Voto disgiunto
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Il voto disgiunto o panachage è un sistema elettorale che prevede la possibilità di esprimere due voti, uno per la scelta del partito, l'altro per la scelta del candidato. L'elettore può esprimere la preferenza anche per un candidato di un partito diverso da quello scelto. La divisione dei seggi avviene in base ai voti ottenuti dal partito, e all'interno della lista prevalgono i candidati che ottengono più voti di preferenza.
Alcuni sistemi elettorali prevedono che l'elettore esprima i due voti su due schede diverse (ad esempio la legge elettorale in vigore in Italia per la Camera dei deputati dal 1994 al 2006 prevedeva una scheda per il candidato nel collegio maggioritario uninominale e una per la quota proporzionale).
Il sistema del voto disgiunto è in vigore tra gli altri per le votazioni a lista aperta in Svizzera e in Lussemburgo[1], in alcuni Land tedeschi per le elezioni locali[2] e in Francia per le elezioni comunali limitatamente ai comuni con meno di 1000 abitanti (di 3500 prima della riforma per le elezioni di 2014). Era anche il sistema elettorale per le votazioni comunali in Belgio fino alla legge del 5 luglio 1976[3]. Negli Stati Uniti d'America il voto disgiunto è previsto da alcuni ordinamenti statali in caso di elezioni at-large, ma è raramente impiegato (un caso eclatante furono le elezioni della Camera dei rappresentanti dell'Illinois del 1964).