Carmignano
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Carmignano è un comune italiano di 14 599 abitanti[1] della provincia di Prato in Toscana.
Carmignano comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Toscana |
Provincia | Prato |
Amministrazione | |
Sindaco | Edoardo Prestanti (lista civica Idee per Carmignano) dal 6-5-2016 |
Territorio | |
Coordinate | 43°48′36.97″N 11°00′53.78″E |
Altitudine | 189 m s.l.m. |
Superficie | 38,43 km² |
Abitanti | 14 599[1] (31-10-2023) |
Densità | 379,89 ab./km² |
Frazioni | Artimino, Bacchereto, Camaioni, Colle, Comeana, Santa Cristina a Mezzana, La Serra, Poggio alla Malva, Seano, Spazzavento, Verghereto[2] |
Comuni confinanti | Capraia e Limite (FI), Lastra a Signa (FI), Montelupo Fiorentino (FI), Poggio a Caiano, Prato, Quarrata (PT), Signa (FI), Vinci (FI) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 59015 (Colle);
59011 (Bacchereto, Seano) |
Prefisso | 055 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 100002 |
Cod. catastale | B794 |
Targa | PO |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[3] |
Cl. climatica | zona D, 2 053 GG[4] |
Nome abitanti | carmignanesi |
Patrono | san Michele Arcangelo |
Giorno festivo | 29 settembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Carmignano all'interno della provincia di Prato | |
Sito istituzionale | |
Il territorio occupa una porzione del rilievo del Montalbano.
Sulle colline intorno a Carmignano viene prodotto l'omonimo vino DOCG e quattro DOC.
Il nome è compreso tra quelli di derivazione latina relativi al nome del possessore di un fondo agricolo; in questo caso dovrebbe trattarsi di un Carminius.
Il territorio carmignanese fu interessato dalla presenza etrusca. I ritrovamenti fatti in varie campagne di scavi nella frazione di Comeana, sul crinale del Montalbano e soprattutto in località Artimino, indicano che l'area fu interessata dall'espansione etrusca a nord dell'Arno, in relazione probabilmente a percorsi collinari passanti per il Montalbano destinati al collegamento tra la Toscana a sud dell'Arno e i passi appenninici. Circa l'epoca romana, a parte il permanere dell'insediamento urbano di Artimino (documentato fino all'epoca ellenistica e romana), fanno testimonianza i toponimi di origine prediale presenti sul territorio (come lo stesso "Carmignano").
La prima fonte che ci fornisce notizie sull'organizzazione territoriale dell'altomedioevo è il diploma di Ottone III del 998 che individua Artimino e Seano come pievi della Diocesi di Pistoia. Nell'XI secolo troviamo documentati invece i castelli di Artimino e Carmignano. Fino al XIII secolo è probabile che non esistesse un particolare ruolo dominante di Carmignano che doveva dividere con Artimino, Bacchereto e Tizzana il ruolo di fortificazione posta lungo una precisa linea difensiva del Montalbano, avamposto di Pistoia verso l'Arno. Comunque nel XIII e XIV secolo l'attuale territorio di Carmignano era diviso tra due autonomi comuni rurali con propri statuti e propri confini, Artimino e Carmignano, inizialmente appartenenti al contado pistoiese,[5] di cui costituivano due capisaldi del sistema difensivo, e dopo alterne vicende passati sotto il dominio fiorentino. Il territorio carmignanese fu infatti oggetto di un'aspra contesa tra Pistoia e Firenze che, sul volgere del XIV secolo, ebbe definitivamente il sopravvento dopo aver rischiato di soccombere sotto i colpi di Castruccio Castracani, che guerreggiò a lungo nell'area del Montalbano per contendere a Firenze un territorio così importante per il controllo di una vasta area.
