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azienda di calzature Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Dr. Martens (noto anche come Doctors, Docs, Doc. Martens o DM's) è un marchio di calzature, soprattutto anfibi, originalmente prodotte dalla R. Griggs & Co. di Wollaston, in Inghilterra, Regno Unito, e attualmente di proprietà della Permira.
Dr. Martens | |
---|---|
Stato | Regno Unito |
Fondazione | 1961 |
Sede principale | Wollaston (Northamptonshire) |
Gruppo | Permira |
Settore | calzaturiera, discografica |
Prodotti | anfibi, scarpe, sandali, dischi, CD, DVD |
Slogan | «With bouncing soles» |
Sito web | www.drmartens.com/ e www.drmartensplc.com/ |
Le calzature Dr. Martens sono caratterizzate da una particolare foggia e da una suola con cuscinetto d'aria sviluppata da un medico tedesco, il dottor Klaus Maertens, come scarpa ortopedica in seguito a un incidente a un piede, durante la Seconda guerra mondiale.
Le Dr. Martens sono le calzature che identificano e accomunano talune sottoculture quali punk, ska, new waver, skinhead, grunge, psychobilly, mod, metallari, gothic, emo, ecc.
Il nome Dr. Martens o "Doctors" viene talvolta utilizzato impropriamente per chiamare così altri anfibi prodotti da altri marchi, imitazione dei Dr. Martens o prodotti ad essi assimilabili.
Dr. Martens è inoltre una etichetta discografica che ha prodotto vinili, CD e DVD promozionali, compilation o album, contenenti musiche legate al marchio.
Nel 1901 Benjamin Griggs e Septimimus Jones si mettono in società per produrre scarpe, aprendo una ditta a Wollaston, nel Northamptonshire, una contea storicamente nota per le manifatture di scarpe. Alla morte di Jones, dieci anni più tardi, nel 1911, Benjamin Griggs e il figlio Reginald fondano la R. Griggs and Co. grazie ad un considerevole aiuto economico da parte della madre di Benjamin, Jane Griggs[1].
Inizialmente le scarpe vengono assemblate a mano, la manifattura produce principalmente scarpe per i minatori e per l'esercito britannico: ai militari è infatti destinata la produzione dei Bulldog Boots, i classici anfibi militari neri a dieci buchi con suola chiodata e cucitura sulla punta, attualmente anche noti come Getta Grip[1].
Nel 1943 Klaus Maertens, un medico tedesco laureatosi l'anno precedente, si rompe un piede mentre scia sulle Alpi Bavaresi durante una licenza militare. Durante la convalescenza, che trascorre nella nativa città di Seeshaupt, vicino a Monaco, poiché trova molto scomodo camminare con le suole di cuoio classiche degli stivali della Wehrmacht, comincia a pensare ad un innovativo tipo di suola ammortizzata da un cuscinetto d'aria e ad un tipo di scarpone costruito con una pelle più morbida[1].
A guerra finita e acquistata della pelle da un calzolaio, realizza da sé il primo prototipo di Dr. Martens: un paio di scarponi marroni a 8 buchi. Maertens non riesce però a vendere le sue scarpe, finché non incontra a Monaco nel 1947 un vecchio compagno di università, il Dr. Herbert Funck, molto colpito dal design degli scarponcini realizzati dall'amico. Lo stesso anno a Seeshaupt i due decidono quindi di aprire assieme una nuova attività di produzione di scarpe, utilizzando scarti di gomma della Luftwaffe, per la suola, e la stoffa di vecchie divise dismesse dell'esercito tedesco per la tomaia[1].
Le comode e durevoli suole della scarpe del Dr. Maertens piacciono così tanto alle casalinghe tedesche che l'80% delle vendite è dovuto ad una clientela femminile. Nel 1952 le vendite aumentano a tal punto che i due decidono di aprire una nuova fabbrica a Monaco. Alla fine degli anni cinquanta la fabbrica di Maertens e Funck produceva oltre 200 diversi modelli di scarpe con la suola con cuscinetto d'aria[1].
Nel 1959 Maertens e Funck decidono di rivolgersi al mercato internazionale per vendere la licenza.
Durante gli anni cinquanta La Griggs continua ad avere cospicue commissioni da parte dell'esercito inglese e, per la Guerra di Corea, da quello statunitense, tuttavia un pericoloso concorrente si affaccia sul mercato: la scarpa da lavoro TUF prodotta dalla G.B. Britons. La Griggs decide così di investire in nuovi macchinari e aumentare la produzione, ampliando al contempo il proprio mercato[1].
Nel 1959 William Griggs, a capo della manifattura inglese, nota un annuncio di Maertens e Funck tra le pagine di Shoe & Leather News, una pubblicazione destinata agli addetti del mercato di scarpe inglese. Contattati gli inventori tedeschi, immediatamente il marchio inglese R. Griggs Group Ltd. ne acquista il brevetto, optando per il nome Dr. Martens, anglicizzazione del tedesco Maertens, scartando al contempo il nome del Dr. Funck troppo simile al gergale inglese fuck (scopare)[1].
