Giustiniani (famiglia genovese)
albergo di famiglie nobili della Repubblica di Genova Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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I Giustiniani furono un importante albergo genovese, nato nel 1362 dall'aggregazione delle famiglie che costituivano la Maona di Chio, associazione commerciale incaricata dell'amministrazione dell'isola di Chio nel Mar Egeo.
Giustiniani | |
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Di rosso al castello fortificato di tre torri, quella di mezzo più alta: il tutto d'oro, al capo d'oro alla aquila nascente coronata di nero | |
Stato | Repubblica di Genova Signoria di Chio Stato Pontificio Regno d'Italia Italia |
Titoli | |
Data di fondazione | 1347[1] |
Etnia | italiana |
Rami cadetti |
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Tra i diversi esponenti illustri compaiono letterati, cardinali e otto dogi della Repubblica di Genova.
Secondo una tradizione, le origini della famiglia Giustiniani sarebbero da ricercare nella Gens Anicia, un'antica gens romana. Secondo un'altra leggenda, famosa ma senza riscontri storici, sia i Giustiniani genovesi che l'omonima famiglia veneziana discenderebbero invece dall'imperatore bizantino Giustino II, nipote di Giustiniano I.[1]
Storicamente i Giustiniani genovesi nacquero come aggregazione di alcune famiglie che nel 1347 (o nel 1349 secondo altre fonti) erano state incaricate dal governo genovese dello sfruttamente dell'isola di Chio e delle vicine Cos, Samo, Icaria e Focea. Tali famiglie formarono un'associazione commerciale detta maona e nel 1362 decisero di associarsi in albergo e adottare Giustiniani come appellativo comune. Tale nome deriverebbe dal palazzo Giustiniani, la dimora genovese dove erano soliti riunirsi, forse in precedenza di proprietà della famiglia Giustiniani veneziana.[1][2]
I membri della prima maona Giustiniani furono Nicolò de Caneto da Lavagna, Giovanni Campi, Francesco Arangio, Nicolò di San Teodoro, Gabriele Adorno, Paolo Banca, Tommaso Longo, Andriolo Campi, Raffaello de Forneto, Luchino Negro, Pietro Oliverio e Francesco Garibaldi. Successivamente Caneto, Arangio e San Teodoro lasciarono la società e al loro posto entrarono Frogosi, Recanelli e Rocca.[1][3][4]
I Giustiniani mantennero, con diverse fortune, il controllo di Chio fino al 1566. Per quasi due secoli godettero del titolo di signori dell'isola[5], potevano battere moneta e gestirono il monopolio del commercio del mastice estratto dal lentisco e dell'allume, oltre al commercio di sale, vino, seta e altre merci provenienti dal vicino oriente.[1][3]
Il 14 aprile 1566 Chio fu attaccata e conquistata dai turchi. Diversi notabili dell'isola furono catturati, i loro figli presi in ostaggio e diciotto di essi giustiziati. Tra i Giustiniani superstiti molti tornarono a Genova mentre altri si trasferirono a Roma, a Napoli o in altre città. Alcuni coloni rimasero infine a Chio e sull'isola è ancora presente il cognome Giustiniani e sue varianti.[1][3]
A Roma, dove già risiedeva il cognato cardinale Vincenzo, si trasferì Giuseppe Giustiniani che divenne ben presto, grazie alle sue grandi ricchezze, uno dei banchieri più in vista della città[6]. Tra i suoi figli, Benedetto divenne cardinale mentre Vincenzo fu un importante collezionista d'arte. A Roma Giuseppe acquistò il palazzo ora utilizzato come residenza del Presidente del Senato della Repubblica.[7]
A Roma vi sono una via dei Giustiniani di fronte al palazzo di Giuseppe Giustiniani e una piazza dedicata al cardinale Orazio Giustiniani.
Anche durante il periodo della dominazione di Chio i Giustiniani mantennero legami molto forti con Genova, partecipando attivamente alla vita politica della città e imparentandosi con le altre grandi famiglie nobiliari, pur cercando di mantenersi neutrali nel caso di lotte tra fazioni avversarie. Appartennero ai Giustiniani otto dogi della Repubblica di Genova e un gran numero di senatori e magistrati.[1]
A Genova ai Giustiniani sono dedicate una delle principali via del centro storico, antica direttrice cittadina che collega piazza San Giorgio e piazza Ferretto e sulla quale si affacciavano molto palazzi di proprietà della casata e delle famiglie associate, una piazzetta che si apre a metà della precedente via, circondata su due lati dal palazzo Marcantonio Giustiniani e su cui affaccia anche il palazzo Vincenzo Giustiniani Banca, entrambi palazzi dei rolli, e un vicolo che collega via San Bernardo a piazza Embriaci.[3]
Nel 1528, in seguito alla riforma voluta da Andrea Doria, formarono uno dei 28 alberghi della città. Ad esso erano aggregate le famiglie Arena, Argiroffo, Banca, Benvenuto, Bonfante, Briadate, Cavatorta, Corsi, Figallo, Giustiniani, Leonardi, Moneglia, Mongiardino, Morghio, Navazzi, alcuni rami della famiglia Di Passano, Ponte, Prandi, Prato, Rebuffo, Rocca, Roccatagliata, Salvarezza, De Secto, Vallebona e Vegetti. Nel 1561 si aggiunsero i Bona, un ramo della famiglia Chiozza, i Figari, i Massone e i Vallerani.[4][8]
L'arma della famiglia era "di rosso al castello fortificato di tre torri, quella di mezzo più alta: il tutto d'argento, al capo d'oro alla aquila nascente coronata di nero".[4] L'aquila imperiale fu aggiunta nel 1413 con il permesso dell'imperatore Sigismondo, che aveva nominato Francesco Campi Giustiniani, ambasciatore presso la sua corte, conte Palatino.[1]
Un ramo della famiglia Giustiniani si insediò a Roma ove ottenne il titolo di principe di Bassano Romano:
All'estinzione della casata principale, il titolo principesco ed i possedimenti vennero reclamati dalla famiglia Bandini, marchesi di Lanciano, nella persona di don Sigismondo figlio di Cecila e nipote di Vincenzo, VI principe di Bassano. Questi ottenne nel 1863 con breve pontificio di poter inquartare il proprio stemma di famiglia a quello dei Giustiniani, assumendo la qualifica di principe sul cognome.
