa in due specialità: telematica e guerra elettronica. La telematica si occupa dei collegamenti sia tattici sia strategici e delle contromisure elettroniche, sia in patria sia nei teatri operativi;
La guerra elettronica si occupa delle intercettazioni delle comunicazioni nemiche e del disturbo delle stesse. L'efficienza delle trasmissioni si è resa sempre più necessaria per assicurare il costante collegamento dei Comandi con le unità e per la riuscita delle operazioni militari.
Il regio decreto del 12 settembre 1860, approvando le Norme provvisorie del servizio dei telegrafi presso l'Armata, sanzionò la nascita delle Trasmissioni nell'Esercito Italiano. I trasmettitori vennero inquadrati come specialità nell'Arma del genio. Si ebbero così quattro specialità:
L'avvento della radio rese più efficace l'azione di comando a distanza, che consente tempestività di intervento delle unità e adeguamento della manovra alla situazione operativa; ciò ha determinato una sempre maggiore intensificazione dei collegamenti e dei reparti delle trasmissioni. Nel 1953 alla Specialità Collegamenti del Genio fu data la denominazione di Trasmissioni e trasformata in specialità autonoma, fino al 1997 sempre inquadrata nell'Arma del genio, quando la specialità assurse a vita e ordinamento autonomi.
Viene curato particolarmente l'addestramento degli specialisti ad elevata efficienza tecnica, e si rinnovano continuamente materiali e sistemi.
In seguito alla grande ristrutturazione dell'Esercito italiano del 1975, le trasmissioni assumono il seguente organico:
Il 19 maggio 1998 le trasmissioni sono inquadrate nel neo costituito "Comando C4 IEW", insieme al Raggruppamento RISTA EW, alle dipendenze del Comando Supporti delle Forze Operative Terrestri.
Il Decreto Legislativo 30 dicembre 1997, n. 490, sancisce la costituzione delle Trasmissioni in Arma, che dal 1º giugno 1999 viene articolata in due specialità: Telematica e Guerra elettronica.
Nel 2003 il comando assume la nuova denominazione di "Comando Trasmissioni e Informazioni Esercito" (CoTIE) fino al 2007[1], quando nasce la "Brigata trasmissioni", che nel 2017 assume la denominazione di "Comando Trasmissioni" con sede in Roma, per assicurare una gestione unitaria dell'intero settore C4I dell’Esercito e, insieme alla Brigata RISTA EW, sono alle dipendenze del COMFOTER Supporto.
L'attuale consistenza dell'Arma delle trasmissioni comprende:
Ordine di Battaglia:
La Bandiera di Guerra dell'Arma delle Trasmissioni, concessa con decreto presidenziale del 30 giugno 1998 e da allora custodita presso la Scuola delle Trasmissioni in Roma Cecchignola, è decorata delle seguenti onorificenze[19]:
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