Esoterismo a Torino
Panoramica dell'esoterismo di Torino. / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Torino è considerata la capitale italiana dell'esoterismo, dell'occultismo, della magia e del satanismo ed è stata soprannominata per questo città del diavolo[1].
Torino è stata spesso oggetto di studio per le simbologie rappresentate da molti dei suoi monumenti, le sue architetture e la pianta stessa della città, che rispondono a un preciso disegno esoterico[2] e massonico.[3][4] Diverse sono le personalità legate all'occultismo che hanno vissuto nella capitale piemontese, tra cui i Savoia, dei quali è noto il secolare interesse verso la magia e l'esoterismo e, secondo fonti più controverse, Nostradamus.[5][6]
Secondo gli esoteristi, a Torino convivono forze benigne e maligne e presenta una zona "di luce", rappresentata da piazza Castello e una "di tenebre", che ha il suo nucleo in piazza Statuto. Si tratta inoltre dell'unica città facente parte di un triangolo alchemico di "magia bianca" assieme a Praga e Lione, e uno di "magia nera" assieme a Londra e San Francisco,[7] (secondo alcuni, il vero vertice americano del triangolo nero sarebbe invece Chicago per le culture voodoo ed esoteriche locali).[5]
Fanno parte della Torino esoterica anche una serie di luoghi circondati da superstizioni e leggende, come, ad esempio, palazzo Trucchi di Levaldigi, dove sarebbero avvenuti diversi omicidi in circostanze mai chiarite, e la Vallis occisorum, collocata nell'odierno quartiere Valdocco, dove un tempo avvenivano le condanne a morte.