Giustiniani di Chio | ||||||||||||||||||||||
Andreolo XVI secolo Consignore di Chio fino al 1566, poi fuggì a Messina Luchinetta "Giustina" Giustiniani de Banca | ||||||||||||||||||||||
Giovanni Battista patrizio genovese | Cassano † post 1618 Senatore di Messina Caterina de Bellis | Bernardo * 1574 † 1616 Vescovo di Anglona e Tursi dal 1609 | Paolo patrizio genovese | Brancaleona Bernardo Giustiniani Garibaldi, patrizio genovese | Geronima Giovanni Giustiniani Garibaldi, patrizio genovese | |||||||||||||||||
Tommaso [illegittimo] | Luca [illegittimo] | Andrea * 1605 † 1676 1º Principe di Bassano Maria Pamphili | Vincenzo * 1616 † post 1644 Abate di San Cassiano di Messina | Maria cavaliere Antonio Messina | Costanza † post 1685 Marco de Gregorio, marchese di Poggiogregorio | Bianca Giuseppe Guasconi, nobile di Messina | Fabio [illegittimo] | |||||||||||||||
Olimpia * 1641 † 1729 Maffeo Barberini, II principe di Palestrina | Vincenzo * 1643 † in gioventù | Giovanni Battista * 1644 † 1676 | Giuseppe Benedetto * 1646 † in gioventù | Girolamo * 1647 † in gioventù | Caterina * 1648 † 1724 Giulio Savelli, III principe di Albano | Carlo Benedetto * 1649 † 1679 II Principe di Bassano Caterina Gonzaga di Novellara | Laura * 1655 † 1657 | |||||||||||||||
Vincenzo * 1673 † 1754 III Principe di Bassano Costanza Boncompagni-Ludovisi | Andrea * 1674 † 1733/1741 abate, chierico e Governatore Pontificio di Camerino | Giovanni Battista * 1675 † 1751 patrizio genovese e nobile romano Giulia Boncompagni-Ludovisi | Girolamo * 1676 † 1676 | Alessandro * 1677 † 1756 Cavaliere dell'Ordine di Malta | Carlo * 1679 † 1758 Cavaliere dell'Ordine di Malta | Alfonso * 1680 † 1749 abate laico | ||||||||||||||||
Maria Francesca * 1707 † 1783 Sforza Giuseppe Sforza Cesarini, III principe di Genzano | Giuseppe * 1710 † 1741 sacerdote | Francesco * 1711 † in gioventù | Girolamo Vincenzo IV * 1714 † 1757 IV Principe di Bassano Anna Maria Angelica Ruspoli | |||||||||||||||||||
Benedetto II * 1735 † 1793 V Principe di Bassano Cecilia Carlotta Mahony | ||||||||||||||||||||||
Vincenzo V * 1759 † 1759 | Giuseppe * 1760 † in gioventù | Caterina Valeria * 1761 † 1813 Baldassarre Odescalchi, III principe Odescalchi | Andrea Vincenzo VI * 1762 † 1826 VI Principe di Bassano, VI Conte di Newburgh Nicoletta Grillo dei Duchi di Mondragone | Maria Isabella * 1763 † 1783 Francesco Ruspoli, III principe di Cerveteri | Lorenzo * 1767 † 1843 Cavaliere dell'Ordine di Malta | Giacomo * 1769 † 1843 Cardinale di Santa Romana Chiesa | Giuseppe * 1775 † 17… | |||||||||||||||
figlio maschio * 1794 † 1794 | Cecilia * 1796 † 1877 ultima della sua stirpe Carlo Bandini, IV marchese di Lanciano e Rustano | Teresa Cammilleri [illegittima, paternità incerta] Giuseppe Galea Feriol dei Baroni di San Marciano | Giovanni Cammilleri [illegittimo, paternità incerta] Maria Borg | |||||||||||||||||||
Giustiniani Bandini | Elena Cammilleri conte Gaetano Farrugia |
Tra i membri illustri della famiglia Giustiniani è possibile ricordare
Tre le residenze genovesi appartenute ai Giustiniani si ricordano
Tra le residenze romane è possibile citare
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