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11 Outlined Epitaphs

poema di Bob Dylan Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

11 Outlined Epitaphs
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11 Outlined Epitaphs (Undici epitaffi abbozzati) è il titolo di un poema scritto nei primi anni sessanta da Bob Dylan.

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Bob Dylan in concerto alla St. Lawrence University di New York nel novembre 1963

È stato pubblicato nei volumi Writings and Drawings e Lyrics 1962-1985[1]. Una versione ridotta del testo è stata pubblicata dalla Columbia Records - sotto il titolo 4 Outlined Epitaphs - quali note di copertina per l'album The Times They Are A-Changin', distribuito nel febbraio 1964[2].

Fra i testi non destinati ad essere musicati è, questo, uno dei maggiormente elaborati all'interno della produzione dell'autore che in quest'opera letteraria dà prova di una poeticità già bene definita nonostante la giovane età, sebbene sospesa - e con esiti a volte contrastanti - fra la visionarietà dei maudit francesi e il vigore radicalista dell'emergente - a quel tempo - controcultura dettata dalla Beat Generation.

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Riepilogo
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Ladro di pensieri (ma non ladro di anime, prego )- come si definisce in incipit di ottava sezione del testo - un Dylan poco più che ventenne compie attraverso questo poema - mosaico di epitaffi (come vengono definiti nel titolo) di diversa lunghezza - una sorta di viaggio esistenziale e una visionaria e spesso onirica puntata nello scibile umano, con tanto di citazioni colte, estemporanei aforismi e osservazioni sulla realtà del tempo che lo circonda (anche sotto il profilo politico). Il cantante, qui prettamente poeta, s'interroga sul senso delle cose, alla ricerca essenzialmente della propria identità.

La dichiarazione di intenti giunge all'incirca a tre quarti del poema:

«Sì, sono un ladro di pensieri / ma non un ladro d'anime, prego / ho costruito e ricostruito / su ciò che è in attesa / perché la sabbia sulle spiagge / scolpisce molti castelli / su quel che è stato aperto / prima della mia epoca / una parola, un motivetto, una storia, un verso / chiavi al vento per aprirmi la mente /e per garantire alle mie idee da armadio un'aria da cortile [...]»

Nelle undici stanze che compongono la riflessione, fra situazioni e personaggi citabili per fornire una chiave di lettura del suo intento poetico (Lenny Bruce dice che non esistono parole / sporche ... solo cervelli sporchi e io dico che non ci / sono parole deprimenti ma cervelli depressi) l'autore non scorda quelli che sono stati due punti cardine della sua vita, almeno fino ai vent'anni: il centro minerario di Hibbing, nel Minnesota, in cui si trasferì giovanissimo con la famiglia dalla natìa Duluth, e Woody Guthrie, folk-singer ispiratore di numerosi suoi talking blues, soprattutto attraverso la sua autobiografia Bound for Glory (da cui è stato tratto il film premio Oscar Questa terra è la mia terra).

Ulteriori informazioni Argomento, Incipit ...
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