Nel XIV secolo, l'area carmignanese, ormai assoggettata a Firenze, entrò nell'orbita economica pratese. Tra il XV e XVI secolo la famiglia Medici con Cosimo il Vecchio e Lorenzo il Magnifico acquistò vaste aree soprattutto nella zona di Poggio a Caiano, dove verrà edificata la sontuosa dimora ora conosciuta come Villa medicea. Poi a partire da Cosimo I, l'interesse dei Granduchi, sempre di casa Medici, si estese anche ai rilievi carmignanesi, fino alla costruzione dell'altra Villa di Artimino ed alla costituzione della bandita del Barco reale su gran parte del territorio del Montalbano.
Il castello di Carmignano, stretto sull'altura dell'attuale Rocca, con il passare del tempo si spopolò ed il borgo si espanse sul pendio sud.
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con D.P.R. del 23 giugno 1983.
«D'azzurro, al leone d'oro, alla fascia in divisa di rosso, attraversante sul tutto. Ornamenti esteriori da Comune.»
La figura del leone ricorda Musciatto Franzesi al quale Carlo di Valois donò il castello e la rocca di Carmignano, all'inizio del XIV secolo. Lo stemma di Musciatto divenne l'emblema del paese; in seguito la fascia rossa che attraversa il leone fu concessa dai fiorentini al popolo di Carmignano quando il castello ritornò nuovamente sotto il dominio della Repubblica.
«Drappo di azzurro, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma comunale con l'iscrizione centrata in argento: Comune di Carmignano.»
La Visitazione di Pontormo si trova presso la Propositura dei Santi Michele e Francesco
Nella frazione di Comeana sono presenti alcune tombe etrusche di interesse archeologico.
Sul crinale del Montalbano, in località Pietramarina, sono state rinvenute le tracce di un santuario etrusco.
Ad Artimino oltre le tracce di un insediamento urbano è venuta alla luce la necropoli di Prato Rosello
Abitanti censiti[8]
Al 1 gennaio 2023 la popolazione straniera è di 1616 persone, pari al 9,2% della popolazione.[9]
Il 29 settembre (giorno del patrono) si svolge la festa di San Michele che dura tre giorni e che vede coinvolti i quattro rioni di Carmignano: Bianco (rione della torre), Giallo (rione del leone), Verde (rione dell'arte) e Celeste (rione dell'arcangelo).
La festa nasce nel 1932 come settimana carmignese e solo nel 1937 diventa la festa di San Michele. Nei tre giorni di manifestazione vengono messe in scena da ogni rione degli spettacoli di teatro in strada con carri che costituiscono la parte integrante di scenografie complesse in cui si inseriscono coreografie e drammatizzazioni volti a raccontare un evento o una parte della storia di Carmignano.
Al termine della rappresentazione si tiene il "Palio dei ciuchi": ogni rione ha un fantino che correrà su un ciuco, estratto a sorte fra i quattro selezionati, e che dovrà compiere quattro giri della piazza di Carmignano per portare al trionfo il proprio rione.
Il comune è collegato con Poggio a Caiano e Prato dalla linea Lam-MT Azzurra gestita dalla Cap autolinee di Prato.[10]
Il Pronto Bus è un servizio di autobus a prenotazione telefonica in funzione sul territorio dei comuni di Poggio a Caiano e Carmignano. Permette di collegare le località principali con Bacchereto, Artimino, Poggio alla Malva, Isola e Spazzavento. Il servizio è gestito dalla società Cap di Prato.[11]
Il comune è attraversato, seppur per un breve tratto, dalla ferrovia Leopolda, sulla quale era attiva anche la stazione di Carmignano dismessa poi nel 2002.
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
29 maggio 1988 | 27 aprile 1997 | Alessandro Attucci | PDS | Sindaco | [12] |
28 aprile 1997 | 14 maggio 2001 | Vittorio Cintolesi | centro-sinistra | Sindaco | [12] |
24 maggio 2001 | 30 maggio 2006 | Vittorio Cintolesi | lista civica | Sindaco | [12] |
29 maggio 2006 | 16 maggio 2011 | Doriano Cirri | lista civica | Sindaco | [12] |
16 maggio 2011 | 6 giugno 2016 | Doriano Cirri | lista civica: progetto Carmignano | Sindaco | [12] |
6 giugno 2016 | in carica | Edoardo Prestanti | Partito Democratico | Sindaco | [12] |
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