La Griggs inoltre apporta alcune sostanziali modifiche allo scarpone classico del Dr. Maertens: ne ridisegna la suola, arrotondando il tacco; aggiunge la fettuccia posteriore con il marchio Air Wair, con il quale aveva registrato la suola, e il motto With bouncing soles; aggiunge la cucitura gialla tra suola e tomaia[1].
Immette sul mercato così il primo paio di Dr. Martens inglesi il 1º aprile 1960, da cui il modello prende il nome 1460 (tuttora in produzione): si tratta del classico anfibio a 8 buchi, di colore rosso ciliegia[1].
I "Doctors" diventano ben presto le scarpe di postini e operai, acquisendo così la fama di scarpa per lavoratori. A fine anni sessanta anche i poliziotti inglesi indossano Dr. Martens, dovendo però annerire con dell'inchiostro la caratteristica cucitura gialla, non consentita dal regolamento[1].
Il 1º aprile 1961 viene lanciata sul mercato la scarpa a 3 buchi modello 1461. La scarpa verrà adottata dagli impiegati delle poste, divenendo ben presto simbolo del sindacato e successivamente della sinistra inglese[1].
Durante gli anni sessanta i mod adottano i Dr. Martens 1460 dopo che Pete Townshend degli Who li elegge a sua calzatura favorita[2].
Dopo il 1964 i mod cominciano a suddividersi in varie correnti, tra cui gli hard mod, che iniziano a vestirsi in modo più comodo, utilizzando jeans e anfibi. Da essi, nei tardi anni sessanta, si svilupperanno gli skinhead che saranno i primi a fare dei Doctors un simbolo e a sdoganarli da scarpe per lavoratori a simbolo della loro sottocultura[1].
In Italia la prima comparsa di queste calzature viene attribuita al musicista anglo-italiano del gruppo beat I BlackJack, Alan Targett-Adams, cugino da parte di madre del musicista inglese Phil Manzanera.[3] Il musicista, grazie alla possibilità di viaggiare spesso tra l'Italia e il Regno Unito, fu tra i primi, negli anni sessanta, a indossare i Dr. Martens.[3]
I Dr. Martens sono la componente più importante dell'abbigliamento degli skinhead a cui prestano una attenzione quasi ossessiva, tenendoli sempre lucidati e ben curati, scegliendo i Doctors più alti, da 10 buchi in su, spesso con punta d'acciaio, enfatizzandone talvolta l'aspetto imponente indossando taglie più grandi. Per gli hard mod, prima, e gli skinhead, poi, l'utilizzo dei Dr. Martens rappresenta una rivendicazione della loro appartenenza proletaria, in contrapposizione a quella dei mod borghesi e benestanti che presero la via della psichedelia e del movimento hippy. Tuttavia le violenze e gli scontri di cui si rendono responsabili bande di skinhead inglesi, portano ad identificare i Dr. Martens come l'anfibio degli skins, gettando discredito sulla R. Griggs & Co. In particolare una immagine apparsa su un quotidiano inglese degli anni settanta ritrae una anziana signora con sovrimpressa l'impronta della suola dei Dr. Martens.[1]
Negli anni settanta, mentre gli skinhead assumono sempre più una connotazione politica destrofila, i giovani di sinistra del Regno Unito fanno proprie le scarpe Dr. Martens 1461 a 3 buchi: fin dagli anni sessanta questo tipo di calzatura ha cominciato infatti ad identificarsi con il sindacato e la cultura progressista, soprattutto grazie al parlamentare socialista Tony Benn. In questo decennio si viene così a verificare il paradosso che le due fazioni politicamente opposte, quanto la polizia inglese che spesso sta tra queste per dividerle, indossano tutte Dr. Martens, seppure in varianti di modello: 1461 per i militanti di sinistra, 1460 per i poliziotti e 1914 o 1940 per gli skins[1].
Nei tardi anni settanta i punk, nonostante inizialmente utilizzino soprattutto sneaker (specialmente Converse All Stars, notoriamente indossate dai componenti dei Ramones), brothel creeper e winklepicker, adottano ben presto i Doctors come calzatura e in breve il binomio punk/Dr. Martens diverrà inscindibile[1]. Successivamente i Dr. Martens diventano popolari anche tra gli appartenenti alle culture giovanili quali ska, new wave, psychobilly, goth, grunge, brit-pop, ecc. Finendo in pratica per divenire un simbolo di appartenenza alla cultura underground.
Negli Stati Uniti una simile popolarità si ebbe nei primi anni novanta, con la diffusione del genere musicale grunge. Ma con il calo di interesse nei confronti di questi generi musicali e il declino della cultura underground, anche i Dr. Martens subirono un trend negativo nei successivi quindici anni[4][5].
