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film del 1941 diretto da Mario Mattoli Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Luce nelle tenebre è un film del 1941 diretto da Mario Mattoli[1]
Luce nelle tenebre | |
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Alida Valli, Fosco Giachetti e Clara Calamai in una foto di scena del film | |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 1941 |
Durata | 83 min |
Dati tecnici | B/N |
Genere | drammatico, sentimentale |
Regia | Mario Mattoli |
Soggetto | Mario Mattoli |
Sceneggiatura | Mario Mattoli |
Casa di produzione | Incine |
Distribuzione in italiano | I.C.I. |
Fotografia | Arturo Gallea |
Musiche | Carlo Innocenzi, dirette da Ugo Giacomozzi |
Scenografia | Ottavio Scotti |
Costumi | Fabrizio Carafa |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori originali | |
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Alberto Serrani, ingegnere minerario, conosce le figlie di un medico, Marina, dolce e semplice, l'altra Clara torbida e frivola, della quale si innamora immediatamente.
Alberto parte per raggiungere il luogo del suo lavoro, all'estero, per dirigere un'azienda mineraria, durante un sopralluogo è vittima di un incidente e perde la vista, mentre la fidanzata Clara lo tradisce in Italia con un musicista, Sartori.
Al ritorno in patria, l'ingegnere trova ad accoglierlo solo Marina che prende la parte della sorella fuggita con Sartori, lo assiste amorevolmente e lo sostiene nel momento del ricovero in ospedale, per l'intervento chirurgico agli occhi.
L'operazione agli occhi avrà esito positivo, Alberto scoprirà la verità su Marina e la sposerà[2].
Il film fu girato negli stabilimenti del S.A.F.A. Palatino a Roma.
Con questo film Mario Mattoli, iniziò il ciclo dei Film che parlano al vostro cuore, nei quali il dramma, la malinconia, le incomprensioni e il lieto fine saranno gli ingredienti più comuni[3].
Realizzata durante un periodo di piena guerra mondiale, in particolare durante l'ultima fase del regime, la tetralogia di Mario Mattoli comprendeva oltre a questo film anche Catene invisibili (1942), Labbra serrate (1942) e Stasera niente di nuovo (1942).
Moderna anche la centralità dei personaggi femminili che fino a quel momento non costituiva una prerogativa dei melodrammi dell'epoca[4].
Il film fu distribuito nelle sale cinematografiche italiane il 12 luglio del 1941.
Giuseppe Isani, sulle pagine di Cinema, n° 128 del 25 ottobre 1941, scrive "La Valli, finalmente in una parte che sembra tagliata apposta per lei, porta nella finzione scenica tanta passione, tanta delicata recitazione da meritarsi una lode a pieni voti..."
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