Il calo di interesse da parte dei giovani nei confronti di queste sottoculture e il generale declino dell'underground, a partire dalla metà degli anni novanta, porta anche ad un calo delle vendite dei Dr. Martens in questo periodo. Il 1º aprile 2003, a causa del declino delle vendite, la Dr. Martens decide di cessare la produzione nel Regno Unito[6] spostandola in Cina e Thailandia. Unitamente a questo cambiamento, arriva anche la fine della produzione di calzature destinate ai vegani (poi ripresa nel 2014), interamente fabbricate senza l'utilizzo di materiali di origine animale, che venivano prodotte a partire dal gennaio 2000.
Alla fine del primo decennio del XXI secolo, i Dr. Martens godono di una nuova ampia popolarità tanto da parlare di un "Dr. Martens Revival", similmente a quanto avvenuto in Europa nei primi anni ottanta, con la diffusione di generi musicali quali lo ska, la new wave e dell'abbigliamento punk e skinhead, portò anche ad un'ampia diffusione dei Dr. Martens[4][5]. In questo periodo la diffusione della calzatura nel fashion system, grazie a icone della moda quali, tra le altre, la supermodel Agyness Deyn, che esibisce frequentemente questo tipo di calzature nelle immagini che la ritraggono e che diviene fedele testimonial dei Dr. Martens, porta il marchio ad aprire numerosi nuovi negozi, anche nell'Estremo Oriente[4][7].
Nel 2007 la compagnia decide di tornare a produrre nuovamente una linea di calzature in Inghilterra, nella fabbrica di Cobbs Lane, a Wollaston. Questo prodotto, la linea Vintage, è in vendita nei negozi online. A partire dal 2008 la realizzazione di nuove varianti dei modelli classici e di nuove linee di prodotti Dr. Martens, aventi la suola con cuscinetto d'aria, viene affidata spesso a celebri firme della moda. Tra gli stilisti coinvolti figurano: Yohji Yamamoto[8], Raf Simons[9], Jean-Paul Gaultier[10][11] e Louise Body[12]. Una linea di desert boot è stata invece disegnata in collaborazione con il brand Stussy X[13]. Nel 2012 Dr. Martens collabora con la nota casa Swarovski nella realizzazione di una linea di scarpe nere con cristalli incastonati[14][15].
Nel 2013, dopo 53 anni di produzione ininterrotta, il marchio Dr. Martens, viene ceduto dalla R. Griggs & Co. alla società di investimento britannica Permira, per circa 300 milioni di sterline. Nell'operazione sono state coinvolte anche Barclays e Rothschild. La nuova proprietaria ha dichiarato di non voler intaccare la filosofia del marchio[16].
Nel 2019 il brand lancia la nuova campagna globale per la stagione Autunno/Inverno intitolata Tough as You, una comunicazione incentrata sul promuovere il continuo miglioramento di sé stessi e la forza della diversità. Alla base della campagna ci sono quattro storie di resilienza, narrazioni personali che mostrano come sia possibile affrontare le avversità. Il concept alla base della campagna è che l'unica cosa più resistente delle proprie calzature sono le persone che decidono di indossarle.
I prodotti classici Dr. Martens, si distinguono per alcune caratteristiche salienti, che sono:
I modelli classici Dr. Martens, sono:
Modello | Tipo | Buchi | Punta in acciaio | Colori |
---|---|---|---|---|
1460 | Anfibio | 8 | no | vari colori, principalmente nero e rosso |
1461 | Scarpa | 3 | no | vari colori, principalmente nero, rosso e marrone, anche in pelle scamosciata |
1420 | Anfibio | 20 | no | vari colori, principalmente nero e rosso |
1490 | Anfibio | 10 | no | nero e rosso |
1942 | Anfibio | 20 | sì | nero |
1914 | Anfibio | 14 | no | nero e rosso |
1919 | Anfibio | 10 | sì | nero |
1920 | Anfibio | 7 | sì | nero |
1940 | Anfibio | 14 | sì | nero |
Sotto il marchio Solovair, la britannica NPS Shoes Ltd., ha prodotto fin dal 1960 anfibi similari a quelli della Dr. Martens, con il nome "Soft Sole Suspension", utilizzando però una suola Goodyear. La R. Griggs Group Ltd. ha in seguito concesso l'utilizzo del marchio Dr. Martens ma non del brevetto della suola, così la R. Griggs Group Ltd. e la NPS Shoes Ltd. hanno collaborato assieme per sviluppare una suola Solovair, con caratteristiche del tutto similari alla suola Dr. Martens. Queste scarpe uscivano con il marchio Dr. Martens by Solovair.
Dal 1995 gli anfibi vengono prodotti con il proprio marchio Solovair e continuano ad essere fabbricati nel Regno Unito a tutt'oggi utilizzando gli stessi stampi con i quali sono stati prodotti gli anfibi per la Dr. Martens fin dagli anni sessanta, quando invece la Dr. Martens ha portato la produzione in Estremo Oriente. Per questo motivo punk e skinhead britannici preferiscono talvolta utilizzare queste imitazioni anziché il più noto marchio.
Molti sono i personaggi celebri che sono stati spesso ritratti con addosso Dr. Martens o sono particolarmente affezionati al brand britannico, tra questi:
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